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    Operazione internazionale antindrangheta: 41 arresti

      Operazione Crimine, il video

     

    Operazione internazionale antindrangheta: 41 arresti tra Germania, Svizzera, Canada e Australia. Coinvolto sindaco australiano

    08 mar 11 Imponente operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del R.O.S., che assieme agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, hanno eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. presso il Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 41 appartenenti alle cosche della 'ndrangheta della provincia. L'accusa è di associazione di tipo mafioso ed altri reati.

    --- Operazione Crimine 2: gli arrestati

    L'operazione, denominata "Crimine 2", è la naturale prosecuzione dell’attività "Crimine", dello scorso 13 luglio, nel corso della quale furono eseguiti 304 provvedimenti cautelari in coordinazione tra le Dda di Reggio Calabria e di Milano, che ha permesso di delineare l’esistenza della organizzazione 'ndrangheta avente base strategica nella provincia di Reggio Calabria, con attive ramificazioni sia nel nord Italia, in particolare in Lombardia, sia all’estero, dove la 'ndrangheta, ha replicato il modello organizzativo calabrese con articolazioni che risultano dipendenti dai vertici decisionali presenti nel territorio reggino. Inoltre, si tratta di reato transnazionale in quanto commesso in Italia, in Australia, Canada, Germania e Svizzera, da gruppo criminale organizzato impegnato in attività delittuose in più di uno Stato.

    Gli indagati sono appartenenti alle seguenti strutture territoriali della 'ndrangheta in Italia: - Società di Rosarno; - Società di Polistena; - Locale di Gioia Tauro; - Locale di Laureana di Borrello; - Locale di Sinopoli; - Locale di Oppido Mamertina; - Locale di Bagnara Calabra; - Locale di San Giorgio Morgeto; - Locale di Croce Valanidi; - Locale di Oliveto; - Locale di Trunca e Allai; - Locali della zona sud di Reggio Calabria; - Società di Melito Porto Salvo; - Locale di Palizzi Superiore; - Locale di Roghudi; - Locale di Africo; - Locale di Condofuri; - Locale di Natile di Careri; - Società di Siderno; - Locale di Grotteria; - Locale di Gioiosa Jonica; - Locale di Marina di Gioiosa Jonica; - Locale di Caulonia; - Locale di Mammola; - Locale di Canolo; - Locale di San Luca; - Locale di Piscopio; - Locale di Vibo Valentia; - Locale di Fabrizia; - Locale di Cassari di Nardodipace; - Locale di Torino; - Locale di Alba; - Locale di Genova. Sono invece ricercate 5 persone appartenenti alle strutture canadesi ed Australiane: - Locale del Thunder Bay (Canada); - Locale di Toronto (Canada); - Locale di Stirling (Australia).

    Le cosche coinvolte nell'operazione di oggi, avrebbero esercitato la loro influenza anche in occasione di competizioni elettorali nella zona tirrenica e jonica della provincia di Reggio Calabria. Nell’ordinanza emessa su richiesta della Dda reggina, che si compone di 600 pagine, si fa riferimento alla forza d’intimidazione del vincolo associativo, alla coercizione elettorale, all’ostacolo del libero esercizio del voto, per procurare voti in occasione di competizioni elettorali, convogliando in tal modo le preferenze su candidati vicini in cambio di «future utilità», e alla gestione di attività economiche, in particolare nel settore edilizio, movimento terra, ristorazione; acquisire appalti pubblici e privati.

    Arrestato sindaco australiano. C'è anche l’ex sindaco della città australiana di Stirling, Tony Vallelonga, tra le 41 persone coinvolte nell’operazione 'Crimine 2' condotta dai carabinieri e dalla polizia su direttive della Dda di Reggio Calabria. Vallelonga, originario di Nardodipace (Vibo Valentia), era emigrato in Australia oltre 30 anni fa ed è stato sindaco di Stirling per nove anni, dal 1996 al 2005. Inoltre risulta essere stato esponente di vari consigli regionali e presidente di importanti associazioni locali, di comitati comunitari e di alcune associazioni di cittadini italiani. Considerato un autorevole membro della Chiesa cristiana locale, nel 2002 e' stato insignito del Meritorious Service Award, un prestigioso riconoscimento civile rilasciato dal Western Australia Local Government Association, e, nel luglio del 2009, gli e' stato conferito l'esclusivo titolo di ''Cittadino Onorario'' della municipalita' di Stirling. Secondo investigatori e inquirenti il suo ruolo all'interno della locale di appartenenza e' di vertice, cioe' assumeva le decisioni piu' rilevanti, impartiva disposizioni agli associati e comminava anche sanzioni, partecipava ai riti di affiliazione e curava i rapporti con altre articolazioni dell'associazione, ''in particolare con gli esponenti del mandamento ionico, dirimendo contrasti interni ed esterni alla del locale con dote e carica di rilievo''. Vallelonga, nel corso delle indagini, è stato anche intercettato mentre discuteva degli assetti operativi della 'ndrangheta in Australia con il boss di Siderno (Reggio Calabria), Giuseppe Commisso, detto 'u mastru. Come gia' emerso nella prima tranche dell'operazione 'Crimine 2', nelle indagini sono state preziose le intercettazioni nella lavanderia di Giuseppe Commisso 'u mastru' a Siderno. Gli affiliati parlano delle regole e delle norme di 'ndrangheta in vigore a Reggio Calabria che vanno applicate anche nelle locali all'estero. Uno degli episodi piu' significativi e' quando Domenico Antonio Vallelonga, eletto sindaco a Stirling in Australia, parla con Commisso e cercano di applicare le regole e l'organizzazione in Australia. ''Lui si lamenta - ha riportato in conferenza stampa il capo della squadra mobile di Reggio Calabria, Renato Cortese - dicendo che dopo essere stato eletto con l'85% dei voti a Stirling i giornali locali lo associavano alla mafia e dice 'Io non so nemmeno cosa vuol dire la parola mafia'. Proprio dopo aver fatto il discorso sulle regole di 'ndrangheta''. Inoltre ''c'e' un momento - spiega ancora Cortese - in cui ci si lamenta delle affiliazioni fatte all'estero con soggetti che non parlano la lingua italiana. Viene fuori uno spaccato della locale di Toronto e la conflittualita' tra Tunder Bay in Canada, che tentano di rapportarsi direttamente con gli esponenti di Siderno e Commisso si lamenta del fatto che le regole vanno rispettate'', obbligandoli a sottoporsi alla locale di Toronto. Uno dei soggetti destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, Giuseppe Bruzzise, e' stato arrestato a Siderno nonostante viva stabilmente in Canada. In questo momento si trovava in Calabria e la polizia ha potuto arrestarlo. Per gli altri destinatari del provvedimento residenti all'estero dovranno essere avviate le procedure internazionali. L’indagine ha accertato la presenza di 'locali' della 'ndrangheta in Australia, dove il gruppo criminale era denominato Thunder Bay, ed in Canada, e in particolare a Toronto, costituiti da cosche della Locride. In Germania, i carabinieri, hanno arrestato, tra gli altri, il boss Bruno Nesci, capo del "locale" costituito dalle cosche della 'ndrangheta. Proprio in Germania gli investigatori hanno documentato una riunione tra affiliati con esponenti della criminalità organizzata calabrese provenienti dalla Svizzera. v

    Le cosche coinvolte nell'operazione di oggi, avrebbero esercitato la loro influenza anche in occasione di competizioni elettorali nella zona tirrenica e jonica della provincia di Reggio Calabria. Nell’ordinanza emessa su richiesta della Dda reggina, che si compone di 600 pagine, si fa riferimento alla forza d’intimidazione del vincolo associativo, alla coercizione elettorale, all’ostacolo del libero esercizio del voto, per procurare voti in occasione di competizioni elettorali, convogliando in tal modo le preferenze su candidati vicini in cambio di "future utilità", e alla gestione di attività economiche, in particolare nel settore edilizio, movimento terra, ristorazione; acquisire appalti pubblici e privati.

    Uno dei destinatari dell’operazione "Crimine 2", ha tentato di sottrarsi all’arresto nascondendosi in un bunker ricavato nella propria abitazione di Palizzi (Rc). Quando i carabinieri hanno bussato alla porta di Francesco Maisano, 46 anni, la moglie dell’indagato ha detto che il marito non si trovava in casa. L’espediente non ha convinto i militari operanti che, dopo un attento controllo, hanno individuato il nascondiglio. Solo dopo una trattativa, l’uomo si è fatto arrestare.

    Polizia tedesca "Serve lavorare assieme con polizia italiana". ''Anche in Germania la lotta alla 'ndrangheta ha un grosso significato. I nostri Paesi devono lavorare tenacemente insieme per combatterla''. Lo hanno sostenuto gli investigatori tedeschi Lutz Neumann e Axel Mogelin che hanno partecipato alla conferenza stampa che si e' svolta a Reggio Calabria per illustrare i dettagli dell'operazione 'Il Crimine 2'. Gli arresti sono stati eseguiti a Francoforte e nella zona di Singen. Gli investigatori ritengono di aver catturato il capo della locale di 'ndrangheta a Francoforte, Brunello Franze'. ''La nostra presenza qui - ha commentato Neumann - e' un segnale che vogliamo lavorare sempre piu' strettamente con le forze di polizia italiane nella lotta alla 'ndrangheta''. Soddisfatto anche il collega Mogelin, che ha definito l'operazione ''non un'azione isolata''. ''Abbiamo investito molto in questa indagine. negli ultimi quindici mesi - ha spiegato - otto nostri investigatori e altro personale e' stato occupato a seguirla. C'e' stato un ottimo rapporto sia con i carabinieri che con la procura di Reggio Calabria e li manterremo anche in futuro''. Rispondendo alle domande dei cronisti, gli investigatori tedeschi hanno spiegato che ritengono sufficienti le leggi esistenti in Germania e che sono state eseguite attivita' e arresti anche prima della strage di Duisburg, che fece emergere agli occhi dell'opinione pubblica la presenza della 'ndrangheta in quel Paese. Anche in Germania, hanno precisato gli investigatori, esiste la possibilita' di aggredire i patrimoni mafiosi.

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