Fitto in Calabria presenta la campagna dei "ricostruttori" del C/D

06 mar 15 "Stiamo facendo una battaglia dentro il nostro partito per stabilire due questioni di fondo che riguardano la linea politica e le modalità di selezione della classe dirigente". Lo ha detto Raffaele Fitto a Vibo Valentia a margine di un incontro sul tema "Costruiamo idee per restituire speranza al futuro dell'Italia e dell'Europa, #ricostruttori di Forza Italia e del Paese". "Noi vogliamo - ha aggiunto - una la linea politica che sia alternativa al governo Renzi, che prenda atto degli errori commessi in questo periodo e che torni ad essere individuata dai propri elettori come una forza di opposizione sui temi economici dell'azione di questo governo, sull'Europa, sull'immigrazione, sul lavoro e la sicurezza. Questioni sulle quali credo sia indispensabile che il nostro partito discuta e la nostra coalizione proponga". "La seconda questione - ha detto ancora Fitto - è quella relativa alle modalità di selezione della classe dirigente, che è l'argomento sul quale noi battiamo da tempo non contro qualcuno ma per mettere in campo una prospettiva che possa avere dei quadri dirigenti di partito eletti dal basso, quindi scelti dagli elettori, e non nominati dall'alto".

Non esco da FI. "Io non esco dal mio partito, non ce ne sono le ragioni". Lo ha detto Raffaele Fitto a Vibo Valentia a margine di un incontro organizzato dai 'ricostruttori'. "Il paragone con l'onorevole Fini - ha aggiunto - è diverso dall'attuale situazione perché in passato lo scontro ha portato alla fuoriuscita dal partito ed alla caduta del Governo eletto dai cittadini di centrodestra. Io rivendico solamente la chiarezza della nostra posizione".

Percorso sbagliato con Renzi. "Da otto mesi dicevamo che era sbagliato il percorso con Renzi nel merito delle riforme costituzionali e nel metodo, nonché sui tempi. Dire oggi di avere avuto ragione rappresenta una magra consolazione". Lo ha detto Raffaele Fitto a Vibo Valentia. "Noi chiediamo - ha aggiunto - che Forza Italia faccia opposizione in modo chiaro. I nostri elettori devono percepire che il nostro partito rappresenta la principale forza di opposizione". "Noi - ha proseguito Fitto - sulle riforme abbiamo sbagliato e l'abbiamo detto. I senatori ed i deputati vicini alla nostra posizione hanno votato sempre contro a partire dall'agosto scorso e quindi la nostra coerenza non è mai venuta meno". "Sulle riforme - ha aggiunto - abbiamo commesso un errore di fondo perché avrebbero dovuto essere segnate, per quanto ci riguarda, da ciò che avevamo detto per 20 anni. Penso al presidenzialismo, alla soppressione del Senato e non la sostituzione con questo bicameralismo un pò fasullo che prevede una specie di dopolavoro per i consiglieri regionali, il tetto fiscale in Costituzione. Nessuno di questi tre temi è all'interno delle riforme. Abbiamo quindi commesso un errore nel merito in quanto non abbiamo ottenuto nulla di quanto ci apparteneva".

Epuramenti da FI sbagliati. "Considero gli atti di questi giorni all'interno del partito, quindi epurazioni, destituzioni e commissariamenti, errori evidenti e chiari". Lo ha detto Raffaele Fitto a Vibo Valentia rispondendo ai giornalisti sul commissariamento di Forza Italia in Puglia. "La mia battaglia - ha aggiunto - è dentro Forza Italia e voglio darvi il mio contributo insieme a tanti amici che si riconoscono nelle posizioni che porto avanti. Se non dovessero esserci le condizioni per condurla allora cercheremo di difenderci"

Presentarsi uniti davanti agli elettori. "In occasione delle elezioni regionali dobbiamo presentarci agli elettori uniti e compatti". Lo ha detto Raffaele Fitto a margine di un incontro a Vibo Valentia.

Non dobbiamo rottamare nessuno. "Venendo qui in Calabria ho invitato tutti, così come ho fatto in altri posti d'Italia. Quindi noi non siamo contro nessuno e la scelta di chiamarci 'ricostruttori' è proprio per dare un segnale propositivo e non distruttivo". Lo ha detto Raffaele Fitto a Vibo Valentia. "Noi - ha aggiunto - non dobbiamo rottamare nessuno, siamo consapevoli della nostra storia e dei grandi meriti che Berlusconi ha avuto nel mettere in campo il centrodestra in questo Paese. E siamo anche convinti di essere, oggi, di fronte ad una scelta: chiuderci in un bunker e far finta di nulla, oppure aprire una prospettiva politica nella quale, con regole precise, ci si confronta e chi è più bravo va avanti. Prendo atto di chi oggi non è venuto qui, come l'onorevole Jole Santelli (coordinatrice di Forza Italia in Calabria, ndr). Non ho una polemica da fare nei confronti di alcun coordinatore regionale, ma la faccio nei confronti di tutti". "La mia - ha proseguito Fitto - è una battaglia di sistema perché penso che dobbiamo eleggere i rappresentanti del nostro partito dai livelli più bassi a quelli più alti. Solo così ci potremo dotare di un gruppo dirigente che si assume le proprie responsabilità e decidere e avere una legittimazione nelle scelte. Non andare in tal senso vuol dire non dare futuro al partito e questo sarebbe un grosso errore".