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    Consiglio regionale riunito approva emendamenti, su rifiuti, tagli, sociale, paesaggi

     

     

    Consiglio regionale riunito approva emendamenti, su rifiuti, tagli, sociale, paesaggi

    22 apr 13 Nella prossima legislatura regionale la Calabria avrà 30 consiglieri più il Presidente della Giunta. E' stato questo il primo provvedimento inserito all'ordine dei lavori su richiesta della Conferenza dei capigruppo ed approvato all'unanimità dall'Aula. La richiesta è stata fatta dallo stesso presidente del Consiglio Francesco Talarico. "Si tratta - ha detto - di due articoli il secondo dei quali fissa ad un massimo di sei il numero degli assessori". "Lo scorso ottobre - ha aggiunto - il Consiglio aveva già votato in seconda lettura la riduzione dei consiglieri a 40 componenti, ma i successivi risultati del censimento Istat, che per la Calabria ha conteggiato una popolazione inferiore ai 2 milioni di abitanti, hanno comportato una ulteriore riduzione del numero dei consiglieri, che passerà dunque a 30". Prima dell'avvio del "question time", ci sono state alcune richieste di inserimento all'ordine dei lavori di alcuni provvedimenti. Il primo proposto dal consigliere Franchino, inerente la "Tutela e la valorizzazione del patrimonio biologico e speleologico della Regione Calabria", licenziato all'unanimità in commissione. Il secondo, proposto dal consigliere Alfonso Dattolo inerente la modifica alla disciplina di pagamento dei piani attuativi dell'Afor. Un breve dibattito, nel corso del quale l'opposizione ha espresso forte contrarietà, ha riguardato la richiesta di inserimento da parte del consigliere Gianluca Gallo del Progetto di legge che autorizza i Comuni in predissesto ad utilizzare i proventi derivanti dalla vendita di alloggi di edilizia residenziale e pubblica. La contestazione ha riguardato la votazione avvenuta in Conferenza dei Capigruppo di inserimento all'ordine dei lavori del provvedimento, che molti consiglieri di opposizione hanno affermato di non aver sentito. Il consigliere Pd Demetrio Naccari Carlizzi rifacendosi ai lavori della Commissione ha ricordato che si era deciso un rinvio della discussione in Commissione, dopo un parere legislativo contrario che evidenziava elementi di incostituzionalità. Mentre il consigliere Idv Giuseppe Giordano ha ribadito - chiedendo la consegna del verbale della Conferenza dei Presidenti al Segretario generale - che l'argomento non sarebbe mai stato trattato". Giordano, in alternativa ha chiesto il voto in aula. Una soluzione alla questione procedurale "così controversa" è stata proposta da Rosario Mirabelli, che ha invitato alla discussione del Provvedimento in Aula. "Io sono per difendere la Conferenza dei Gruppi e le sue decisioni - è stato l'appello finale del Presidente del Consiglio regionale che ha quindi considerato "inserito in coda all'ordine del giorno il provvedimento". Al termine del dibattito l'inserimento del provvedimento all'ordine del giorno del consiglio è stato approvato a maggioranza. L'Udc Gianluca Gallo ha inoltre chiesto l'inserimento all'ordine dei lavori di un ordine del giorno riguardante la paventata soppressione dei presidi "Terna" di Cosenza e Castrovillari. Il vicepresidente del Consiglio Alessandro Nicolò ha chiesto l'inserimento di un Progetto di Legge 486/9 che è stato inserito all'ordine dei lavori. L'Aula ha inoltre approvato la richiesta di inserimento all'ordine dei lavori di un ordine del giorno nel quale si chiede la "piena attuazione" della legge 63/2012, in cui si prevede il trasferimento delle unità operative del Polo Oncologico presso l'Azienda Ospedaliera 'Materdomini' di Catanzaro.

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    Approvata legge canoni edilizia pubblica. Nel prosieguo della seduta del Consiglio regionale è stata approvata la proposta di legge di modifica della "Disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica". Analogo risultato hanno ottenuto la proposta di legge di "Modifica all'articolo 41, comma 2 della legge regionale n. 69/2012", e quello inerente la "Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico", illustrato in aula dal consigliere Udc Gianluca Gallo. Approvata, con il voto contrario del Pd la proposta di legge recante "Misure a sostegno dellàattività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale". Un breve dibattito ha riguardato l'esame e l'approvazione dell'ordine del giorno proposto dal consigliere Pd Antonio Scalzo, relativo all'immediato trasferimento delle Unità operative non oncologiche dalla Fondazione Campanella all'Azienda Ospedaliero-Universitaria 'Mater Domini' di Catanzaro, nonché alla puntuale applicazione della legge 63/2012. Dopo l'intervento di Scalzo, che ha illustrato il suo ordine del giorno teso a salvaguardare il Polo Oncologico della Fondazione 'Campanella', sono intervenuti i consiglieri Demetrio Naccari Carlizzi, (Pd), Mario Magno (Pdl) e Gianluca Gallo (Udc). L'ultimo pronunciamento dell'Assemblea regionale è stato dedicato all'ordine del giorno proposto da Gianluca Gallo che ha parlato di "scippo ai danni della Regione da parte della società partecipazione pubblica "Terna", che avrebbe programmato un suo ridimensionamento in Calabria con la chiusura dei presidi di Cosenza e Castrovillari, per investire in Basilicata. Gallo ha chiesto l'impegno del Governo regionale ad aprire un tavolo di confronto con "Terna", "affinché le scelte di detta società - ha affermato - possano essere condivise con il territorio e modificate a vantaggio della nostra regione". In chiusura di seduta il consigliere Pd Mario Franchino ha contestato al Presidente di turno Alessandro Nicolò la regolarità della votazione inerente la "Disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica". "Noi non abbiamo mai votato - ha affermato il consigliere Pd Mario Franchino confutato dal Presidente di turno Alessandro Nicolò che lo ha invitato a verificare l'andamento della votazione nella registrazione della seduta. Altre proteste sono venute da Demetrio Naccari Carlizzi che ha parlato, rivolto al presidente di turno, di "modo di condurre l'Aula che è un modo di condurre una bottega, aggiungendo che il Pd non si sarebbe sottratto ad un intervento e ad una valutazione su un provvedimento così importante". Il Consiglio si è poi concluso ed è stato riconvocato per il 29 e 30 aprile. Il gruppo Pd ha subito convocato una conferenza stampa che è ancora in corso nell'Aula Commissioni di Palazzo Campanella.

    Approvato riordino gestione rifiuti: La Giunta regionale ha approvato il Disegno di legge sul riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani. L'esecutivo si è riunito - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - sotto la presidenza della vice presidente Antonella Stasi, con l'assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti sono stati approvati un protocollo d'intesa tra la Regione e l'Unione regionale bonifiche della Calabria ed è stata deliberata l'organizzazione, in Calabria, di una Conferenza internazionale sulla confisca dei beni alla criminalità organizzata. Su proposta dell'Assessore al Bilancio e Programmazione Giacomo Mancini sono state approvate una serie di variazioni di bilancio e l'attribuzione ai Comuni ed alle Provincie degli spazi finanziari in attuazione dell'art.1 commi 122-125, della legge 24 dicembre 2012, 228 (Legge di stabilità 2013). Su proposta dell'Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile é stato approvato il piano per la realizzazione dei parcheggi, delle aree esterne e relative opere complementari e di sistemazione, nonché la fornitura degli arredi e l'affidamento della gestione dei servizi di conduzione della Cittadella Regionale. Su proposta dell'Assessore all'Ambiente Francesco Pugliano è stato approvato il Disegno di Legge sul "riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Calabria".
    Ambiti provinciali su gestione rifiuti. L'approvazione in Giunta del progetto di legge regionale sul riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, è stata preceduta da una serie di tavoli di confronto e di concertazione che l'assessore Pugliano e la Direzione generale del Dipartimento regionale all'Ambiente hanno tenuto con gli imprenditori calabresi che operano nel settore dei rifiuti, con le Organizzazioni sindacali regionali e con l' Anci Calabria. Il progetto sarà trasmesso ora alla Commissione consiliare regionale per il seguito di competenza, propedeutico alla definitiva approvazione del Consiglio regionale. La legge prevede il riordino del servizio di gestione rifiuti in Ambiti provinciali, le cui funzioni amministrative sono affidate alle Comunità d'ambito, struttura che riunisce i sindaci dei comuni ricadenti nell'Ambito provinciale. La Comunità d'ambito potrà proporre alla Regione ulteriori ripartizioni territoriali per i Servizi di spazzamento, raccolta e trasporto, denominate Aro (Aree di raccolta ottimale ). Ciascuna Comunità d'Ambito elegge al suo interno il Presidente e due componenti dell'Ufficio di Presidenza. La Comunità d'ambito può procedere all'affidamento unitario del Servizio per l'intero Ambito provinciale o ad affidamenti disgiunti per la gestione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto in ciascuna Aro da quelli per la gestione degli impianti di selezione e trattamento presenti nell'Ambito. Tali servizi potranno essere affidati mediante: affidamento diretto a società considerate in house; indizione di una procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento in concessione a terzi; indizione di una procedura ad evidenza pubblica per la selezione del socio operativo della società a partecipazione pubblico-privata alla quale affidare il servizio. Le funzioni organizzative relative alla gestione del Termovalorizzatore di Gioia Tauro sono attribuite alla Regione per il ruolo che l'impianto riveste per l'intero territorio calabrese. La Regione affiderà i lavori di completamento e la gestione del Termovalorizzatore tramite procedura ad evidenza pubblica. Per quanto riguarda gli impianti di preselezione e trattamento, la Regione li concederà in uso alle rispettive Comunità d'ambito. Alla data di entrata in vigore della Legge, é fatto divieto ai Comuni di indire nuove procedure di gara per l'affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto.

    Approvata legge su inclusione sociale. Dopo il rinvio del "question time" come ultimo punto dei lavori odierni, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge recante "interventi di inclusione sociale, integrazione socio sanitaria e contrasto alla povertà per gli agglomerati urbani a maggiore concentrazione di popolazione". "Una legge - ha spiegato il relatore del progetto Nazzareno Salerno - che è finalizzata introdurre una disciplina legislativa attraverso la quale la Regione viene incontro alle esigenze dei comuni per assicurare la gestione delle politiche sociali a livello locale, gravemente compromessa dai tagli del Governo nei confronti delle amministrazioni territoriali negli ultimi anni". Salerno ha ricordato come le ultime manovre finanziare hanno registrato significative decurtazioni di finanziamenti nei confronti dei comuni, ad iniziare dal Fondo nazionale per le politiche sociali, diminuito in modo sensibile negli ultimi anni. Dal 2008 al 2011 si è passati, infatti, da 929,3 milioni a 273,9 milioni, al netto delle spese obbligatorie dedicate ai diritti soggettivi. "La legge - ha detto Salerno - ha l'obiettivo di sostenere finanziariamente i Comuni in tale contesto di difficoltà ed in coerenza con la legislazione calabrese che, sin dal 2003, vede la Regione come oggetto attivo delle politiche sociali sul territorio". Sul punto il Pd ha confermato l'astensione già espressa in Commissione. "Non facciamo contrabbando - ha detto Demetrio Naccari Carlizzi - perché questa è una legge che non interviene sulla povertà, ma consente di sanare i debiti che molti comuni hanno contratto con il Terzo Settore". Dello stesso tenore sono stati gli interventi dei colleghi di partito Carlo Guccione e Mario Maiolo, liquidati da Salvatore Chiappetta come "il tentativo della minoranza di vanificare il significato di questa legge. Credo che la polemica in questa fase non serva granché - ha aggiunto - servono i risultati e credo che questa legge dia delle risposte". Per Rosario Francesco Antonio Mirabelli "la possiamo prendere come un segnale di buona volontà, ma per quella che è l'emergenza della povertà in Calabria, non possiamo parlare di legge esaustiva". Giuseppe Giordano (Idv), confermando l'astensione del suo gruppo si è soffermato sui limiti di una legge che ha definito "una goccia nel mare delle sofferenze della Calabria". Mario Magno (Pdl) ha invitato tutti a riflettere "sul momento particolare nel quale vive la nostra regione e sulle possibilità offerte dal Bilancio. Altrimenti - ha aggiunto - rischiamo di non capire la vera ratio di questa legge. Essa, pur non essendo completamente esaustiva rispetto alle necessità, consente di rispettare gli impegni che la Regione ha preso in campo socio sanitario e di fornire ai comuni le risorse necessarie per intervenire a favore delle famiglie maggiormente disagiate". Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) senza intervenire sul merito del provvedimento, ha fornito chiarimenti sul parere finanziario della legge, "come norma relativa alla copertura delle leggi dello Stato, che rappresenta un segnale forte, un contributo, che seppure non esaustivo delle problematiche presenti in Calabria, va nella giusta direzione". Alfonso Dattolo (Udc) che nel dibattito ha rilevato "spunti interessanti di discussione", ha chiarito che il provvedimento cerca di fare fronte ai problemi che hanno oggi molti comuni calabresi, nel pagare debiti per servizi resi nel sociale. Enti che sono il terminale del disagio sociale in Calabria". Ha concluso il dibattito il Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti che ha sottolineato la capacità della legge che è quella di recuperare una azione rivolta al sociale che si aggiunge alle risorse che lo Stato invia alle Regioni. "E' un provvedimento - ha detto Scopelliti - che da la possibilità ai Sindaci di avere uno strumento che consente di mettere in campo delle risorse, ed indirizzare al meglio gli interventi. E' offrire ai comuni la possibilità di intervenire, in tempi ristretti, a procedure che consentono di aggredire il problema della povertà nei nostri territori. Se non c'é la capacità di pagare i debiti pregressi non ci sarà mai la capacità di andare avanti, per mandare avanti le attività sul sociale nei territori. Non sono tantissime risorse ma contiamo di recuperare altre somme dai 20 mln di euro che abbiamo anticipato sui rifiuti". Un'ultimo passaggio del suo intervento Scopelliti l'ha dedicato alla questione dell'acquisto di ambulanze medicalizzate, "un'idea che supporta il piano di rientro della sanità, e consentirà nel periodo estivo di assicurare presidi di primo intervento nelle località turistiche più periferiche del territorio, dopo i necessari tagli che hanno riguardato i presidi di 'frontiera''. All'esame del provvedimento, è stato bocciato, per appello nominale, su richiesta dello stesso proponente, un emendamento all'art. 2 del consigliere Pd Mario Maiolo, inerente il "protagonismo e la partecipazione degli Enti e del sociale", che ha ricevuto 23 voti contrari su 34 votanti e presenti.

    Approvato quadro paesaggistico. E' stato approvato a maggioranza, dal Consiglio regionale il provvedimento di iniziativa della Giunte relativo al 'Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico'. Sul provvedimento si è registrata l'astensione del Pd ed il voto contrario dell'Italia dei Valori. Sul punto sono intervenuti numerosi consiglieri. Domenico Talarico (Idv) nell'annunciare il voto contrario del suo gruppo ha definito il piano "un documento contraddittorio, ricco di suggestioni, e cose apprezzabili". Talarico ha però rimarcato l'incongruenza, in un piano di tutela del territorio, di ritenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera peraltro messa in discussione, opera strategica, poco compatibile, quindi, con le premesse del Piano stesso". A seguire Mario Franchino (Pd), ha definito il Piano in discussione "uno sforzo utile per mettere in sicurezza il nostro territorio, ma sul quale sarebbe ancora meglio un maggiore approfondimento". Franchino nell'analisi del testo ha parlato di "contenuti verso i quali esprimiamo soddisfazione, ma ve ne sono altri verso i quali esprimiamo netta contrarietà, a cominciare dal ponte sullo Stretto che contrariamente a quanto affermato nel piano non si accompagna affatto alla crescita ed allo sviluppo. Non comprendiamo il vantaggio economico che deriverebbe - ha proseguito Franchino - dalla costruzione di un'opera invasiva e devastante per il territorio ed il paesaggio. Confidiamo nel dialogo - ha aggiunto - affinché alcune contraddizioni vengano risolte". Il rappresentante Pd ha espresso apprezzamento per il processo partecipativo contenuto nella legge, "Tuttavia riteniamo che debba essere ulteriormente rafforzato". Per la maggioranza è intervenuto il consigliere Udc e presidente della Commissione 'Ambiente' Alfonso Dattolo, che ha espresso soddisfazione "per la qualità degli interventi su un atto fondamentale di indirizzo per la pianificazione urbanistica", delineando gli aspetti più rilevanti e del provvedimento.

    "Con l'approvazione della proposta di legge 449/9, che prevede interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà per gli agglomerati urbani a maggiore concentrazione di popolazione si va incontro alle esigenze dei comuni per assicurare la gestione delle politiche sociali a livello locale, gravemente compromessa dai tagli del Governo nei confronti delle amministrazioni territoriali negli ultimi anni". E' quanto afferma il consigliere regionale del Pdl Salvatore Pacenza. "La compartecipazione regionale - aggiunge - alla spesa sociale dei comuni calabresi, consentirà quindi di far fronte a difficoltà e disagi sempre più frequenti nella nostra regione. Raggiungere tali obiettivi significa sostanzialmente porre le questioni sociali come dimensioni da raggiungere per la crescita socio-economica del nostro territorio, offrendo l'opportunità a tante persone di sentirsi cittadini a tutti gli effetti. Il fine culturalmente alto della legge è quindi, quello di promuovere condizioni di vita dignitose ed un sistema di relazioni soddisfacenti nei riguardi di persone che presentano difficoltà nella propria autonomia personale e sociale. Non si ha la presunzione di ritenere che tale provvedimento legislativo possa ritenersi esaustivo di una atavica difficoltà presente in una discreta fetta della popolazione calabrese,ma sicuramente è indicativo della sensibilità e dell'attenzione che questa Amministrazione Regionale pone verso la quotidianità sociale di una Regione alla ricerca di una nuova dimensione in un contesto particolare quale quello del contrasto alla povertà"

    "La notizia dell'approvazione da parte della Giunta regionale su proposta del Presidente Scopelliti di concerto con il sottosegretario alla Protezione civile Franco Torchia del Prototocollo d'intesa tra la protezione civile e l'Unione regionale delle bonifiche e irrigazioni (Urbi Calabria) ci riempie di grande soddisfazione". A sostenerlo è Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria. "Si porta a compimento - aggiunge Molinaro - una iniziativa proposta nel corso dell'ultimo Forum delle bonifiche, e che vede protagonista tutto il sistema delle bonifiche della nostra regione. Un sentito grazie alla Giunta regionale per il protocollo che rappresenta una pietra miliare dell'attività rinnovata ed intensa che i consorzi stanno e vogliono portare avanti nei confronti del territorio come artefici di uno sviluppo possibile e sostenibile con una forte attenzione ai temi della sicurezza territoriale e alla prevenzione del dissesto idrogeologico".

    "Questo pomeriggio il compagno Damiano Guagliardi, membro della Direzione Nazionale e della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, è stato integrato nel ruolo di consigliere regionale della Calabria. A nome di tutto il partito gli auguri di buon lavoro". Lo afferma in una nota il segretario regionale del Prc, Rocco Tassone. "Con questo atto, conseguenza di eventi del tutto fortuiti, si pone - aggiunge - parzialmente termine alla paradossale vicenda di cui è stato vittima il Prc ed i suoi elettori, che dopo aver superato la soglia di sbarramento e conquistato due seggi nel consiglio regionale, si sono ritrovati subito dopo le elezioni senza rappresentanza per una questione di calcolo personale. Nonostante le circostanze sfavorevoli, in questi due anni e mezzo abbiamo continuato nella società il nostro lavoro di opposizione sociale al governo delle destre. Adesso i comunisti hanno uno strumento in più per battersi contro una giunta regionale incapace operativamente e reazionaria politicamente la cui azione sta aggravando le condizioni di disperazione in cui è costretto a vivere il popolo calabrese". "Cominceremo - prosegue Tassone - a fare opposizione anche nel consiglio regionale, continuando a farla nella società. Faremo quell'opposizione che è mancata fino ad oggi. Faremo l'opposizione che non hanno fatto i trasformisti di professione; faremo l'opposizione che non ha fatto il Partito Democratico calabrese, che con le sue guerre interne ha anticipato in Calabria l'implosione avvenuta in questi giorni a livello nazionale. Le emergenze da affrontare sono tante, in primis la disperazione sociale: disoccupazione e carovita stanno prostrando le famiglie, che hanno la difficoltà a portare in tavola due pasti al giorno".

    "Non mi sembra affatto che la legge approvata questa sera in Consiglio regionale sia una legge 'ad personam'. Abbiamo comunque dato volutamente, come maggioranza, un'accelerazione alla sua approvazione anche perché ci rendiamo conto delle difficoltà nelle quali versano i Comuni e le famiglie calabresi". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della quarta Commissione del Consiglio regionale "Assetto e utilizzazione del territorio - Protezione dell'Ambiente", Gianluca Gallo. "Da ex Presidente della Commissione di Controllo Contabile - aggiunge - ho stilato una precisa relazione rispetto all'attività delle Aterp, constatando come ci fosse un 'vulnus' da colmare. Rispetto ad un patrimonio immobiliare spesso male utilizzato o addirittura inutilizzato, e comunque improduttivo, e con il concreto rischio che i Comuni in grande difficoltà finanziaria aumentino i tributi locali, colpendo le famiglie già in gravissima difficoltà, abbiamo cercato di rispondere ad una urgenza socio-economica parificando le procedure del pre-dissesto, che sono comunque procedure di risanamento, alle procedure del dissesto. Tutto ciò nella convinzione di sopperire ad un vuoto legislativo determinato dal Parlamento con l'approvazione della legge relativa ai pre-dissesti, a cui devono essere affiancati ulteriori strumenti concreti per supportare le amministrazioni comunali in questa delicata fase storica. Abbiamo rivolto un appello anche ai rappresentanti dell'opposizione, peraltro ognuno di essi legato ai territori, affinché ci affiancassero nel percorso di approvazione di questa legge e, quindi, potessero dare il proprio contributo. Mi duole non esserci riusciti". "C'é il rischio che vecchi rancori e ruggini personali - - conclude Chiappetta - prevalgano sugli interessi generali della collettività".

    "L'approvazione della legge che prevede interventi d'inclusione sociale, integrazione socio - sanitaria e contrasto alla povertà per le città calabresi più popolose, è un segnale significativo che la maggioranza regionale ha voluto esprimere per arginare il forte disagio sociale vissuto dai cittadini della nostra comunità". E' quanto afferma Candeloro Imbalzano, presidente della Commissione 'Bilancio, Attivita' Produttive e Fondi Comunitarì. "Al di là delle entità delle risorse messe a disposizione e che auspichiamo possano essere progressivamente aumentate - aggiunge Imbalzano - l'introduzione di questa disciplina normativa consentirà alla Regione di venire incontro alle esigenze dei comuni per garantire servizi ai soggetti più deboli e dare ossigeno alle associazioni ed ai soggetti del terzo settore che vivono situazioni difficili soprattutto per i tagli del Governo nei confronti delle Amministrazioni territoriali e per le decurtazioni del Fondo Nazionale per le Politiche sociali. In sostanza, se nuove e crescenti sono le difficoltà che i comuni incontrano nell'assicurare gli interventi necessari alle persone e alle famiglie per i servizi sulla disabilità, è necessario sostenere finanziariamente sempre più le amministrazioni locali in tale contesto di difficoltà, prevedendo una compartecipazione regionale alla spesa sociale per quasi sei miliardi di euro".

    "Oggi, con l'approvazione della proposta di legge n. 449 sugli interventi di inclusione sociale e contrasto alla povertà, su cui i consiglieri di minoranza si sono astenuti, è stato compiuto un sostanziale passo indietro rispetto alle direttive della legge Regionale del 5 dicembre 2003, n. 23". Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale del Pd Mario Maiolo. "Per questo - aggiunge - ho presentato in aula il voto per appello nominale all'emendamento del comma 2 dell'art. 1 affinché il programma di interventi previsto riprendesse le modalità dei Piani di Zona in conformità con l'art. 20 della Legge regionale 23/03 piuttosto che lasciare all'intervento del Dipartimento Politiche Sociali la definizione dei criteri e delle modalità di trasferimento delle risorse. Emendamento che é stato respinto. Un passo indietro, quindi, che sottolinea l'incongruenza ed incoerenza della maggioranza rispetto alla legislazione vigente il cui principio ispiratore è chiaramente un principio di sussidiarietà che pone l'obiettivo della sinergia tra tutti gli attori coinvolti, dai comuni alle cooperative, dalle famiglie alle strutture sanitarie: un'idea di politica sociale in cui l'assistenza non è vista come puro "risarcimento" ma come un sistema integrato nel quale i cittadini possano partecipare in modo attivo convogliando esperienze, conoscenze e professionalità in una rete efficace di assistenza che coinvolga attivamente tutte le realtà territoriali, terzo settore compreso. Un'idea che rivendica il ruolo necessario degli enti locali e del territorio e che parte dai bisogni adattando loro gli indirizzi di azione e non il contrario".

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