Pd alla resa dei conti, Gigliotti "Questi signori non ci rappresentano"

05 mag 10 "Stamattina ci siamo svegliati leggendo la "corrispondenza di amorosi sensi" tra Guccione e Adamo, con la quale il nostro segretario regionale ha finalmente scritto una parole fine su quello che è accaduto il 2 febbraio in quel di Capo Suvero". Così la consigliera nazionale del PD Area Marino-Cambiaitalia, fernanda Gigliotti in una dichiarazione rilasciata in serata. "Stasera, invece, -spiega la Gigliotti- ci siamo rovinati la cena con le dichiarazioni dell'ex presidente Bova che ha appena riacquistato la vista e che, opportunamente, si è chiamato fuori dal “procedere politico-istituzionale fortemente confuso e del tutto contraddittorio del PD". Noi non ci sentiamo più rappresentati, e da tempo, da questi signori (tutti i vertici, nessuno escluso) che a vario titolo continuano a dare del PD calabrese l’immagine torbida di un verminaio, e da chi continua a vedere il partito come un trolley da portare avanti e indietro a seconda dei propri bisogni e delle proprie destinazioni del momento. Ma vogliamo sperare che, a questo punto, il gesto del Presidente Bova sia solo un atto di assunzione di responsabilità per gli errori dolosamente commessi nei confronti di quanti hanno creduto e credono ancora nel progetto del partito democratico anche in Calabria. La nostra speranza è che altri seguano presto il suo esempio perché il PD può rinascere solo se sarà liberato da queste faide personali e da queste ipoteche che ci hanno tolto il respiro e che ci hanno fatto vergognare di far parte di un Partito che in Calabria, più che altrove, è stato Democratico solo nel nome. La Calabria ha bisogno di un PD vero, forte, appassionato, che combatta le battaglie dei calabrese e non di un PD che si parla addosso e che si agita solo per le deroghe e per le nomine di alcuni.