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    Strage ferrovia a Rossano, cancello chiuso a chiave

     

     

    Strage ferrovia a Rossano, cancello chiuso a chiave, verifiche Procura su attraversamenti. Funerali in Romania

    25 nov 12 Era chiuso con un lucchetto ed é stato aperto con le chiavi il cancello del terreno privato attraversato dai binari lungo i quali ieri a Rossano si è verificato lo scontro tra un treno regionale ed un furgone che ha provocato la morte di sei braccianti agricoli stranieri che tornavano dal lavoro nei campi. E' quanto è emerso dalle indagini che sull'incidente hanno avviato i carabinieri. Adesso si sta tentato di stabilire chi abbia fornito ai braccianti la chiave del cancello che delimitava l'accesso al terreno. L'attraversamento dei binari, per accorciare i tempi per raggiungere le abitazioni in cui erano ospitati, sarebbe stata una pratica consueta per i braccianti. Lo facevano da anni sapendo il pericolo che comportava l'attraversamento dei binari.

    Incidente all'imbrunire in un tratto rettilineo. L'incidente ferroviario di ieri in Calabria, con un bilancio di sei morti, è avvenuto in un tratto rettilineo, ad imbrunire avanzato. Proprio le condizioni di visibilità potrebbero essere state una delle cause dell'incidente: il conducente del veicolo - una Fiat Doblò (e non Multipla, come si era appreso in un primo momento) - potrebbe non essersi accorto del sopraggiungere del treno proprio a causa del buio.

    Verifica se luci anteriori treno accese. Sarà necessaria, con tutta probabilità, una perizia tecnica per stabilire se il treno che ieri in Calabria ha travolto un'auto quando era quasi buio viaggiasse con le luci anteriori accese. Nell'incidente sono morti sei romeni. All'arrivo dei soccorritori, il treno aveva le luci posteriori di colore rosso accese (sono quelle che indicano la "coda" del convoglio), mentre non è stato possibile stabilire, a causa dei danni subiti nell'impatto, se anche quelle anteriori (che devono essere di colore bianco) fossero accese.

    Uso passaggi privati responsabile è utente. L'uso dei passaggi a livello privati - così è qualificato l'attraversamento dove ieri, in Calabria, é avvenuto lo scontro tra un treno e un autoveicolo, con un bilancio di sei morti - è regolato da una convenzione tra "l'azienda esercente la linea e l'utente": nel caso specifico, le Ferrovie dello Stato e i proprietari dei terreni adiacenti alla linea. Lo stabilisce l'articolo 66 del Regolamento di Polizia Ferroviaria, il quale stabilisce anche le responsabilità. "I passaggi a livello privati con chiavi in consegna agli utenti - dice la norma - sono usati sotto la diretta responsabilità degli utenti stessi che, prima di effettuare l'attraversamento, devono accertare con ogni cura e prudenza che nessun treno o altro mezzo su rotaia stia sopraggiungendo e quindi transitare rapidamente". La stessa norma, inoltre, precisa che "é fatto divieto agli utenti dei passaggi a livello di tenere aperti gli attraversamenti oltre il tempo strettamente necessario per il passaggio"

    Un solo scampato. E' una sola - e non due, come era stato riferito ieri - la persona scampata allo scontro tra un treno ed un auto con bordo braccianti agricoli stranieri in cui sono morte sei persone. E' quanto si è appreso stamattina dalla Procura della Repubblica di Rossano, che ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La persona che si è salvata, di nazionalità romena, è l'uomo che era sceso dall'auto per aprire il cancello che delimita il terreno attraversato dalla linea ferrata percorsa dal treno che ha investito l'automobile.

    Rumeni regolarmente assunti. Avevano un contratto di lavoro ed erano regolarmente assunti i sei braccianti agricoli romeni che ieri sono morti a Rossano nel momento in cui il Doblò Fiat sul quale viaggiavano è stato travolto da un treno regionale in transito sulla linea jonica. E' quanto è emerso dalle indagini che stanno svolgendo i carabinieri. (

    Sentiti testimoni: Non ci sono indagati, al momento, nell'inchiesta sullo scontro tra un treno ed un'automobile sulla quale viaggiavano sei braccianti agricoli romeni, che sono tutti morti sul colpo. Lo ha riferito il Procuratore della Repubblica di Rossano, Leonardo Leone De Castris, che ha affidato l'inchiesta al pm Maria Vallefuoco. "Ci vorranno almeno un paio di giorni - ha detto De Castris - prima di prendere una decisione in tal senso". I carabinieri, su delega della Procura, hanno sentito il romeno, unico scampato alla tragedia, che è sceso dall'auto per aprire il cancello del terreno su cui scorrono i binari che gli immigrati dovevano oltrepassare. I militari hanno anche sentito il proprietario del fondo su cui si è verificato lo scontro. Il contenuto delle due deposizioni è adesso al vaglio del pm Vallefuoco per verificare eventuali ipotesi di reato a carico dei due testimoni. Circostanza che determinerebbe, a quel punto, la loro iscrizione nel registro degli indagati. La Procura ha anche disposto il sequestro, come corpo di reato, della motrice che ha investito l'auto su cui viaggiavano i braccianti per verificare il punto d'impatto e ricostruire in ogni particolare la dinamica dell'incidente.

    Tre lucchetti, uno aperto. Vi erano tre lucchetti, tutti regolarmente chiusi, al cancello, sul lato sinistro rispetto alla marcia del treno, che è stato aperto ieri dal superstite dell'incidente ferroviario avvenuto in Calabria, con un bilancio di sei morti. L'altro cancello, quello sul lato destro sempre rispetto alla marcia del treno, è quasi sempre aperto e lo era anche ieri. I tre lucchetti sono riconducibili ai proprietari - appunto tre - dei fondi sui quali passa la strada interpoderale che attraversa la ferrovia. Per consentire a ciascuno di attraversare la sede ferroviaria in caso di necessità, vi è un dispositivo per cui, aprendo un lucchetto, si sbloccano anche gli altri due.

    Verifiche Procura su attraversamenti. Dovrà servire a risolvere molti punti ancora dubbi la delega di indagini che la Procura della Repubblica di Rossano ha affidato ai carabinieri per accertare cause e modalità dello scontro tra un treno ed un auto sulla quale viaggiavano i sei braccianti agricoli romeni, che sono morti. Uno dei punti da chiarire, secondo quanto ha riferito il Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone De Castris, è la regolarità dell'attraversamento dei binari che l'auto sulla quale viaggiavano i braccianti morti ha oltrepassato utilizzando un cancello che era chiuso ed è stato aperto con le chiavi, e che delimitava il terreno su cui corrono i binari della linea jonica. La Procura ha anche disposto accertamenti su tutti gli attraversamenti dei binari che ci sono nella zona per verificarne la regolarità.

    Funerali in Romania. Si svolgeranno in Romania, su espressa volontà dei familiari, i funerali dei sei braccianti agricoli morti ieri a Rossano dopo che l'auto sulla quale viaggiavano, di ritorno dai campi, è stata travolta da un treno regionale in transito lungo la linea jonica. Le vittime, dopo che i vigili del fuoco hanno concluso nella tarda serata di ieri il complesso lavoro di estrazione dei corpi dalle lamiere contorte dell'auto, rimasta incastrata sotto il treno, sono state portate nell'obitorio dell'ospedale di Rossano. Da qui la salme, una volta conclusi gli accertamenti medico-legali, saranno consegnate ai familiari, che hanno riferito di essere intenzionati a celebrare i funerali in Romania.

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