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    Arrestati i pirati che hanno investito il dodicenne nel vibonese

     

     

    Arrestati i pirati che hanno investito il dodicenne nel vibonese di cui è stata dichiarata la morte cerebrale

    11 ago 10 I Carabinieri della Compagnia di Tropea, diretti dal capitano Giovanni Migliavacca, hanno arrestato i responsabili del grave incidente stradale che ha coinvolto un dodicenne, avvenuto nel pomeriggio di ieri nel vibonese. Dopo aver investito il ragazzo, i due si erano o dati alla fuga. Si tratta dei fratelli Antonio e Gennaro Vecchio, muratori, rispettivamente di 43 e 44 anni, noti alle forze dell’ordine. Altre tre persone sono state denunciate per favoreggiamento. L’arresto dei fratelli Vecchio, è avvenuto stamattina intorno alle 3 a qualche chilometro di distanza dal luogo dell’incidente avvenuto nel comprensorio del Poro, lungo la strada che dal bivio per Nicotera porta a Caroniti. Ad individuarli ed arrestarli i militari dell’Arma della stazione di Spilinga, competente per territorio, diretti dal maresciallo Vincenzo Boerio con l’ausilio dei colleghi delle stazioni di Rombiolo e Nicotera che per tutta la notte hanno dato loro la caccia. Soltanto alle 3 di stamattina, è stato ritrovato il mezzo, un autocarro Fiat Strada. Era stato nascosto in una campagna di due vicini che sono stati denunciati per favoreggiamento. Aveva il parabrezza rotto ed il parafango con macchie di sangue. Dopodichè i militari si sono recati nelle abitazioni dei fratelli Vecchio, prorietari del mezzo, e li hanno tratti in arresto con l’accusa di omissione di soccorso e lesioni gravissime. Non hanno opposto resistenza ed hanno ammesso le loro colpe. Secondo quanto si è appreso, i due, dopo aver investito il ragazzo che viaggiava su un motorino, si sarebbero fermati e non appena si è avvicinato un passante, si sono dati alla fuga. Mentre il ragazzo è stato accompagnato con l'elisoccorso all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Denunciato per favoreggiamento anche il primo dei soccorritori.

    Dichiarata la morte cerebrale. E' stata dichiarata la morte cerebrale del dodicenne investito ieri a Spilinga, nel vibonese, da un’auto pirata. Lo hanno precisato oggi i carabinieri in merito alle condizioni di G.P. dopo che nella tarda serata di ieri si era appreso che il ragazzino era morto. Il ragazzo è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di morte cerebrale. Giuseppe, il ragazzino, a bordo di un vecchio ciclomotore, stava percorrendo la strada nei pressi del bivio tra Caroniti di Joppolo e Nicotera, quando è stato speronato da un’auto il cui conducente è fuggito senza prestare soccorso. A trovare il giovane riverso sull'asfalto, è stato un automobilista di passaggio che ha subito dato l'allarme. I sanitari del 118 hanno fatto subito intervenire l'eliambulanza che ha portato il ragazzo nell’ospedale di Catanzaro per la gravità delle ferite riportate.

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