Revocati gli arresti domiciliari a Sandro Principe - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Revocati gli arresti domiciliari a Sandro Principe

11 lug 16 Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha revocato la misura degli arresti domiciliari per Sandro Primcipe, ex parlamentare e sottosegretario al Lavoro ed ex sindaco di Rende, coinvolto nell’inchiesta della DDA di Catanzaro denominata “Sistema Rende” che portò in carcere 10 persone tra cui Principe ed altri 3 politici. Per il Tribunale Riesame è venuta a mancare l’esigenza cautelare, ovvero per Principe non c'è il pericolo di reiterazione del reato. L'ex sindaco di Rende era obbligato ai domiciliari dal 23 marzo scorso, giorno dell’operazione dei Carabinieri. L'ex deputato e’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di corruzione elettorale. Secondo le accuse del pm Pierpaolo Bruni a Rende tutte le attività illecite nell’ambito della gestione del Comune sarebbero riconducibili a lui. La scercerazione non modifica l'impianto delle accuse. La Procura ha già chiuso le indagini ipotizzando nei confronti degli indagati i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione aggravata dal metodo mafioso. Oltre a Principe erano finiti ai domiciliari, e poi liberati, un altro ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, gli ex assessori comunali Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi, tutti del Pd, e l'ex consigliere regionale Rosario Mirabelli. L'ordinanza era stata notificata in carcere agli elementi di spicco del clan, Adolfo D'Ambrosio, Michele Di Puppo, Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo.