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    Consiglio regionale su fondi UE. Oliverio "Avviata operazione verità"

     

     

    Consiglio regionale su fondi UE. Oliverio "Avviata operazione verità"

    09 mar 15 Il presidente della Regione, Mario Oliverio, nella replica finale al dibattito svoltosi durante il Consiglio regionale dioggi, ha sottolineato di "aver personalmente chiesto al Presidente dell'assise la convocazione di una seduta dedicata all'analisi della spesa dei Fondi comunitari. Necessaria all'inizio di questa esperienza - ha spiegato - perché il Consiglio su una questione centrale che riguarda lo sviluppo e la crescita, possa essere informato, confrontarsi, dire la sua e delineare un percorso. La seconda ragione - ha aggiunto - perché è necessaria una operazione verità. Ne faremo altre in corso d'opera, perché i calabresi sappiano come stanno le cose. I dati, purtroppo, lo dico con grande dispiacere, dimostrano che la realtà è questa. Ci troviamo di fronte ad un disastro, chiamiamo le cose come stanno. A fronte di questa incapacità abbiamo una condizione sociale della Calabria che è drammatica. Ho fatto il 'giro delle sette chiese' - ha ancora detto Oliverio - tra Anas, Ferrovia ed altro per racimolare progetti da rendicontare. Quanto meno per trattenere le risorse sul nostro territorio. Progetti che ci hanno permesso di rendicontare. Lo dico per evitare di alterare la verità e la discussione". Secondo Oliverio, "c'è dunque una responsabilità politica. Una operazione verità, visto che stiamo iniziando adesso, è necessaria che si faccia. Perché si conosca il punto di partenza. Non ho solo fatto un quadro generale della situazione, ma ho indicato anche un percorso. Per la programmazione 2007-2013 mancano meno di otto mesi per salvare il salvabile. E stiamo lavorando per questo. Non staremo fermi. Illustreremo al Consiglio ogni cosa. Siamo abituati a lavorare in progress. Di tutti i grandi progetti, molti erano stati programmati all'inizio del settennio di programmazione. Siamo al 2015 ed ancora non possono essere rendicontati. L'unico progetto partito è quello della banda ultralarga. Progetto andato avanti perché è gestito da un soggetto nazionale". Citando la vicende dei fondi destinati al pagamento degli ammortizzatori sociali, Oliverio ha affermato che "le politiche verso il Mezzogiorno devono essere riviste. Si tratta - ha detto - di esprimere le ragioni del territorio che rappresentiamo. Ma per incalzare con autorevolezza è necessario essere con le carte in regola. E' possibile invertire la tendenza. Ci credo, ne sono convinto e penso che si possa fare"

    Prossimo consiglio il 30 marzo. La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari regionali, coordinata dal presidente del Consiglio Antonio Scalzo, ha rivisto la calendarizzazione dei lavori dell'Assemblea, fissando per lunedì 30 marzo la prossima seduta, precedentemente stabilita per il 23 dello stesso mese. La decisione è stata presa nel corso della riunione dei capigruppo che si è tenuta subito dopo la conclusione dei lavori del Consiglio.

    Il Dibattito sui fondi UE

    Nel dibattito seguito alla relazione del Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, è intervenuto il consigliere Fausto Orsomarso. "Lei - ha detto rivolgendosi al Presidente della Giunta - ha parlato di grande difficoltà a fronte delle quali manca l'impulso necessario". Orsomarso ha citato il mancato completamento della Giunta regionale. Ha anche criticato quella che ha definito "la supponenza" di Oliverio con l'affermazione "che la soluzione ad ogni problema sia arrivata con questi pochi mesi di lavoro. Negli ultimi otto mesi delle scorsa legislatura - ha sostenuto - si è operato tra gravi difficoltà ma alcune cose sono state prodotte, altre no". Orsomarso ha poi detto che "che i problemi presenti prima si riproporranno anche in futuro se non si snelliranno le procedure di definizione dei progetti. Tutto quello che lei ha elencato come accelerazione, ancora non si vede. I problemi sono sempre gli stessi. Riconoscerli insieme aiuterà tutti".
    Nazzareno Salerno (Forza Italia) ha detto di avere "ascoltato con grande attenzione la relazione. Da assessore ho avuto la possibilità di rendermi contro quanto è difficile spendere le risorse e raggiungere gli obiettivi fissati. Spesso la politica sulle cose che dovrebbe fare e le risposte che dovrebbe dare trova un muro davanti: la burocrazia. Faccia quello che ha detto, altrimenti ci ritroveremo tra un anno ad elencare le somme che non saremo riusciti ancora a spendere". "Non è giusto che questa Regione - ha detto Salerno - continui a rimanere senza un Commissario per la sanità. Sarebbe cosa giusta la nomina del Presidente della Giunta come Commissario e questo perché non siamo più nella prima fase del piano di rientro. Oggi ci troviamo nella fase di accompagnamento verso la gestione ordinaria. Chi meglio del Presidente della Giunta potrebbe svolgere questo ruolo, ed individuare i tasselli per costruire la sanità di questa Regione, e quelle che dovranno essere le eccellenze della nostra regione".
    Domenico Tallini (Misto) ha approfittato del suo intervento per tornare sul problema della sua mancata assegnazione al gruppo di Forza Italia ed è stato richiamato dal Presidente di turno Francesco D'agostino a tornare al tema del dibattito. Tallini ha evidenziato le difficoltà del termine della legislatura dopo le dimissioni anticipate del presidente Scopelliti. "Scaricare su Scopelliti il presunto fallimento della spesa comunitaria - ha detto - è un'accusa che va verificata. Prendo per buono quanto detto dal presidente Oliverio, ma sono dilettantistiche e caratterizzate da grande superficialità le decisioni dello stesso in relazione ai Direttori generali dei Dipartimenti e dell'Ufficio legislativo". Tallini ha poi chiesto "come mai Oliverio abbia nominato suo consulente per i Fondi comunitari l'ex direttore generale Praticò nominato da Scopelliti. E' una grossa contraddizione questa decisione". E sulla sanità ha definito "inaccettabile" quello che sta avvenendo. Se Renzi è a capo di un governo amico di questa amministrazione - ha affermato - o il Presidente non è tenuto in considerazione o ci sono dei giochi che si stanno facendo sulla Calabria".
    Per Domenico Bevacqua (Pd) con i fondi comunitari "la Calabria ha perso dei treni fondamentali che non si può più permettere di perdere. Non siamo qui per denunciare responsabilità o colpe, ma per assumere la responsabilità sulle cose da fare. Ancora una volta ci troviamo a fare una corsa contro il tempo per evitare di perdere i fondi europei. Un'eventualità, questa, che bisogna scongiurare con ogni mezzo, poiché sarebbe una sciagura rimandare indietro risorse destinate ad una regione, la Calabria, con il più alto tasso di disoccupazione e con il Pil tra i più bassi d'Europa".
    Orlandino Greco (Oliverio Presidente) ha espresso critiche ai consiglieri Tallini ed Orsomarso per i contenuti dei loro interventi. "Un tentativo di delegittimazione che non riuscirà - ha affermato - il dibattito sarebbe dovuto servire per capire cosa è avvenuto e per spiegare ai cittadini calabresi perche il Cipe, nei mesi scorsi, ha ridotto del 25% il cofinanziamento nazionale".
    Più conciliante Giuseppe Graziano (Casa delle Libertà) "Dobbiamo rialzarci e ripartire - ha affermato - perché c'è clima di grande incertezza sui Fondi comunitari rispetto ai quali si registra una riduzione del 50% che rappresenta una ipoteca gravissima per il futuro della Calabria. La Calabria con il taglio drastico dei fondi rischia di non riuscire a mettersi in linea con il resto dell'Europa. Penso sia necessario coinvolgere quelle istituzioni in grado di velocizzare e fare fronte comune per raggiungere obiettivi comune di qualità e di sviluppo".
    Giuseppe Aieta (Pd) ha definito "chiara e manifesta" la situazione descritta dal Presidente Oliverio nella sua relazione. "Una situazione che i calabresi - ha detto - hanno il diritto di conoscere. Condivido la scelta di Oliverio di non riproporre uno stereotipo già usato in passato, ma indicando alcune vie di uscita. Abbiamo lavorato alacremente e abbiamo messo in campo un'azione straordinaria perché questi fondi fossero salvati".
    Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia, nel riconoscere il ruolo di programmazione ed impulso del Consiglio regionale, ha definito la riunione "la replica di una seduta già vissuta nella precedente legislatura, quando Mancini - ha ricordato - sollevò le questioni che riguardavano la programmazione comunitaria. E Vennero evidenziati analoghi ritardi". Da qui l'appello a smetterla di rimpallare responsabilità. "Assumiamoci le responsabilità ognuno per la sua parte. Se lo faremo con coscienza potremo uscire dalle secche". Nicolò ha poi suggerito un continuo monitoraggio della programmazione. "Se oggi ci sono queste condizioni - ha detto - ci sono delle responsabilità. E se questa storia dura tanto tempo c'è una ragione. Siamo qui per intervenire con una terapia d'urto e siamo qui per farlo. Non mi sembra che la strada sia quella giusta - ha detto ancora Nicolò - tenuto conto dei ritardi che stanno caratterizzando l'attività di governo della Giunta Oliverio".
    Il capogruppo del Pd, Seby Romeo, ha informato prioritariamente l'Aula che nella Conferenza dei capogruppo prevista al termine dei lavori del Consiglio porrà il termine del rispetto dell'ordine dei lavori del Consiglio. "Non si può assistere - ha affermato - ad interventi che sono come uno sfogatoio rispetto a questioni sulle quali non entro nel merito". Romeo ha definito la relazione di Oliverio, "molto importante perché non si è limitata alla sola analisi, ma ha illustrato lo stato delle cose. Non c'è da rimpallare nulla. Quello che abbiamo ereditato è sotto gli occhi di tutti. Cifre e dati in modo incontestabile ci parlano di un fallimento totale della gestione dei Fondi europei. Come politici abbiamo il dovere di dare delle linee guida e controllare quello che avviene". Per Romeo "siamo di fronte ad un vero e proprio crimine nei confronti della Calabria. Quando verranno accertate le responsabilità, sia esse burocratiche che politiche dobbiamo chiedere conto. La politica con questa legislatura deve assumersi le proprie responsabilità. Abbiamo il dovere di tentare di salvare il salvabile. Si tratta degli unici fondi che possono consentirci sviluppo ed interventi strategici".

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