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    Treno travolge Multipla, sei morti a Rossano

     

     

    Strage a Rossano, treno travolge monovolume, sei braccianti morti. Procura apre inchiesta

    24 nov 12 Tornavano a casa dopo una giornata trascorsa nei campi a raccogliere clementine, ma la loro vita si è spezzata quando un treno ha travolto l'auto sulla quale viaggiavano: sei immigrati, tre donne e tre uomini, probabilmente di nazionalità romena, sono morti così, stasera, a Rossano, nel cosentino. L'incidente si è verificato ad un attraversamento della linea ferroviaria Metaponto - Reggio Calabria posto su un terreno privato e chiuso con un cancello che dà sull'adiacente strada statale 106. Due dei lavoratori sono scesi dalla vettura proprio per aprire quel cancello e permettere al mezzo di attraversare i binari. Ma mentre l'auto ha iniziato la sua marcia, sulla vettura è piombato il treno regionale 3753 Sibari-Reggio. E' stato un attimo. Il macchinista del convoglio, probabilmente, si è accorto del mezzo sui binari solo all'ultimo e lo scontro è stato inevitabile. Le due carrozze-motrici hanno impattato con violenza il veicolo trascinandolo per 600 metri prima di riuscire ad arrestare la corsa. Per i sei lavoratori rimasti a bordo non c'é stato niente da fare. I vigili del fuoco hanno iniziato in serata a lavorare per estrarre i cadaveri e l'operazione si è conclusa con il recupero dei sei corpi. Tutti illesi, invece, i dieci viaggiatori ed i due ferrovieri presenti a bordo del treno. "Non ci siamo accorti di niente", hanno raccontato abbandonando la scena dell'incidente. Al momento i carabinieri non sono ancora stati in grado di dare un nome alle vittime. Tra l'altro, neanche i due sopravvissuti hanno contributo finora a dare un nome ai loro amici ed a fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente. I due infatti, non sanno una parola di italiano, ma, soprattutto, sono comprensibilmente in stato di choc, forse anche perché nello scontro hanno perso alcuni parenti. La Procura della Repubblica di Rossano, intanto, ha aperto un'inchiesta, al momento senza indagati, ed ha disposto il sequestro dell'area. Uno degli aspetti che l'indagine dovrà chiarire è se l'attraversamento della ferrovia fosse autorizzato o meno. Il cancello da cui si accede al campo e che permette di attraversare i binari è in uso a privati che, le Ferrovie dello Stato, sono tenuti a rispettare determinate regole per l'attraversamento. Al momento l'unica cosa che è trapelata da ambienti investigativi è che il cancello era aperto e non è stato forzato dai due romeni scesi per aprirlo. Se lo abbiano trovato già aperto o se avessero le chiavi questo non è stato ancora accertato. Una risposta potrà venire non solo dai due braccianti, ma anche dal proprietario del fondo che gli inquirenti, dopo avere sbrigato gli adempimenti più urgenti, identificheranno e sentiranno. Intanto, mentre le indagini sono alle prime battute, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, tramite il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, ha espresso il suo cordoglio per la tragedia, dicendosi "profondamente colpito".

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    Le vitime sono 3 donne e 3 uomini. Sono 3 uomini e 3 donne le vittime dell'incidente a Rossano nello scontro tra un treno ed un'automobile sulla quale viaggiavano i sei morti, tutti braccianti agricoli stranieri di ritorno dai campi. A riferirlo sono stati i vigili del fuoco a conclusione del lavoro, rivelatosi particolarmente complesso, per l'estrazione dei resti dei corpi dalle lamiere dell'auto.

    --- Passeggeri raccontano incidente. Cordoglio di Napolitano

    --- Treno travolge auto, 6 morti: scena raccapricciante

    Tutte straniere le vittime. Sono tutte straniere le sei vittime che a Rossano viaggiavano a bordo dell'auto travolta da un treno all'altezza di un attraversamento privato. I carabinieri stanno accertando la loro nazionalità, ma dovrebbe trattarsi di romeni e bulgari. "Non hanno avuto alcuna possibilità di salvezza - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Francesco Ferace - perché hanno attraversato con l'auto i binari, dopo avere aperto il cancello, nel momento del passaggio del treno".

    Forse tre donne tra le vittime. Tra le sei vittime dell'incidente di stasera a Rossano potrebbero esserci alcune donne, due o tre. E' quanto si è appreso dai carabinieri. Il dato è emerso da una ricognizione esterna del veicolo travolto dal treno, ma la certezza si potrà avere solo dopo che i corpi saranno estratti dalle lamiere. Operazione che richiederà ancora tempo.

    Gruppo di romeni si dispera tra i pianti. Un gruppetto di cittadini romeni segue da vicino le operazioni di recupero delle salme. Sono quattro e stanno ad alcune decine di metri dal convoglio che ha travolto l'auto con i loro amici. Piangono, si abbracciano tra loro, ma non vogliono parlare col cronista che si avvicina. Sono stretti nel loro dolore e non riescono a fare altro che piangere.

    Area sotto sequestro, aperta inchiesta. La Procura di Rossano ha aperto una inchiesta sull'incidente verificatosi stasera dove un treno ha travolto un furgone provocando sei morti. L'area è stata sequestrata. Il Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone De Castris, sta seguendo le indagini. Sul posto è intervenuto il Pm di turno, Maria Vallefuoco. L'ipotesi di reato é di omicidio colposo plurimo e al momento non ci sono indagati. Si stanno verificando eventuali responsabilità nell'apertura dei varchi per attraversare i binari.

    Titolare fondo sarà sentito nei prossimi giorni. Sarà sentito nei prossimi giorni, dopo che sarà identificato, il proprietario del fondo su cui si trova il cancello che consente l'attraversamento della ferrovia e dove stasera un treno ha investito un'auto uccidendo sei persone. Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti, in questa fase, hanno altri adempimenti da svolgere. Nei prossimi giorni gli investigatori provvederanno ad identificare il proprietario e lo sentiranno per accertare se il cancello fosse aperto o se i braccianti avessero le chiavi. Una risposta in tal senso potrà anche venire dai due braccianti che si sono salvati proprio perché sono scesi per aprire il varco.

    Cancello era aperto. Cancellata aperta, non forzata: è quanto trapela da fonti investigative riguardo all'incidente ferroviario avvenuto nel pomeriggio di oggi in Calabria, con un bilancio di sei morti. Escluso, dunque, che i lavoratori romeni abbiano forzato il passaggio per l'attraversamento della ferrovia, resta da verificare se avessero la chiave per aprire la cancellata e in che modo se la siano procurata; o se la cancellata fosse solo accostata, senza essere chiusa a chiave, e i due superstiti si siano limitati ad aprirla permettendo l'attraversamento della ferrovia proprio mentre sopraggiungeva il treno.

    FS: Passaggi provati soggetti a regole. I passaggi a livello privati, come quello dove oggi pomeriggio un treno ha travolto una monovolume uccidendo sei persone in Calabria, "sono previsti nella legislazione italiana in forza di quanto riportato agli articoli 64 e 66 del DPR n.753/1980", il regolamento di Polizia ferroviaria. Lo hanno precisato le Ferrovie dello Stato. "Tali passaggi a livello sono generalmente necessari per dare accesso a fondi interclusi - si legge in una nota delle Fs - e il relativo uso è regolato mediante una specifica convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori, cui è affidata la chiave per l'apertura e chiusura - a carattere necessariamente saltuario - del passaggio, in base a specifiche regole di comportamento, che - se rispettate - consentono tale uso in sicurezza".

    Superstiti sotto choc. I carabinieri non sono ancora riusciti a sentire i due uomini che si trovavano sulla vettura travolta da un treno a Rossano e che si sono salvati perché scesi per aprire un cancello che consente l'attraversamento della ferrovia. I due, infatti, sono di un Paese dell'Est europeo e non parlano italiano. Inoltre sono sotto choc anche perché, da quello che hanno capito i carabinieri, tra le vittime ci sono alcuni loro parenti.

    Auto trascinata per 600 metri. E' stata trascinata per quasi 600 metri l'auto con sei persone a bordo investita oggi a Rossano da un treno regionale. Il veicolo è stato centrato dal convoglio all'altezza di un cancello di proprietà privata che consente l'attraversamento dei binari per accedere ad un fondo agricolo. Il treno ha poi proseguito la sua corsa e prima di riuscire a fermarsi ha percorso altri 600 metri, trascinando l'auto ed i suoi occupanti.

    Binario indebitamente occupato. L'impatto tra un treno ed un'auto avvenuto nel pomeriggio in Calabria, con un bilancio di sei morti, è avvenuta per l' "indebita occupazione del binario ferroviario". E' quanto si legge in una nota diffusa in serata dalle Ferrovie dello Stato. "Il treno regionale 3753 Sibari-Reggio Calabria, che viaggiava in orario - si legge nella nota - ha impattato questo pomeriggio, alle 17.15, contro un furgoncino che occupava indebitamente il binario all'altezza del passaggio a livello privato posto al km 155+849 della linea Metaponto - Reggio Calabria, nella tratta tra Rossano e Mirto Crosia. Nell'impatto - prosegue la nota - sono decedute le 6 persone a bordo dell'automezzo, nessuna conseguenza invece per i viaggiatori presenti a bordo del convoglio, né per il macchinista né per il capotreno". "Il passaggio a livello attraversato dall'automezzo - è scritto ancora nella nota delle Fs - è posto lungo una strada privata ed è in consegna a privati con una convenzione a termini di legge. Per informazione, si precisa che i privati che gestiscono questo tipo di passaggi a livello hanno l'obbligo di aprirli, per attraversare la ferrovia, solo rispettando determinate regole previste nella convenzione, e che, in questo caso, non sono state rispettate. Le Ferrovie dello Stato Italiane - conclude la nota - esprimono il loro cordoglio ai famigliari delle vittime.

    Vittime tutti rumeni. Due lavoratori di nazionalità romena si sono salvati dallo scontro tra il treno ed il furgone sul quale viaggiavano perché sono scesi dal mezzo per aprire il cancello del terreno che dà l'accesso al passaggio sui binari. Secondo una prima ricostruzione di carabinieri e polizia, a bordo del mezzo c'erano altri sei lavoratori romeni che sono rimasti uccisi. I corpi sono incastrati in un groviglio di lamiere e per estrarli occorreranno ore.

    Passeggeri bloccati sul treno. Sono ancora sul treno i 12 tra viaggiatori e personale delle Ferrovie che erano a bordo del convoglio che ha travolto un furgone uccidendo sei persone. A bordo è salito un medico per accertare le loro condizioni ma non c'é stato bisogno di cure per nessuno.

    Nessun ferito sul treno. Secondo quanto si apprende da fonti delle Ferrovie dello Stato, nell'incidente avvenuto oggi in Calabria, nel quale sono morte sei persone, né il personale ferroviario, né i passeggeri che erano a bordo del treno regionale - circa una decina - hanno riportato conseguenze. Le vittime, dunque, erano tutte a bordo della Fiat Multipla.

    Si valutano 3 ipotesi. Per chiarire la dinamica dello scontro tra un treno regionale e una monovolume, avvenuto oggi in Calabria, nel quale sono morte sei persone, gli investigatori stanno valutando tre ipotesi: che l'attraversamento ferroviario - una cancellata, e non il tradizionale passaggio a livello con le sbarre - fosse aperto o non assicurato con una chiusura adeguata; che sia stato forzato per raggiungere l'altra parte dei binari, evitando in tal modo un giro molto più lungo; o che il gruppo avesse le chiavi per aprire la cancellata. Particolari sull'accaduto potranno essere forniti dal proprietario del fondo che aveva in affidamento l'attraversamento ferroviario.

    Ricostruzione FS. L'incidente, secondo una prima ricostruzione delle Ferrovie dello Stato, è avvenuto alle ore 17.15 lungo la linea delle Ferrovie dello Stato Metaponto - Reggio Calabria, tra le stazioni di Rossano e Mirto Crosia, nella zona dell'alto Jonio cosentino. Secondo quanto si apprende dalle fonti delle Fs, all'altezza del chilometro 155+400 il treno regionale 3753 partito da Sibari e diretto a Reggio Calabria ha travolto ad un passaggio a livello affidato e gestito da privati una Fiat Multipla sulla quale vi erano più persone, alcune italiane, altre romene.

    I precedeneti incidenti. L'incidente avvenuto stasera in Calabria dove una monovolume è stata travolta da un treno è l'ultimo di una lunga scia di casi, simili a quello odierno e per lo più avvenuti ai passaggi a livello. Questi alcuni dei casi più gravi. 27 giugno 2012 - Un treno di Trenord partito da Brescia e diretto a Breno, in alta Valcamonica, travolge un camion che trasportava un carico di terra ad un passaggio a livello di via. L'impatto è devastante: sventrati la parte iniziale della motrice e l'abitacolo del tir, 20 feriti, soprattutto stranieri. 24 settembre 2012 - A Cisternino (Brindisi) un Frecciargento con 200 persone a bordo travolge un tir bloccato sui binari perchè l'autista non si è fermato al passaggio a livello mentre le sbarre: morto il macchinista del treno, 18 passeggeri feriti. 3 dicembre 2010 - Sei persone rimangono ferite nello scontro tra un treno regionale e un autobus avvenuto all'altezza di un passaggio a livello nei pressi di Canicattì, nell'agrigentino. 24 maggio 2010 - Mentre il passaggio a livello stava chiudendo, una pesante autocisterna impegna un passaggio a livello, ma non ce la fa a valicare la sbarra: un treno delle Ferrovie Bari Nord la travolge in pieno a Bitonto (Bari). 35 passeggeri lievemente feriti. 29 marzo 1992 - A Belvedere Ostrense (Ancona) un'auto viene travolta da un treno rapido Roma-Ancona: muoiono tutte e quattro le persone sulla vettura. Forse a causa di un malore improvviso del conducente, la macchina ha divelto una delle semisbarre elettroniche del passaggio a livello. 9 settembre 1990 - Due giovani di Bitonto (Bari) tenta di superare un passaggio a livello con le sbarre abbassate, ma il treno prende in pieno l'auto: muoiono entrambi. 31 maggio 1989 - Un uomo e una donna muoiono nel Novarese a bordo di un'auto travolta da un convoglio ferroviario: la barriera automatica era stata disattivata per consentire lavori lungo la linea e il compito di regolare il traffico era stato dato a un ausiliario della stazione. 17 febbraio 1986 - Due giovani muoiono nei pressi di Torino: la loro auto viene investita da un treno a un passaggio a livello. Il guidatore probabilmente a causa di una fitta nevicata non ha visto le sbarre abbassate del passaggio a livello.

    Cordoglio ass. Fedele. L'assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Luigi Fedele, in una nota, esprime "il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei sei lavoratori che viaggiavano a bordo dell'auto travolta da un treno delle Ferrovie dello Stato nella zona di Rossano". "Aspettiamo di conoscere nei dettagli - aggiunge - la dinamica del drammatico incidente e confidiamo nell'attività dell'autorità giudiziaria, auspicando che venga fatta piena luce sulla terribile vicenda, affinché si possa fugare ogni dubbio ed accertare le eventuali responsabilità".

    Codacons: Si verifichi sicurezza passaggi. L'avvio di verifiche "urgenti" sui passaggi a livello di tutta la rete ferroviaria italiana è stato chiesto dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, dopo l'incidente avvenuto oggi in Calabria, che ha causato la morte di sei persone. "In Italia - afferma Rienzi in una nota - gli scontri di questo tipo stanno aumentando pericolosamente: lo scorso anno si sono registrati ben 18 incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello, con 15 vittime e 3 feriti gravi. E l'aspetto più preoccupante è che il dato appare il peggiore degli ultimi quattro anni". "In attesa di chiarire le dinamiche precise dell'incidente, chiediamo venga fatta luce sulla sicurezza dei passaggi a livello esistenti sul territorio italiano - prosegue Rienzi - I dati dimostrano infatti un numero eccessivo di sinistri, che richiedono approfondimenti urgenti allo scopo di evitare nuove tragedie".

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