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    Greco "Sfatare mito del nord che traina l'economia italiana"

     

     

    Greco "Sfatare mito del nord che traina l'economia italiana"

    28 ago 15 "Molti e tanti sarebbero i miti da sfatare. Luoghi comuni e teoremi infondati, che pure continuano a trovare terreno fertile nell'opinione pubblica del nostro Paese e nel pensiero dominante dei mass media. Da qui, dunque, si percepisce e si fa strada la necessità di riportare luce e chiarezza, su fatti e circostanze. E' insomma giunto il momento di approfondire meglio una serie di questioni e di aprire una riflessione che, inesorabilmente, porterà ad una rivisitazione storica di particolari concetti e di particolari atteggiamenti che, di fatto, hanno penalizzato e continuano a penalizzare il Sud". Lo afferma, in una nota, il capogruppo alla Regione di "Oliverio Presidente", Orlandino Greco. "Partiamo, ad esempio - prosegue Greco - da una delle ultime interviste rilasciate dal prof. Gianfranco Viesti, il quale definisce una bufala al cubo il mito del Nord locomotiva d'Italia. Una locomotiva, infatti, traina, e non ci sembra, sinceramente, che le regioni settentrionali stiano facendo da traino per quelle meridionali, anzi. Più anni passano e più il divario tra Nord e Sud cresce ed aumenta. Un'anomalia davvero palese ed evidente, che certifica una serie di giudizi e di conclusioni che, da tempo, stiamo ripetendo e dalle quali, probabilmente, potrebbe arrivare una presa di coscienza collettiva, che potrebbe a sua volta portare a quello shock che il meridione, malato e maltrattato, aspetta da decenni. E per addivenire a ciò, dobbiamo pretendere la verità e dobbiamo avere il coraggio di raccontare come stanno realmente le cose. Non possiamo pertanto negare che, per ogni 100 euro spesi al nord, meno di 5 arrivano al sud, e che, viceversa, ogni 100 euro di investimenti nel Mezzogiorno producono vantaggi, per il Settentrione, pari a 40 euro. Vogliamo poi parlare delle grandi direttrici della spesa pubblica? Sanità, scuola e welfare: con la sanità e con la scuola, il Sud eguaglia il nord in termini di trasferimenti. Essi, però, alimentano i consumi meridionali, che sostengono le industrie del Nord. Sono soldi che, dunque, risalgono su, non restano qui". "Il welfare, invece - prosegue Greco - è un affare settentrionale. Esso, in Italia, si sviluppa essenzialmente nel sistema pensionistico e nel sostegno alla disoccupazione temporanea. Nel primo e nel secondo caso i benefici maggiori li ottiene quella parte d'Italia che vanta più lavoratori, ovvero il Nord. Stessa cosa per le pensioni. Cosa diversa sarebbe il confrontarsi sulla reputazione del Meridione, che è pari a zero, anche e soprattutto per colpa della sua rappresentanza in Parlamento. E' fuor di dubbio, sotto questo aspetto, che i cittadini e gli elettori del Sud dovrebbero imporsi maggiore selezione nella scelta della classe politica. Ed è probabilmente questa una delle colpe da imputarsi. Per il resto, è fondato il concetto per cui, sull'emergenza delle regioni meridionali, ci sono le grandi aziende settentrionali che montano i propri affari. Ed è logico che, come evidenziato sempre dal prof. Viesti, con una struttura civile così indebolita dalla scomparsa della politica e dal divario di interessi e di investimenti, la mediazione, la negoziazione di coloro che amministrano si sviluppa nel residuo dell'assistenza pubblica e del clientelismo. Tutto, insomma, ha una conseguenza ed ha un perché, ribadendo delle verità riscontrabili che sollevano, di un bel po', la croce dalle spalle del popolo meridionale, spesso e volentieri accusato di assistenzialismo (che è, poi, una specialità ligure) o di mungitura della mucca statale (condizione permanente dell'Alto Adige). Ora, ad ogni modo, non serve a nulla rivendicare chissà cosa, ma è utile e fondamentale far capire che il Meridione, non solo è fuori questione, ma è la soluzione alla crisi che sta attagliando il sistema Italia".

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