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    Elezioni Amministrative in Calabria, reazioni e commenti

     

     

    Elezioni Amministrative in Calabria, reazioni e commenti

    02 giu 15 "È stata una grande vittoria di popolo. Santo Stefano é unito e si é espresso chiaramente ed univocamente. Adesso lavoreremo per il bene della collettività e siamo certi di avere tutte le carte in regola per attivare un percorso propulsivo di sviluppo per il nostro comprensorio". Lo afferma in una nota il neo sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara. "Restituiremo il governo del Comune agli 'Stefaniti' - prosegue Malara - ai quali chiediamo di accompagnarci con entusiasmo in questa grande sfida per il rilancio del nostro territorio. Santo Stefano, con Mannoli e Gambarie d' Aspromonte, sono località che meritano di tornare al centro dell'agenda politica regionale. Per questo lavoreremo anche nell'ottica della costituenda Città Metropolitana per sostenere le prospettive di crescita del nostro Comune in sinergia con gli altri Enti". "Gli elettori - ha concluso - hanno premiato la nostra proposta di cambiamento con un consenso enorme. Adesso sta a noi tenere fede alla responsabilità del mandato che i cittadini hanno espresso, realizzando quello che abbiamo già indicato nel nostro programma elettorale e costruendo insieme a loro un modello di amministrazione fondato sull'etica, sulla competenza e sulla condivisione". Il nuovo Consiglio Comunale è composto da sette consiglieri di maggioranza (Michele Battaglia, Luigi Belmonte, Diego Omar Coppola, Carmela Delfino, Marco Paolo Musolino, Vincenzo Penna e Giovanni Trapani) e tre di minoranza (Sonia Romeo, Annunziato Priolo e Francesca Poeta).

    "La formula varata in Liguria conferma la validità del progetto politico di Forza Italia e chiama a raccolta i moderati italiani per una alternativa credibile alla sinistra". Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò. "Nonostante i sondaggi preelettorali prefigurassero - aggiunge - una larghissima vittoria di Renzi e del Pd, i risultati emersi dalle urne rilanciano un'Italia che non si rassegna ad essere governata dalla sinistra e prepara con determinazione il suo ritorno al governo del Paese. In Calabria e nel reggino, a pochissimi mesi dalla vittoria di Mario Oliverio alla Regione la luna di miele del centrosinistra con i calabresi mostra, evidenti, le prime crepe. I risultati in alcuni centri importanti della Calabria denotano il vigore di Forza Italia e lasciano ben sperare sull'esito finale dei ballottaggi. A Villa San Giovanni, in particolare, Forza Italia e il centrodestra uniti raggiungono il 64% dei consensi, e si apprestano ad amministrare quel comune per la seconda volta consecutiva. Un risultato di notevole significato che riconosce il buon governo del centrodestra che abbiamo raggiunto adottando quel modello di coesione politica che ha dimostrato essere la ricetta per un centrodestra vincente che si caratterizza per la qualità della proposta politica, capace di interpretare i bisogni più vasti della società. Un giudizio, quello degli elettori villesi che rende merito alla buona amministrazione, dentro cui è esaltante la vittoria di Antonio Messina ed in particolare emerge strepitosamente lo straordinario e larghissimo suffragio attribuito a Lorenzo Micari, già assessore, che con i suoi 836 voti ha fissato un primato di notevole entità e peso politico. Si apre dunque una nuova fase in cui Forza Italia è chiamata responsabilmente a costruire la 'casa dei moderati', come in Liguria, un modello di coesione che ha ampiamente dimostrato che uniti si vince e che la litigiosità non premia. Bisogna perciò fare tutti un passo indietro in favore dei principi, prima ancora che degli schieramenti, per riattivare quei processi politici virtuosi che si misurano sulle cose da fare e non su posizioni di falso prestigio e di potere".

    "Ringrazio i cittadini gioiesi per avermi accordato un cosi vasto consenso che va ben al di là di ogni più rosea previsione. Un risultato ancora più apprezzabile considerato il tono e gli argomenti che la mia coalizione, la coalizione Roosevelt, ha utilizzato in campagna elettorale". Lo afferma in una nota il candidato sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà. "Abbiamo parlato alla testa della gente - aggiunge - rimettendo l'analisi politica al centro del dibattito e lasciando agli altri il compito di esercitarsi in una gara stucchevole a chi la sparava più grossa. Gioia Tauro esprime oggi una progettualità strategica potenzialmente esportabile su un piano nazionale; la coalizione Roosevelt infatti, che rifiuta le etichette ammuffite di destra e di sinistra, offre precise soluzioni che smascherano il consociativismo di tutte le forze politiche esistenti. Non ci limitiamo ad offrire un progetto di buona amministrazione ma sottoponiamo ai cittadini una nuova idea di società che recuperi il senso della giustizia sociale, del valore dell'impresa e della sovranità popolare, caposaldo di democrazia messo in discussione dai principali partiti italiani fin dall'arrivo al potere del pessimo professor Mario Monti. Gli enti locali sono oggi minacciati dalle decisioni scellerate prese dal governo centrale, scelte chiaramente ispirate al più dogmatico rigorismo che predica continui quanto inutili tagli. Su questo terreno, quello riguardante cioè la difesa della dignità del ruolo stesso del sindaco, spero di poter dialogare costruttivamente con tutte le forze che hanno partecipato con me a questa importante campagna elettorale, salvo poi naturalmente tornare a dividersi sul piano specifico della proposta politica. Noi, rappresentanti di un nuovo modello economico che abiura in toto le ricette di austerità, sappiamo come il progressivo svuotamento dei diritti dei lavoratori, l'attacco al welfare e ai diritti dei pensionati non consentirà all'Italia di ripartire, aggravando semmai le tantissime difficoltà già esistenti. Paradossalmente l'attacco alle classi più deboli e disagiate non è mai stato cosi violento come oggi, allorquando alla guida del Pese siedono uomini di sedicente sinistra che, carpendo con l'inganno la fiducia di chi si trova nel bisogno, hanno concretamente messo in piedi una vera e propria macelleria sociale. Noi li fermeremo".

    "Risultati dal pianeta Marte dove domenica si è votato nei vari crateri. Nel cratere detto Vibo Valentia (20.819 votanti) un marziano di nome Elio Costa è diventato sindaco al primo turno, staccando di 13 punti il suo rivale Lo Schiavo del Pd". Lo afferma il consigliere regionale Domenico Tallini. "Nell'altro grande cratere - aggiunge - detto Lamezia Terme (41.102 votanti) un marziano di nome Paolo Mascaro è arrivato primo, andando al ballottaggio con quasi 16 punti e 6200 voti di vantaggio sul candidato del Pd Sonni. Le liste "marziane" del centrodestra sono arrivate ad un soffio dal cinquanta per cento. Restando nei crateri più grandi, a Gioia Tauro (11.322 votanti) il marziano Giuseppe Pedà è arrivato primo, andando al ballottaggio con 13 punti e 1400 voti di vantaggio sul candidato del Pd. Qualche cifra da Marte che anche sulla Terra, con l'aiuto di una calcolatrice, potrà risultare utile alla dirigenza del Pd. A Lamezia Terme, il Partito Democratico perde 17,41 punti rispetto alle europee, dove si era classificato primo partito, ma che oggi deve subire il sorpasso ad opera di una "derelitta" Forza Italia. Il Pd a Lamezia perde anche 1834 voti rispetto alle europee, nonostante si siano recati al voto 14mila lametini in più rispetto allo scorso anno. A Vibo Valentia il Pd passa dal 35 per cento al 15,45 per cento rispetto alle europee. Sempre su Marte c'è un cratere che si chiama Soverato (5.070 votanti), dove un marziano chiamato Ernesto Alecci infligge una sconfitta epocale al candidato del Pd Moraca. Ma ora c'è qualcuno che sostiene che c'è stato un errore nella presentazione delle liste e che in realtà il marziano era il vero candidato del Pd. Ma allora perché a sostegno di Moraca sono venuti a Soverato Massimo D'Alema, Vannino Chiti, Mario Oliverio, Bruno Censore, l'assessore De Gaetano? Dobbiamo dedurre che la fotografia che ritrae Moraca con Oliverio sia un falso, frutto di un ignobile fotomontaggio. In alcuni crateri medi come Girifalco (3.927 votanti), Davoli (3.262), Montepaone (3.101) e Taverna (2.038) e in altri talmente piccoli da non essere visibili al telescopio, oscillanti tra i 588 votanti di Andali ai 605 di Sorbo San Basile, dai 912 di Palermiti ai 1324 di Sant'Andrea sullo Jonio, il PD stravince con i suoi candidati". "Le prossime - conclude Tallini - notizie dal pianeta Marte sono annunciate per domenica 14 giugno, giorno del ballottaggio a Lamezia Terme e giorno della verità. E quanto alle notizie da Catanzaro, al dirigente del Pd Bressi, molto ispirato nei miei confronti, ricordo di essere stato il più votato in assoluto nella mia città solo pochi mesi fa, nonostante abbia deciso di rinunciare ad alcuni appoggi elettorali che pure avevo avuto in passato".

    "Il Centro-Destra, praticamente, non conferma e non conquista comuni nella provincia di Catanzaro alle lezioni di domenica 31 maggio 2015". Lo afferma in una nota il Gruppo Pd al Consiglio Comunale di Catanzaro. "Grande è la vittoria del Partito Democratico - prosegue la nota - e delle coalizioni di Centro-Sinistra che, siamo certi, si arricchirà ulteriormente al ballottaggio, fra quindici giorni con la vittoria al comune di Lamezia Terme; infatti su quattordici comuni il Pd e il Centro-Sinistra ne conquistano dieci. Al Centro-Destra va solo il comune di Gizzeria, considerato che a Soverato ha, comunque, vinto un sindaco i scritto al Pd; evidentemente il Consigliere Regionale Tallini avrà letto i risultati di elezioni che si saranno svolte in altro pianeta, atteso che da notizie non vere. Lo straordinario impegno dei dirigenti dei circoli Pd nei vari comuni, guidati dal Segretario e dalla segreteria Provinciale, portano a casa uno splendido risultato. Il gruppo Consiliare Pd al Comune di Catanzaro augura ai sindaci eletti, ai colleghi consiglieri comunali dei diversi comuni interessati alla tornata elettorale, ogni successo. Il Partito Democratico della città di Catanzaro è oggi, più di prima, chiamato a uno straordinario e rinnovato impegno per conquistare, alle prossime elezioni, il comune della città capoluogo di regione. Il fallimento delle amministrazioni Abramo e del Centro-Destra dopo quattordici anni, su diciannove al governo della città, è la prova evidente della necessità di un sostanziale cambiamento. Il gruppo Pd al Comune di Catanzaro è impegnato per costruire insieme al partito della città e alla segreteria provinciale una forte e qualificata coalizione".

    "I risultati della tornata elettorale nella provincia di Catanzaro e in Calabria dimostrano che a distanza di soli sei mesi il consenso raccolto dal governatore Oliverio è andato disperso a vantaggio di un centrodestra che ha saputo in diversi comuni del territorio ricompattarsi e riconquistare la fiducia dei cittadini". Lo afferma in una nota il consigliere provinciale di Catanzaro Antonio Montuoro. "I commenti del giorno dopo - aggiunge - da parte dei presunti "vincitori" del Pd fanno emergere il clima di paura e di confusione che regna in un centrosinistra che oggi si ritrova ad affrontare uno scenario politico del tutto ribaltato proprio nei centri in cui avrebbe dovuto godere maggiormente della spinta dei propri candidati e del sostegno di Oliverio. Il chiaro riferimento è in città chiamate al ballottaggio come Lamezia Terme e Gioia Tauro, dove FI si è imposto come primo partito, o a Vibo Valentia dove la lista di riferimento del centrodestra ha raggiunto la vittoria al primo turno centrando un risultato che ha messo in evidenza la faida interna al Pd. Persino in una presunta "roccaforte" del centrosinistra cosentino, come Castrovillari, lo scarto è stato ridotto. La conclusione, quindi, non lascia spazio ad ulteriori commenti: il Pd è in caduta libera in Calabria così come in tutte le altre regioni. Il tracollo del Pd è così evidente che oramai la difesa d'ufficio all'interno del partito è affidata a soggetti senza una chiara identità politica e che risultano colpiti dalla Sindrome di Stoccolma".

    "Le elezioni regionali e amministrative del 31 maggio ci consegnano un risultato che cambia radicalmente il quadro politico che qualcuno, a torto, riteneva ormai consolidato e stabilizzato dopo il voto delle elezioni europee di appena un anno fa che avevano dato il 40,8% dei voti al Partito Democratico di Renzi". Lo afferma in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. "Dopo appena un anno - aggiunge - quel voto, che aveva fatto raggiungere al Pd un risultato storico, non c'è più e l'Italia si è di nuovo rimessa in movimento. Infatti, dalle elezioni del 31 maggio il Pd targato Renzi esce sconfitto e ridimensionato. Un chiaro e netto giudizio di condanna nei confronti delle politiche antidemocratiche, antipopolari e antisociali che il governo Renzi ha portato avanti fin dalla sua nascita. Questo giudizio fortemente critico e di severa condanna coinvolge direttamente il Presidente della Regione Calabria Oliverio insieme alla sua minigiunta. E' del tutto evidente che il risultato del voto delle elezioni amministrative in Calabria segnala un crescente malessere e un diffuso malcontento nei confronti dell'immobilismo e del continuismo dimostrato da Oliverio. Non sfugge a nessuno che i risultati dei centri urbani più grandi della Calabria nei quali si è votato, da Vibo Valentia a Lamezia Terme, da Polistena a Villa San Giovanni, da Melito Porto Salvo a Soverato, ecc., sono in larga misura assai negativi per il Partito Democratico. Certo ci sono anche le eccezioni, ma confermano un andamento generale che segnala la fine della luna di miele e il profondo distacco dei calabresi rispetto ad un'esperienza di governo regionale che in pochi mesi ha sciupato un enorme patrimonio di consensi, di fiducia e di speranze. Per quanto ci riguarda, esprimiamo piena soddisfazione per il risultato ottenuto. Noi comunisti eravamo chiamati ad una prova decisiva a Polistena. Ebbene possiamo affermare con grande forza che la prova è stata superata". *** "Il Popolo di Soverato, nella sua democratica sovranità, ha scelto chi dovrà andare a governarlo per i prossimi cinque anni. E noi, parlo a nome mio e dei miei sostenitori oltre che dei militanti della Fiamma dell'intero comprensorio, ne prendiamo atto e facciamo gli auguri ad Alecci ed alla sua squadra, ma soprattutto a Soverato ed alla sua Comunità, che possa farlo al meglio e, soprattutto, lo faccia per l'intera legislatura, perché è soprattutto di questo che ha bisogno la Città per cercare di riuscire a risollevarsi". Lo afferma il candidato consigliere della lista Pensionati - Soverato, Natale Giaimo. "E lo potrà fare - aggiunge - solo se riuscirà a resistere, senza guardare in faccia nessuno, alle sirene ed alle tirate di giacca che già pensiamo gli stiano giungendo a iosa da coloro che gli hanno consentito un consenso così vasto e gratificante. Da parte nostra terremo alta l'attenzione sul divenire degli eventi, anche a tutela di quei circa 300 elettori, che ringrazio tutti personalmente, che hanno scelto la lista Pensionati ed il candidato a Sindaco Martinello".

    "Non sapevo di essere così importante e di meritare addirittura una replica dagli esponenti "altolocati" di Forza Italia che, a dire il vero, in temi di crateri non teme confronti". Lo afferma Rosario Bressi della segreteria regionale del Pd della Calabria. "I calabresi - aggiunge - hanno ben presente il cratere amministrativo e politico lasciato da Scopelliti e dai suoi sodali che hanno consegnato una Calabria allo stremo. Quindi per i crateri, invito il gruppo dirigente di Forza Italia, ormai fumoso da diventare un ologramma, a cambiare indirizzo e di inviare l'analisi "craterologica" ad Arcore. Sempre i "forzisti" catanzaresi, tentano di spostare l'attenzione sui risultati elettorali di Gioia e Vibo e se ne comprendono anche i motivi. L'analisi del voto in provincia di Catanzaro non è conveniente. A parte Soverato, dove l'analisi è viziata da un tentativo di arrampicarsi sugli specchi e si fa passare fantasiosamente Alecci come espressione del centrodestra, il "retaggio" elitario dei "forzisti" non fa altro che gettare fumo negli occhi, addirittura classificando i risultati di importanti centri della provincia come risultati di un campionato di serie B. Quasi che le scelta dei cittadini di Amaroni, Girifalco, Davoli, Andali, Palermiti, Sant'Andrea, Sorbo San Basile, Carlopoli, Montepaone e Taverna non possa entrare nell'Olimpo del diritto civico di cittadinanza. Del resto lo stile "forzista" è famoso. Ma almeno, con la "nota forzista" un risultato lo abbiamo ottenuto. Rispetto alla prima rassegna stampa di ieri, si è assodato che Forza Italia ha finalmente "letto bene" i dati e che quindi le sconfitte del Pd a Girifalco e Davoli sono diventate, naturalmente, vittorie. Non ci speravo, ma almeno questo è un fatto importante. Certo che deve essere davvero "imbarazzante" analizzare i dati elettorali da parte dei "forzisti" ai quali non sarà sfuggito un particolare emerso dalla tornata elettorale di Domenica. In Provincia di Catanzaro, non è stato eletto nemmeno un sindaco di Forza Italia. Sarà probabilmente un caso o, molto più probabile, annulleranno le elezioni andando a ripescare Forza Italia in uno dei tanti crateri lasciati, non su Marte, ma dai cinque anni di governo Scopelliti in giro per la Calabria. E a proposito di crateri, c'è ne uno che più passa il tempo e più si ingrandisce, è quello di Catanzaro che, purtroppo, si vede anche da Marte. Capisco che fa male ai "forzisti catanzaresi", ma non lo dico io per strumentalizzare, lo dicono i catanzaresi che vivono il momento più buio degli ultimi vent'anni. E non basta il consenso all'uomo solo al comando. Anche lui, che di Catanzaro si sente il Re, sta precipitando nel cratere catanzarese. Si ravveda e faccia in modo di esercitare il suo ruolo, non politico, ma da cittadino catanzarese. Consigli ad Abramo di tirare la spina. Ci penseranno i cittadini catanzaresi ad asfaltare i tantissimi crateri che sta lasciando in tutta la Città".

    "Il dato complessivo dei voti ci vede al 4,7% e con Udc saremmo al 6,2: bisogna leggere con calma i numeri prima di fare polemiche". Lo afferma il senatore Antonio Gentile di Ncd Area Popolare. "Abbiamo avanzato con i voti - prosegue Gentile - in un momento in cui la demagogia sugli immigrati pesa di più della serietà che sta dimostrando Alfano. Ovviamente bisogna fare delle riflessioni ma con calma e prudenza. In Calabria abbiamo vinto dappertutto con una media superiore al 7% nei Comuni e con alleanze ponderate con i moderati. Possiamo e dobbiamo migliorare questi dati ma serve serenità di giudizio e non istintività".

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