Cosenza bello, Catanzaro concreto, ai giallorossi il derby di Calabria (2-0)

26 nov 23 La domenica di B non porta bene al Cosenza. Dopo i due gol subiti dalla Sampdoria, giocata di domenica, sono arrivati nella domenica del derby anche due gol dal Catanzaro. Concedeteci la digressione cabalistica ma l’amarezza per il Cosenza è tanta dopo una gara giocata in bellezza, sempre primi sul pallone, trame e possesso palla da primato, ma poca concretezza sottoporta visto che i Lupi su 4 tiri nello specchio hanno raccolto solo un palo mentre i giallorossi su tre tiri hanno raccolto due gol. Cinici e concreti all’inverosimile con quella cattiveria, quasi rissa, da derby che il Cosenza ha disdegnato, nonostante fosse un derby, e i “calcioni” erano necessari. Come quelli di Scognamillo su Tutino scalciato anche quando era a terra.

La rabbia della neopromossa che arriva a giocarsi il derby col sangue agli occhi dopo tre sconfitte di fila. Non ballava la panchina di Vivarini ma di sicuro il malumore era decisamente palpabile prima della gara. E il Cosenza gli dà una mano, anche se involontariamente. Primo gol con doppio errore dove la ripartenza di un giovane e velocissimo Kastseris è libero di portare la palla sul fondo e metterla in area per l’accorrente Iemmello che sul secondo palo è libero di metterla dentro. Un gol possiamo dire "da cortile". Peggio nel secondo tempo con il Cosenza che, ancora una volta, soffre la ripresa, peggio di un diesel ingolfato, e lascia che Biasci in mezzo all’area faccia gol sotto la sua curva. In mezzo l’autobus che Vivarini ha piazzato davanti la porta a difendere in otto e con gli esterni Kasteris e Veroli a bloccare, spingendo, il gioco di Tutino e Marras. In più la cattiveria che dicevamo prima e il 56% di possesso palla, gli 8 corner su 6, del Cosenza passano in cavalleria nonostante un ottimo primo tempo e il palo di Tutino, il sesto di stagione, facessero capire che la giornata volgeva al peggio.

Nella ripresa il cambio Canotto-Marras con il primo che inizia a destra per poi trasferirsi a sinistra lasciando la fascia a un Mazzocchi più ispirato non dà i frutti sperati. Prova Caserta con il 4-2-4 a riprenderla ma è troppo tardi. Dall’altra parte il Catanzaro non sta a guardare e chiude tutti gli spazi e le linee di passaggio con un muro di giocatori. Al centro non si passa, sulle fasce uguale, ci si aspettava qualche giocata geniale ma invece Calò offre qualche buon lancio lungo e poco altro mentre Voca e Praszelik catturano più palloni invece che darli.

Serviva più cattiveria? Forse si, forse no. Sta di fatto che oggi il Cosenza si è preso comunque l’applauso degli oltre 900 in curva, ingresso senza controlli nella Est per motivi di ordine pubblico, per la prestazione. Ma per la bellezza a casa non porta nulla.

Partita messa in soffitta, ora c’è da pensare alla gara di sabato contro la Ternana. Il derby è andato, ci sarà il ritorno il 2 marzo e solo allora si potranno fare discorsi diversi. Adesso c’è da elaborare, si faccia il più velocemente possibile, la sconfitta. Ma soprattutto bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Forte non può aspettare palloni col contagocce e Tutino non può cantare e portare la croce lì solo con due o tre avversari addosso. Sarà il caso di rivedere qualcosa e magari rimettere in pista giocatori come Zuccon e Florenzi che con la loro freschezza, di sicuro, possono dare qualche contributo in più.

Tabellino

Catanzaro-Cosenza 2-0
12' Iemmello, 52' Biasci

CATANZARO: Fulignati; Katseris, Scognamillo, Brighenti, Veroli; Sounas (78′ Oliveri), Ghion, Pompetti (84′ Pontisso), Vandeputte (77′ Stoppa); Iemmello (84′ Brignola), Biasci (71′ Ambrosino). A disp: Sala, Borrelli, Krastev, D’Andrea, Verna, Miranda, Donnarumma. All. : Vivarini

COSENZA: Micai;Martino, Venturi, Meroni, D’Orazio; Praszelik (78′ Zuccon), Calò (78′ Florenzi); Marras (46′ Canotto), Voca (56′ Mazzocchi), Tutino; Forte (75′ Zilli). A disp. : Marson, Sgarbi, Rispoli, Fontanarosa, Crespi, Arioli, La Vardera. All. : Caserta

ARBITRO: Sacchi da Macerata

Spettatori: 13.382, di cui 750 ospiti.
Ammoniti: Praszelik (CS), Sounas (CZ) Venturi (CS), Katseris (CZ), Biasci (CZ), Zuccon (CS) .
Angoli: 6-8 (2-3).
Recupero: 2′ pt – 6′ st

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