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Corbelli "Lasciate le sorelle di Cocò ai genitori"
Corbelli "Lasciate le sorelle di Cocò ai genitori" 29 lug 15 Domani, giovedì, le due sorelline di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso il 19 gennaio del 2014 a Cassano allo Jonio insieme al nonno ed alla sua compagna marocchina, saranno tolte ai genitori e portate in un struttura protetta. Lo rende noto Franco Corbelli, fondatore del movimento Diritti civili, che lancia un appello al Tribunale dei minori di Catanzaro chiedendo che le due bambine non vengano allontanate dalla famiglia. "E' arrivato un giorno di nuovo grande dolore per la famiglia del piccolo Cocò - afferma Corbelli - e che ho sperato e lottato perchè non arrivasse mai. C'è ancora qualche ora per sperare nel miracolo, in un atto dei giudici non solo di giustizia giusta e umana, ma di coscienza e di pietà. Supplico i giudici del Tribunale dei Minori di Catanzaro, il cui operato doverosamente rispetto, di fermarsi, di sospendere il provvedimento, di non separare le bambine dai loro genitori e di lasciare le due sorelline dove sono o, quantomeno, se ci sono ragioni di sicurezza, di non smembrare la famiglia e consentire che insieme alle due sorelline vengano trasferiti in questa località segreta fuori dalla Calabria anche i tre cuginetti e i due zii". "Quello che bisogna assolutamente scongiurare - dice ancora Corbelli - è il distacco traumatico delle due bambine non solo dai loro genitori ma anche da quel nucleo familiare che da un anno e mezzo, subito dopo la morte di Cocò, costituisce oramai la loro famiglia. Voglio ancora sperare che questa mia umanissima richiesta venga accolta e che si eviti un epilogo così traumatico e doloroso che potrebbe avere conseguenze drammatiche". Domani un sit in . Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, ha reso noto che "dopo aver atteso per l'intera giornata una risposta, al suo appello, dal Tribunale dei Minori di Catanzaro, per un fine meramente umanitario a partire da domani mattina presto presiederà pacificamente l'ingresso della struttura religiosa in cui si trovano le due sorelline di Cocò, Ilenia e Desirè, per chiedere e supplicare che venga scongiurato il trasferimento delle due bambine fuori dalla Calabria". "Sono consapevole - prosegue Corbelli - che il mio gesto, anche se naturalmente assolutamente non violento e umanitario e fatto nell'assoluto rispetto della legge, potrebbe comportare per me anche conseguenze penali immediate. Se così fosse spero che almeno il mio 'sacrificio giudiziario' serva a richiamare l'attenzione delle massime istituzioni del Paese su questo dramma, a salvare le sorelline del piccolo Cocò e ad evitare qualche nuova tragedia".
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