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      Cosenza, cosa farà Guarascio con Tutino?

       

       

      Cosenza, cosa farà Guarascio con Tutino?

      19 mag 24 Mentre l'allenatore del Cosenza, William Viali, partecipa a riunioni di manager bancari in attesa di nuove sulla scelta della conferma o meno del Direttore Sportivo Roberto Gemmi, il patron di viale Magna Grecia, Eugenio Guarascio, in queste ore è indaffarato a risolvere la questione Tutino. Il riscatto del giocatore non è una operazione di poco conto.

      Secondo le ultime indiscrezioni nelle opzioni di riscatto rientrava anche una sorta di scaletta sul monte gol che avrebbe potuto realizzare. Il giocatore, si sa, è stato la chiave della scorsa campagna abbonamenti su cui il presidente ha puntato in prima persona. Un investimento notevole, altrochè. Sempre secondo indiscrezioni la cifra del riscatto va dai due ai due milioni e mezzo. Una cifra importante anche alla luce della recente stagione che ha visto l'attaccante napoletano protagonista in tutti i sensi dopo due stagioni da dimenticare a Parma e Palermo. Qu l'intuito del presidente dei Lupi ha avuto ancora la meglio. Nessuno avrebbe puntato un cent in più sul giocatore oggi trasformato e decisamente non solo migliorato tecnicamente ma anche e sopratutto nel carattere e nella gestione delle risorse. Molto più furbo in area e con i 20 gol di questa stagione ha messo in vetrina un campionario di marcature a cui ha aggiunto anche una perla direttamente su punizione.

      Gurascio, secondo i bene informati, è pronto a riscattarlo. Ma al di là dei proclami dei tifosi, i dubbi sono più che concreti vista la storia delle tessere staccate fino ad oggi: quanti sono disposti a sottoscrivere un abbonamento tale da giustificare l'enorme sforzo economico? Duemila, tremila, Diecimila? Al di là dei discorsi sul suo futuro, cioè se rimarrà in rossoblù o se, giustamente approderà in serie A, operazione che da un lato permetterebbe di fare una cassa incredibile tale da poter allestire una rosa degna di questo nome, saprà il calciatore ripetersi nella prossima stagione? Noi pensiamo di si, vista la maturità raggiunta. Coda docet.

      Alla settima stagione in serie B e dopo un'annata passata tra alti e bassi, ma mai coinvolto in zona play out, il Cosenza dalla sua ha mostrato di essere stato degno della posizione occupata. Anzi resta il rammarico per quanto avrebbe potuto fare. Una crescita nel tempo che resta comunque livellata ai 25 anni di serie B. Solo in quattro altre occasioni ha fatto meglio di questa stagione.

      I meriti è giusto che vengano dati, senza alcuna piaggeria, al patron che è, tra l'altro, il più longevo timoniere delle società di serie B, dopo il Cittadella. Fatti e numeri precisi, non opinioni. E che dire delle schermaglie con i tifosi arrivati anche a disertare le tribune. Ci sta. La protesa è legittima. Ma visto che ora il campionato è finito e si fanno i bilanci, l'ago pende da tutt'altra parte. Inteligenti pauca.

      Di più. Rimane il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Da qui i lunghi ragionamenti e incontri avuti in diversi momenti del campionato con il Direttore Sportivo che, giustamente secondo il suo operare, difendeva le sue scelte. Su tutte quella di mantenere Caserta e dargli qualche chance (secondo noi troppe) in più. Un discorso, quello su Gemmi che, a quanto siamo riusciti a captare, verrà affrontato soltanto dopo il 2 di giugno, al termine della stagione con l'esito dei play off.

      Intanto ci risulta un interessamento del Sassuolo a Viali. Gli emiliani appena retrocesi vorrebbero tornare subito in A e non vogliono sbagliare con la panchina. Viali, si sa, è stato blindato dal Cosenza fino a giugno 2025. Una scelta oculata che qualcuno, addirittura, aveva messo in discussione. I risultati, invece, parlano chiaro e spengono qualsiasi accenno alla polemica. E' presto per parlarne, o forse no. Ma il focus rimane incentrato sul riscatto di Gennaro Tutino. Si può dire quel che si vuole. Che abbia o meno un fattore C spiccato. I risultati non si ottengono con la sola fortuna. Guarascio ancora una volta ha avuto ragione e i conti non solo li tiene in riga ma soprattutto, anche quest'anno, tornano.

      Con il panorama del calcio italiano decisamente cambiato, circondati da multinazionali che governano proprietà milionarie e che si sono buttate a capo fitto nel calcio tricolore con fondi di investimento che travalicano i continenti, il Cosenza rimane un esempio, una mosca bianca del classico Davide che sconfigge Golia. Checchè se ne dica, ancora una volta ha avuto ragione lui: “Bellicapiddri”.

      Ficcanaso Estate

      Ficcanaso Estate, pagelle Cosenza 2a parte (VIDEO)

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