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      Cosenza, la vittoria del gruppo, la vittoria di Viali

       

       

      Cosenza, la vittoria del gruppo, la vittoria di Viali

      19 apr 24 Dove eravamo rimasti? Ah, si. Il Cosenza non aveva mai vinto a Reggio Emilia e quel lontano ricordo, una sconfitta da 0-3 a 7-4 del 1990 sembrava essere come un gufo appollaiato sui pensieri. Ma questa storia il Cosenza di Viali, oggi corsaro con un pesante poker rifilato a domicilio agli emiliani, probabilmente neanche la conosce. E manco l’ha sfiorata come spauracchio di una gara stravinta. Frutto di quel percorso annunciato da Viali che alla quinta panchina centra il colpo gobbo. Addirittura c’è chi già preparava i funerali per un nuovo addio anticipato. Non conoscete Viali. O forse vi siete dimenticati di cosa ha fatto nella scorsa stagione. Con un gruppo che era sicuramente quattro o cinque piani sotto la qualità della squadra di oggi. Le chiacchiere stanno, come al solito, a zero.

      Memoria corta

      E quando lo squalo piazza la doppietta nel finale e il gruppo lo sommerge di abbracci, capisci che c’è uno spogliato che ha un’anima. L’anima a cui il tecnico ha evocato ieri presentando la partita. E la sua convinzione annunciata che fosse arrivato il momento di togliere il freno a mano e tornare alla vittoria più che una profezia era già una certezza. Averlo annunciato prima della gara con una sicurezza incredibile è quello che in molti hanno dimenticato, il carattere. Il carattere di chi sta in panchina.

      Una sinfonia

      Squadra perfetta con un direttore d’orchestra in mezzo al campo che ha diretto un’opera superba. Parliamo di Jack Calò a giorni professore, a giorni lumaca, a giorni fuori tempo. Ebbene su di lui Viali ha costruito una certezza. Esperienza e qualità come quella di Forte che non poteva aver dimenticato come la si butta dentro. Entra a 13 minuti dalla fine, dopo 5 minuti la butta dentro e dopo altri 8 minuti confeziona un missile che s’infila sotto la traversa.

      Lo chiamano lo “Squalo”.

      Altroché. Tanta qualità in panchina probabilmente Viali non la ha mai avuta. Ma per Forte è una liberazione. Un incubo finito. L’appuntamento col gol, dopo il primo, lo ha rigenerato. Se guardate bene il secondo riuscirete a notare lo sguardo di ghiaccio che ha verso la porta prima di calciare la palla e metterla sulla testa del portiere appena sotto la traversa.

      Preghiere esaudite.

      Come quelle dei due pilastri di questa squadra e dello spogliatoio che da bordo campo, appena sostituti dopo aver fatto il loro dovere con una rete a testa, incitavano i compagni a larghi gesti immortalati dalle telecamere. Tutino, poi, con l’assist per il gol di testa di D’Orazio e con la palla in buca d’angolo, ha scambiato il campo per un biliardo. Un gol che vi consigliamo di rivedere se volete fare pace con il pallone. Tra tante gambe solo lui vede il pertugio e la mette di precisione.

      Carambola!

      Il tutto condito da quel Marras di cui non puoi fare a meno. Il giovane portiere di casa gli leva la gioia del gol cacciando il pallone dall’incrocio dove si stava infilando. Ma tutti bravi gli autori di una sinfonia di calcio che chi è andato ad “ascoltare”, in quasi mille, ancora stanno battendo le mani.

      Bis, tris, poker.

      Tre punti in una gara preparata a puntino ed eseguita nel migliore dei modi. Dicevamo le parole. A volte a Cosenza se ne fanno troppe. A volte. Oggi solo appluasi ad un lavoro di chi è sicuro del fatto suo. E di chi la butta lì dicendo … e se fosse stato qui da inizio stagione….

      Intelligenti pauca.

       

      Tabellino

      Reggiana-Cosenza 0-4
      Reti: 6′ D’Orazio, 44′ Tutino, 81′ e 90′ Forte

      REGGIANA: Satalino, Sampirisi (15' Romagna), Rozzio (77′ Varela), Marcandalli; Fiamozzi, Cigarini, Kabashi, Pieragnolo (61′ Pajac), Antiste (46′ Gondo), Melegoni (61′ Portanova), Okwonkwo. A disp.: Sposito, Motta, Romagna, Libutti, Reinhart, Blanco, Pettinari, Vido. All.: Nesta

      COSENZA: Micai, Venturi, Camporese, Meroni, Marras, Zuccon (67′ Voca), Calò, Antonucci (67′ Praszelik), D’Orazio (76′ Frabotta), Mazzocchi (83′ Canotto), Tutino (76′ Forte). A disp.: Marson, Cimino, Gyamfi, Fontanarosa, Viviani, Florenzi, Crespi. All.: Viali

      ARBITRO: Sozza da Seregno

      Spettatori: 9.975, di cui 810 ospiti.

      Ammoniti: Marras, Venturi, Voca, Praszelik, Zuccon.

      Angoli: 5-5 (2-4)

      Recupero: 2′ pt – 3′ st.

       

      SERVIZI

      Reggiana-Cosenza 0-4 (cronaca gara)

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      Le pagelle: Tutino, Marras, Forte e Calò sono super

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