Botta e risposta sulla Centrale del Mercure tra Parentela e Associzioni

12 dic 15 "Il Governo Renzi insieme alle regioni Calabria e Basilicata con l'attivazione della Centrale del Mercure saranno complici della devastazione del Parco Nazionale del Pollino, patrimonio dell'Unesco". È quanto afferma in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela, che ha presentato la quarta interrogazione parlamentare sulla centrale del Mercure. "Stanno procedendo con l'iter di riattivazione - aggiunge - nonostante una sentenza del Consiglio di Stato e del Tar di Catanzaro ed in spregio alle regole dell'Ente Parco, che prevede centrali a biomasse delle dimensioni massime venti volte inferiori rispetto a quella che stanno attivando. Ma non solo, devono spiegarci come sia possibile rilasciare parere favorevole alla riattivazione della centrale in mancanza dell'autorizzazione Aia-Via, della Valutazione di Impatto sulla salute e con le Valutazioni di Incidenza delle Regioni Calabria e Basilicata scadute. Ho anche richiesto, con un'interrogazione precedente, di avere accesso al protocollo Dica - Ac - n. 687 del 6 maggio 2015 nel quale la Regione Calabria e la Regione Basilicata si sono espresse a favore della riattivazione della centrale. Il governo nasconde ad un parlamentare della Repubblica un importante documento, nonostante lo abbia esplicitamente richiesto da tempo in più atti ufficiali. Siamo all'assurdo. Questa centrale devasterà il territorio e favorirà la 'ndrangheta, che come sappiamo bene potrebbe gestire il mercato dell'approvvigionamento del legno". "Queste denunce di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata - conclude Parentela - le hanno poste anche organi di informazione di rilievo nazionale e Associazioni come Libera. Il Governo e le regioni continuano con atteggiamenti omertosi a difendere gli interessi dell'Enel, che non ha ancora bonificato l'area della centrale inquinata da materiali tossici e cancerogeni come l'amianto illegalmente interrati e se ne infischiano delle ripercussioni sulla salute dei cittadini e sulla devastazione di un patrimonio ambientale unico come il Parco Nazionale del Pollino. Non permetteremo di svendere il nostro futuro a causa di sporchi interessi"

"Sarebbe bene che chi come Parentela intende rappresentare i cittadini si documentasse prima di raccontare un tale guazzabuglio di falsità". E' quanto scritto in una nota congiunta dei comitati "Si Mercure" e "Per la Centrale del Mercure" in replica a quanto affermato dal deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela. "Il pentastellato - prosegue la nota - con il suo intervento sulla centrale del Mercure lascia trasparire chiaramente ignoranza e sterile ricerca del consenso ai danni della povera gente che vede in questa centrale una enorme opportunità per un territorio devastato da tassi di disoccupazione tra i più alti di tutta Italia e d'Europa. Il Parco del Pollino non corre nessun rischio con la centrale Enel del Mercure, infatti, l'impianto che è addirittura preesistente rispetto alla sua costituzione non è stato affatto escluso dalla propria area quando si è provveduto alla perimetrazione del Parco stesso. Parentela dovrebbe poi sapere che lo scorso anno la centrale è entrata in funzione per ben sei mesi e durante il suo funzionamento le centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria esercite dalle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale Calabrese e Lucana hanno chiarito l'assoluta irrilevanza della centrale rispetto alla qualità dell'aria. Di fatto il pericolo è una falsità assurda. Altrettanti studi scientifici sostenuti dai Comuni circostanti hanno stabilito che l'impatto della centrale su salute e ambiente è altrettanto irrilevante". "Parentela - aggiungono i Comitati - dovrebbe sapere ancora che per poter entrare in funzione la centrale Enel del Mercure ha affrontato 12 lunghi anni di autorizzazioni e burocrazia, la stessa che lui intende alimentare. La centrale ha ottenendo sempre pareri favorevoli da parte di tutti gli Enti chiamati a doversi esprimere di volta in volta. Ha superato interrogazioni parlamentari ed europee per la qualità e la bontà del progetto. La centrale darà lavoro ad almeno un migliaio di persone e sta favorendo la nascita di nuove imprese e consorzi nel settore della biomassa. Posti di lavoro e nuova imprenditoria caro Parentela. La centrale vuole dire per tutti noi lavoro ed è col lavoro che si combattono le mafie non certo affamando noi cittadini con una protesta sterile e contraria al lavoro e ai lavoratori. Non dimentichi Parentela che ben 7 comuni su 9 assieme a tutti i loro cittadini si sono espressi favorevolmente e vedono nella centrale una opportunità per tutto il territorio. Le scorie poi è probabile che si trovino solo nella testa di chi mente visto che per ciò che riguarda l'amianto la centrale del Mercure è la sola ad avere nella zona delle certificazioni che fugano ogni dubbio. Parentela non dimentichi che quella che vuole contrastare e che presto tornerà in funzione è una centrale a fonti rinnovabili, le stesse che tutto il mondo oggi sostiene e promuove per andare verso l'abbandono delle fonti tradizionali". "La centrale - conclude la nota - utilizzerà esclusivamente biomasse legnose locali, provenienti da filiera certificata, dalla manutenzione dei boschi e soprattutto favorendo la filiera corta. Siamo padri di famiglia che vogliono portare onestamente il pane a casa abitando a casa senza dover essere costretti ad emigrare all'estero magari in paesi in cui politici come Parentela non giocano con il futuro di onesti lavoratori".