Cisl "Dramma dei percettori di ammortizzatori sociali rischia di esplodere" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cisl "Dramma dei percettori di ammortizzatori sociali rischia di esplodere"

24 dic 15 "Alle porte del 2016, vogliamo lanciare come ex lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, ancora una volta, un grido di allarme circa la grave situazione che si è venuta a creare in Calabria per colpa di questa politica nazionale e regionale amorfa e sorda a non voler comprendere la realtà in cui versa la nostra regione". E' quanto si afferma in una nota della Fim Cisl Calabria attraverso la quale, a nome dei lavoratori, si formulano gli auguri di buon Natale a tutti i calabresi. "A distanza di oltre un anno dal rinnovo del Consiglio regionale - prosegue la nota - dobbiamo purtroppo constatare ancora una volta l'indifferenza e le mancate risposte ai tanti problemi calabresi, più volte annunciati durante la campagna elettorale: il lavoro, il sociale, la sanità, denunciando la mancanza assoluta di sensibilità e responsabilità per i provvedimenti non concretizzati, vedasi, la mancata corresponsione delle somme già maturate della mobilità in deroga dal 2014 a tutt'oggi, le politiche attive del lavoro solo annunciate. Un'altra vergogna tutta calabrese è la mancata erogazione dei pagamenti dei sussidi dei tirocini formativi, ( on the job) ultimati in molti casi da più mesi, lasciando anche per questo Santo Natale, molte famiglie alla disperazione ed allo sconforto totale, precisando tra l'altro che si tratta di fondi Europei già stanziati nell'anno 2013/2014 in fase di pubblicazione dei bandi". "Il nostro essere lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (mobilità) della provincia di Cosenza - prosegue la nota - ci porta a vivere un vero e proprio dramma sociale, non percependo da diversi mesi alcun reddito e senza alcuna certezza per il nostro futuro. Senza immediate soluzioni, questo fenomeno sfocerà inevitabilmente in una vera e propria esplosione sociale. Siamo oramai diventati un esercito di precari, con un unico destino, la mancanza di un lavoro, la mancanza di una nostra identità, oramai scomparsa, una lotta tra disperati da cui si evince la nostra emarginazione. Un esercito di ex lavoratori con un bagaglio di esperienza e professionalità acquisita da anni di sacrifici e adesso feriti nel proprio orgoglio e nella propria dignità, che non solo non abbiamo delle certezze, ma siamo esclusi da ogni possibile ciclo produttivo, senza alcun diritto. "Chiediamo con forza, che il Governo centrale, la Regione Calabria, e le Istituzioni - conclude la nota - si facciano carico concretamente di questo dramma sociale, prima che possa avvenire qualche fatto estremo di disperazione, esaminando accuratamente Il problema Calabria con l' attuazione di un piano di provvedimenti concreti , immediati e mirati. Lavoro, lavoro, Lavoro...".