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    Regione "Su Dieta Mediterranea da Grillo rilievi infondati"

     

     

    Regione "Su Dieta Mediterranea da Grillo rilievi infondati"

    11 giu 15 "La nota dell'ex consigliere Grillo, tra inesattezze e rilievi infondati mossi all'attuale Presidente della Regione, suscita stupore e sollecita interrogativi che vanno, invece, rivolti allo stesso Grillo, alla sua parte politica, all'amministrazione che ha governato la Calabria negli ultimi cinque anni ed alla maggioranza consiliare che l'ha sostenuta, di cui lo stesso Grillo ha fatto pienamente parte". E' quanto si legge in una nota di precisazione dell'ufficio stampa della Giunta regionale di precisazione "in relazione all'intervento di Alfonso Grillo, consigliere regionale nella passata legislatura e attuale coordinatore del Nuovo Centrodestra per la provincia di Vibo Valentia, nel quale si contesta al presidente Mario Oliverio di aver sottoscritto con le Regioni Lombardia e Campania (con capofila quest'ultima) una convenzione inerente il progetto della 'Carta mediterranea per l'infanzia', finalizzata a promuovere la dieta mediterranea ad Expo 2015". "La Convenzione a cui Grillo fa riferimento è stata firmata dai Presidenti di Campania e Lombardia, Caldoro e Maroni, il 23 marzo 2015. La Regione Calabria, per tramite del suo Presidente, non ha sottoscritto né la Convenzione di cui si parla né alcun altro accordo interregionale in tema di dieta mediterranea. Il rilievo mosso da Grillo a Oliverio è, quindi, del tutto destituito di fondamento. Invece, nel suo comunicato, Grillo richiama alcuni fatti su cui egli stesso dovrebbe fare chiarezza. L'ex consigliere, in particolare, cita la legge regionale 23 settembre 2013, n. 45, 'Interventi per la riscoperta della dieta mediterranea', di cui lo stesso Grillo è stato tra i promotori e che prevede, nel suo scarno articolato, l'istituzione di una Fondazione ad hoc (art. 3) e la messa in campo di azioni (art. 2) finalizzate a valorizzare la dieta mediterranea quale fondamento della cultura alimentare calabrese. Invece di chiedere il conto, con uno stupefacente capovolgimento della realtà, al governo regionale che si è insediato da appena cinque mesi, Grillo, la passata maggioranza consiliare e il passato governo regionale dovrebbero rispondere alle domande seguenti su quanto da essi stessi hanno fatto dal 2010 a tutto il 2014. Quali iniziative sono state intraprese per affermare il ruolo decisivo che la Calabria ha avuto nello sviluppo della dieta mediterranea? Quali interventi sono stati messi in atto, dal momento dell'approvazione della legge 45/2013, per darne concreta attuazione? Sono stati definiti progetti in attuazione della legge regionale, anche mediante i Fondi Europei? Hanno avuto un qualche risultato tangibile, concreto, misurabile? Come sono state impiegate le risorse finanziarie che erano state stanziate dalla legge? È stata effettivamente istituita la Fondazione prevista dall'art. 3 e, se sì, come ha operato? Quali azioni sono state programmate per mettere a valore il patrimonio di studi e ricerche sulla dieta mediterranea che, proprio a partire dalla straordinaria esperienza di Ancel Keys a Nicotera, sono sviluppati in seno alla comunità scientifica internazionale? Più in generale, quali concrete iniziative sono state messe in campo, negli ultimi anni, sul versante della valorizzazione del grande patrimonio gastronomico, enologico, culturale, sociale e antropologico della Calabria, in tema di cultura alimentare e dieta mediterranea? Quali iniziative istituzionali sono state messe in campo perché la Calabria potesse rivendicare un ruolo di primo piano nel riconoscimento della dieta mediterranea nel Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco, come effettivamente avvenuto nel 2010? Quali atti concreti sono stati prodotti, a quali risultati hanno portato, che relazioni si sono istaurate con l'Unesco? Infine: quali iniziative, progetti e azioni sono stati definiti nel biennio 2013/2014 in previsione di Expo 2015 (come hanno fatto tutte le altre Regioni), che la stessa legge regionale 45/2013 cita come scenario prioritario per la valorizzazione della dieta mediterranea? Rispetto a quest'ultimo argomento, all'opinione pubblica va definitivamente chiarita un aspetto che Grillo e altri volutamente nascondono. Quando il nuovo governo regionale si è insediato, a dicembre 2014, negli uffici nulla di concreto era stato messo in campo su Expo: nessun progetto, nessun investimento, nessuna iniziativa, nessun programma. Anche su questo tema, quindi, la nuova Giunta ha dovuto mettere in campo un intervento straordinario per consentire, innanzitutto, alla Calabria di essere presente alla manifestazione milanese e per definire un programma in grado di presentare un'immagine positiva, coerente, possibilmente innovativa della Calabria. Programma che è stato definito in tre mesi di lavoro intenso e che si svilupperà, per più settimane, a partire da fine giugno, nel corso delle quali saranno realizzati eventi, manifestazioni, progetti e azioni finalizzati a promuovere, nel contesto internazionale, l'economia agricola e le produzioni agroalimentari della Calabria. Ovviamente, la valorizzazione della dieta mediterranea è al centro del progetto della Regione per Expo, con diversi appuntamenti di grande impatto". "Come sancito nel programma di governo presentato ai cittadini e al Consiglio regionale negli scorsi mesi - conclude la nota - la messa a valore della cultura e del modello alimentare mediterranei, rispetto alla quale la Calabria deve riprendersi il ruolo che le spetta, costituirà il cuore della strategia di sviluppo regionale per l'internazionalizzazione dei sistemi produttivi agroalimentari, l'agricoltura sostenibile, l'educazione alimentare, la salute".

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