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Minoranza a testa bassa contro Oliverio: è immobile
Minoranza a testa bassa contro Oliverio: è immobile 27 feb 15 Una Giunta regionale "a metà", "immobile" con una "sconcertante impostazione davanti alle emergenze della Calabria", con un presidente che "calpesta" lo Statuto e che è "entrato a gamba tesa" nella nomina dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale "impedendo alla più grande forza di opposizione di eleggere un proprio vice presidente". E' il bilancio della prima parte di legislatura a guida Mario Oliverio fatta, nel corso di una conferenza stampa, dai consiglieri di minoranza Domenico Tallini, Fausto Orsomarso (entrambi del gruppo misto), Giuseppe Mangialavori (Cdl) e della candidata sconfitta alla presidenza Wanda Ferro. "Consapevoli del nostro ruolo di opposizione - ha detto Tallini - abbiamo aspettato che Oliverio predisponesse i primi atti e la prima cosa che ha fatto è sforare i termini previsti dallo Stato, cosa mai avvenuta prima, per la convocazione del Consiglio regionale. Quindi abbiamo fatto scoppiare le prime contraddizioni, la prima delle quali sulla burocrazia. Per la fretta di mandare a casa i direttori generali ha applicato lo spoil system a direttori già decaduti. Si dono dovuti inventare una micro-riforma per cercare di sistemare le cose, ma il risultato è stato la paralisi di tutti i dipartimenti. Anche nella sanità ci ha impedito di nominare i commissari nelle Aziende e adesso gli operatori scendono in piazza, come a Cosenza. Ed il prossimo commissario ad acta del settore sarà frutto dei compromessi". "Oliverio - ha aggiunto Tallini - tre mesi prima delle elezioni riceveva a Cosenza tutti i direttori generali, ma quei giorni gli sono serviti solo per capire dove stavano le postazioni di potere in cui inserire i propri uomini". "Vorremmo parlare di politica - ha detto Orsomarso - e dei problemi della Calabria, ma non c'è un solo punto portato in discussione dalla Giunta. Per adesso Oliverio taglia nastri grazie al centrodestra, la proroga del piano casa, gli investimenti annunciati con la Telecom per la banda larga e, prossimamente, l'inaugurazione della Cittadella regionale, sono tutte cose fatte grazie al nostro lavoro". Mangialavori, dal canto suo, ha sottolineato che "siamo pronti a fare il nostro ruolo di opposizione, ma purtroppo non abbiamo potuto fare nulla perché di proposte dalla maggioranza non ne sono venute". "Dalle elezioni - ha detto Wanda Ferro - sono trascorsi 100 giorni caratterizzati dalla paralisi con un governatore che sottovaluta il gioco di squadra e le difficoltà a governare con un uomo solo al comando. Tra l'altro, il rifiuto della Lanzetta dovrebbe trovare delle motivazioni. E poi le commissioni che non sono state ancora nominate. Se fossi stata eletta nei primi giorni avrei puntato su una burocrazia efficiente, su interventi nel settore dei rifiuti, dell'Imu agricola, per il porto di Gioia Tauro ed i consorzi di bonifica. Ancora non si parladi deleghe e funzioni delle vecchie province abolite con il provvedimento Delrio che è un aborto, le opere pubbliche sono bloccate".
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |