Assalto portavalori, arrestati 4 dei 5 autori

05 feb 14 Con un blitz avvenuto questa notte alle 3 i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza assieme ai colleghi della stazione di Rende hanno arrestato il quarto componente la banda di rapinatori che ieri ha assaltato il furgone portavalori a Taverna di Montalto Uffugo. Si tratta di Ariosto Mantuano di 37 anni di Rota Greca. Assieme erano stati arrestati nella giornata di ieri, Raffaele Lento 23 anni di Cerzeto, Joseph Cataldo 27 anni di Cerzeto ma residente a Cosenza, rimasto ferito dopo lo speronamento del mezzo, e Gennaro Fiume 56 anni di Rota Greca. Un quinto componente della banda è attivamete ricercato. Della refurtiva, divisa in due plichi (gli incassi di due suprmercati), che ammonta a circa 160 mila euro, è stato recuperato solo un plico. All'appello manca il plico più sostanzioso con circa 100 mila euro. La rapina è avvenuta alle 8 di ieri manitta, ha spiegato il col. Franzese nel corso della conferenza stampa di oggi, quando il furgone stava consegnando il denaro alla filiale della Banca BCC di Taverna di Montalto. I rapinatori hanno aggredito la guardia giurata che stava consegando la borsa con i due plichi. Poi la fuga rocambolesca avviata da colpi di fucile all'insegna del furgone con l'altra guardia all'interno e il parabrezza scheggiato dal proiettile. Azione che non ha fermato l'autista che caparbiamente si è messo all'inseguimento del furgone su cui sono montati su i 5 malviventi. L'autista è riuscito a speronare il furgoncino, risultato rubato con su targhe di un'altra vettura, più volte e dopo cento metri è riuscito a fargli compiere un testacoda. Qui rimane ferito Mantutano mentre fuggono gli altri 4 componenti. L'intervento del 118 e la chiamata immediata ai carabinieri hanno fatto scattare subito le operazioni di ricerca. Si alza in volo anche un elicottero. I militari intanto con posti di blocco trovano uno dei fuggitivi mentre stava cercando di nascondersi tra i clienti di un Centro commerciale. Ma i graffi e le tumefazioni in faccia lo facevano subito riconoscere. Il terzo invece notato dall'elicottero è stato trovato mentre cercava di nascondersi tra gli sterpi. La quinta persona ora, già identificata dalle forze dell'ordine, ha le ore contate. Mistero sul bottino scomparso che potrebbe essere stato nascosto durante la fuga. Il furgone, un opel Combo, era stato rubato lo scorso dicembre, mentre delle targhe, apposte su di esso, ne era stata denunciata la loro scomprasa in gennaio. Le armi usate, due fucili da caccia sovrapposti ed una pistola 7.65 tutte con matricola abrasa, fanno pensare ad una banda di professionisti ma così sembra non essere. Anzi, secondo i militari si tratterebbe di un colpo studiato si bene ma messo in pratica in maniera del tutto arraffazzonata. Lento e Cataldo hanno ammesso le loro responsabilità, negando però di avere sparato. Gli altri due, invece, negano ogni addebito.

--- Il video della conferenza stampa

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