Scopelliti "Serve un passo indietro, mi dimetto". Chiappetta come vice?

28 mar 14 "Sono rispettoso delle sentenze. E' necessario fare un passo indietro". Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, all'indomani della sentenza di condanna a sei anni come ex sindaco di Reggio Calabria. La decisione è stata presa durante la Giunta regionale che è in atto in questi minuti. "Abbiamo la grande responsabilità di governare la Calabria e per me dopo questa vicenda è arrivato il momento di rassegnare le dimissioni. La Calabria ha bisogno di un governo legittimato. Ora lo concorderemo con tutta questa grande squadra che mi ha affiancato in questi anni.". "Noi siamo perché vinca sempre la democrazia" ha poi aggiunto Scopelliti sottolineando "Non gioisca il centrosinistra rispetto a queste scelte e a queste sentenze perché non vince la politica". Il Governatore ha poi commentato la sentenza dicendo che "Vanno rispettate sopratutto quando si è uomini delle istituzioni, ma non posso esimermi dal commentare quella che mi riguarda. Una sentenza clamorosa che lancia un messaggio inquietante e pericoloso per tutti gli amministratori del Paese". "Ad oggi - ha aggiunto Scopelliti - non è emerso un solo elemento probatorio che consenta di individuare la certezza della mia responsabilità". "Credo - ha concluso - che ci siano anche delle riflessioni da fare. Io ho firmato gli stessi atti che ha firmato il sindaco facente funzione che mi ha sostituito". La Giunta è ora riunita per la scelta del vicepresidente che dovrà guidare la Regione fino alle elezioni che avverranno, per legge, tra sei mesi a meno di diverse decisioni. Vista l'impossibilità dell'attuale vice, la Stasi, di ricoprire il suo ruolo in questo momento perchè non eletta, sembra che la scelta ricada su Giampaolo Chiappetta. Infine è utile precisare che Scopelliti può essere candidato sia alle Europee che alle prossime elezioni regionali.

Decisione presa, non si torna indietro. "La decisione è stata presa. Adesso stiamo solo discutendo, tutti assieme, per vedere cosa mettere in campo dopo". Lo ha detto il governatore Giuseppe Scopelliti, parlando con i giornalisti, in una pausa della riunione di maggioranza in corso a Catanzaro. ''Non si torna indietro''. ha poi aggiunto Scopelliti. ''Quella delle dimissioni - prosegue - è l'unica soluzione che si potesse prendere''. Scopelliti, stando a quanto si è appreso, aveva maturato l'idea di dimettersi già dalla serata di ieri e la questione è stata oggetto di discussione anche nella riunione di Giunta svoltasi stamani.

Sanità: A causa delle sue dimissioni Scopeliti dovrà lasciare l'incarico di Commissario per l'emergenza sanitaria.

Esco a testa alta. "Lavoreremo e torneremo in campo come sempre a combattere la battaglia da postazioni e con ruoli diversi". Lo ha detto il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. "Avere un ruolo o un posto - ha aggiunto - non significa battersi per la propria gente. Il legame profondo che ho con la mia gente e con la mia terra continuerà ad essere in cima ai miei pensieri. Oggi è una giornata molto importante e penso che da questa partita esco con la maglietta bagnata e con la testa alta".

Giunta riunita. E' in corso a Palazzo Alemanni, sede della presidenza della Regione Calabria, una riunione indetta da Giuseppe Scopelliti con tutti i capigruppo e i consiglieri della sua maggioranza. Secondo quanto affermato da alcuni dei partecipanti, ''si sta discutendo sul da farsi'' dopo l'annuncio di dimissioni da Governatore fatto da Scopelliti.

Combatteremo mafie a viso aperto. "Le mafie le combatteremo a viso scoperto, e quando servirà indicheremo i nomi e cognomi di coloro che hanno messo in ginocchio questa terra e pensano di continuare a condizionarla". Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. "Siamo qui tutti insieme - ha proseguito - per assumere una decisione, perchè siamo convinti di ciò che abbiamo fatto in questi anni. Noi abbiamo a cuore le sorti della nostra terra. Non si illudano che ci hanno sconfitto coloro che si annidano nei palazzi del potere. E' solo una partita che abbiamo perso".

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