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Contro trivellazioni nello Ionio Regione Calabria ricorrerà al Tar del Lazio
Contro trivellazioni nello Ionio Regione Calabria ricorrerà al Tar del Lazio 20 giu 15 "Apprezzo la ferma presa di posizione del collega e amico Governatore della Puglia Michele Emiliano contro le trivellazioni nel mar Ionio e ricordo che, già nei mesi scorsi il sottoscritto, tra i primi atti assunti, presentò ricorso presso l'Alta Corte impugnando la legge emanata dal Governo con cui si esautoravano le Regioni dai pareri vincolanti su problematiche così rilevanti". E' quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. "Nei prossimi giorni - prosegue la nota - la Regione Calabria ricorrerà al Tar del Lazio contro il decreto emanato il 12 giugno scorso dal ministero dell'Ambiente che permette all'Enel Longanesi la ricerca di idrocarburi in mare con la tecnica Air Gun nello Ionio Settentrionale, praticamente nel Golfo di Taranto, interessando ben tre Regioni. Non permetteremo a nessuno di considerare le nostre come 'terre di conquista e di assalto', dove enti e gestori privati pensano di poter realizzare business e speculazioni economiche a danno dell'ecosistema marino e di quanto esso offre alle nostre regioni in termini di crescita socio-economica e turistica. A tal proposito, a poche ore di distanza dalla sua presentazione, mi sovviene l'enciclica di Papa Francesco sull'ambiente che rappresenta una grande lezione in difesa della terra e dell'ambiente in cui viviamo e che non può assolutamente rimanere lettera morta". "Sin da ora - conclude il presidente della Regione Calabria - posso anticipare che, insieme al presidente Emiliano promuoveremo, nelle prossime settimane, un'azione comune per contrastare con determinazione e forza il decreto sulla ricerca degli idrocarburi in mare". Contro le trivelle un movimento internazionale. Flash mob in spiaggia, a Pescara, contro la petrolizzazione del mare Adriatico, nell'ambito della campagna internazionale '#StopSeadrilling - No Oil', in occasione della manifestazione ambientalista organizzata a Rovigno, in Croazia, dall'associazione locale Sos Adriatico e nel giorno in cui Goletta Verde di Legambiente lascia le coste croate alla volta di Trieste. La mobilitazione per salvare il mare Adriatico dalla petrolizzazione diventa internazionale. In prima linea ci sono cittadini, associazioni, istituzioni, comitati, ma anche pescatori e balneatori, in diverse città che si affacciano sull'Adriatico, tra cui Trieste, Caorle, Jesolo, San Michele al Tagliamento, Rosolina, Ravenna, Ancona, Pescara e Polignano. In molte di queste città, così come in Croazia, Albania, Montenegro e Bosnia Herzegovina, oggi sono state organizzate iniziative in contemporanea. Lanciata, inoltre, una petizione online, sul portale Avaaz.org, che in poche ore ha già superato le 2.500 firme, con l'obiettivo di chiedere che "l'Italia abbandoni la politica delle trivelle e scelga un futuro fatto di energie al 100% pulite".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |