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    Morte Bergamini, la sorella "Denis deve ancora avere verità"

     

     

    Morte Bergamini, la sorella "Denis deve ancora avere verità"

    Donata Bergamini23 feb 12 "Siamo in attesa di leggere questi atti depositati, che non abbiamo ancora a disposizione. Al momento preferiamo non commentare le indiscrezioni stampa, per rispetto dei magistrati della procura di Castrovillari che lavorano, di tutte le persone che stanno lavorando alla nuova inchiesta che abbiamo sollecitato e fatto riaprire sulla morte di Denis, e soprattutto per rispetto di Denis stesso, che oggi, dopo 23 anni, deve avere una verità". Donata Bergamini (nella foto a destra), la sorella di Denis, il calciatore del Cosenza morto nel novembre 1989, e al centro della nuova indagine con ipotesi di reato di omicidio volontario, preferisce essere cauta. Ha atteso con la famiglia e il papà Domizio oltre 23 anni per avere un'altra verità rispetto a quella del suicidio di Denis, alla quale non hanno mai creduto. Ora l'attesa potrebbe essere premiata, visto che i carabinieri del Ris di Messina hanno depositato gli atti della nuova perizia indicando che Denis sarebbe stato ucciso e che sul luogo del ritrovamento, sotto il camion che lo avrebbe schiacciato e trascinato, in realtà sarebbe stato messo da morto. Anche l'avvocato della famiglia Bergamini, Eugenio Gallerani di Ferrara, che grazie alle proprie indagini ha di fatto sollecitato la riapertura dell'inchiesta sulla morte di Denis, non vuole andare oltre le notizie stampa: "Come già ribadito più volte, se così fosse, questi nuovi risultati, di cui siamo a conoscenza solo attraverso notizie stampa, aprirebbero nuovi scenari". Ed è su questi scenari che ora l'inchiesta punta. Al momento l'indagine sulla morte di Denis Bergamini, rubricata come omicidio volontario, è ancora a 'modello 44', ossia contro ignoti. La possibile evoluzione potrebbe essere quella di contestazioni dirette su chi e perché avrebbe ucciso Denis Bergamini. In questi nuovi scenari, la posizione e il ruolo dei testimoni diretti perché presenti al momento della morte di Bergamini - l'ex fidanzata di Denis, Isabella Internò e il camionista Raffaele Pisano, che hanno sempre riferito del suicidio di Denis - potrebbero notevolmente cambiare.

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