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      Serie B, Cagliari promosso in A, retrocede lo Spezia

       

       

      Serie B, Cagliari promosso in A, retrocede lo Spezia

      11 giu 23 Claudio Ranieri riporta in A il Cagliari e si commuove battendo 1-0 il Bari al San Nicola, davanti a 60.000 spettatori, con un gol realizzato in zona "rossoblù" (così come il Cosenza che in quel minuto ha avuto la certezza della permanenza in B) al 95' da Pavoletti. Il Verona, invece, supera lo Spezia 3-1, giocando in dieci dal 68', per l'espulsione di Faraone che para un pallonetto che stava per entrare e il successivo rigore parato da Montipò a Nzola, e lo condanna alla B. Verona che rimane in A e Bari che resta in serie B. Questi i due verdetti di oggi che completano, quasi, il quadro delle partecipanti alla prossima stagione cadetta. Rimane ancora il posto per la vincente dei playoff di LegaPro che se lo disputeranno, in doppio incontro, Lecco e Foggia il 13 e il 18 giugno prossimo.

      Il Cagliari ritorna in A con magia di Pavoletti

      Conquistare la serie A con il Cagliari non darà le stesse emozioni dello scudetto in Premier ma per Claudio Ranieri è un nuovo traguardo che impreziosisce la sua luminosa carriera, con il sesto salto di categoria "Lo dovevo ad un aterra che mi ha lanciato". Il tecnico romano, ribaltando i pronostici pro Bari alimentati dall'esito dell'andata (il pari nel recupero all'Unipol Arena), si è assicurato la promozione, dopo appena un anno nel purgatorio dei cadetti, espugnando il San Nicola, gremito con oltre 58mila spettatori. Il match deciso da una girata vincente al 95' di Pavoletti su percussione di Zappa, favorita dalla doppia incertezza di Maita e Zuzek. Le lacrime del tecnico a fine partita sono il segnale di quanto fosse sentita questa gara. Decisiva nella corsa play off e nelle due finali è stata la capacità di Ranieri di tenere i suoi sempre in tensione, pienamente dentro le sfide, grazie ad una gestione tattica accorta e a innesti nella ripresa che esaltavano il maggiore tasso di esperienza della sua squadra. Il risultato della gara d'andata, infatti, aveva mostrato i sardi in difficoltà sul piano fisico, mentre a Bari c'è stata una reazione di temperamento e razionalità. Si è consacrata così la rincorsa di Deiola e compagni, che con un mix di giovani talenti, Luvumbo su tutti, e calciatori esperti come Lapadula, Radunovic e Pavoletti, ha attraversato la categoria con personalità dopo un avvio non entusiasmante e un cambio di allenatore (Ranieri ha preso il posto dell'esonerato Liverani). La presidenza di Giulini riesce a materializzare il miracolo di una risalita nella massima serie in un solo anno, con un importante parco giocatori valorizzato e la sensazione di aver trovato in Ranieri un esperto timoniere di successo, festeggiato dai mille sostenitori cagliaritani giunti in Puglia. Il Bari dei De Laurentiis ha visto sfumare l'accoppiata scudetto del Napoli e promozione biancorossa a tre minuti dalla fine della gara: una notte da record con il nuovo primato di presenze nell'Astronave, 58.206 spettatori, non è bastato a realizzare il sogno della spregiudicata neopromossa, giunta terza alla fine del torneo. Grande è il rammarico per Di Cesare e compagni che grazie ad un eccellente Caprile tra i pali avevano disinnescato tutte le occasioni costruite dai sardi (nella ripresa aveva respinto una angola girata di Dossena), mentre Folorunsho al 38'st aveva sfiorato il vantaggio con un tiro a giro respinto dalla traversa. Dopo la delusione, i pugliesi dovranno ripartire facendo tesoro degli errori e patrimonializzando un seguito sportivo che rende il San Nicola uno degli stadi più frequentati d'Italia.

      Il Verona conquista la salvezza, Spezia in B

      Il Verona di Zaffaroni conferma la serie A battendo lo Spezia per 3 a 1 e mandando i liguri in B. Questo il verdetto dello spareggio salvezza giocato questa sera sul neutro di Reggio Emilia. Ha sfruttato meglio le occasioni da rete il Verona, lanciato nel primo tempo dalla doppietta di Ngonge. Successivamente nella ripresa Montipò ha parato un rigore allo spezzino Nzola quando la partita si sarebbe potuto riaprire, con il Verona con un uomo in meno per l'espulsione di Faraoni. Lo Spezia è stato sorpreso all'inizio, ma soprattutto il terzo gol subito prima del riposo, ha tagliato le gambe alla squadra di Semplici che poi non ha trovato le forze per dimezzare lo svantaggio. Semplici all'inizio con diverse ed importanti assenze. Verona praticamente al completo. Tifoserie disposte nelle due curva, e sempre tenute a distanza prima e dopo il match da un massiccio servizio d'ordine. Prima parte della sfida nel segno del Verona che va al riposo con due reti vantaggio. La determinazione subito mostrata dai veneti crea il primo scossone con la rete di Faraoni al 5'. Sulla discesa sulla sinistra di Lazovic, la palla non viene intercettata dalla difesa spezzina, Faraoni di prima intenzione inquadra la porta, leggera deviazione sia di Dragowski e Ampado, ma la palla finisce in rete. Due minuti dopo è ancora Faraoni protagonista quando di testa sfiora il raddoppio. Nonostante una situazione di totale controllo, il Verona subisce al quarto d'ora il pari: dalla lunga distanza Ampadu indovina l'incrocio dei pali. Il Verona prova a mantenere l'iniziativa, lo Spezia cerca con frequenza il suo ariete Nzola a digiuno da 13 partite. Al 26' torna a cambiare il risultato con la difesa ligure troppo molle nel triangolo in piena area tra Djuric e Ngonge, con quest'ultimo che non sbaglia. Gioca duro il Verona che va all'intervallo con tre ammoniti. Rischia la squadra di Zaffaroni al 34' con il salvataggio di Faraoni. Al 38' altra disattenzione della difesa dello Spezia. Lunga discesa di Ngonge che vince un contrasto e si invola verso la porta avversaria. E' timida la marcatura di Ampadu, sul primo palo la conclusione del veronese che firma così il tris e la doppietta personale sotto la curva dei tifosi spezzini. Al gioco vivace del primo tempo, subentra l'inevitabile nervosismo. Montipò al 4' non si fa sorprendere da Zurkowski. Insiste lo Spezia che prova a riaprire la gara. Al 15' azione personale di Bourabia che fatto tutto bene, ma dentro l'area si sbilancia. Al 63' gioco interrotto per lancio di fumogeni dalla curva dello spezia verso l'area difesa dal portiere del Verona, Montipò. Orsato richiama le squadre, ma dopo un paio di minuti si riparte. Al 23' è la svolta in negativo per lo Spezia. Pallonetto di Shomudorov, Montipò è battuto, sulla linea di porta interviene Faraoni che con la mano impedisce alla palla di entrare. Rigore che Nzola calcia malissimo, intuisce Montipò che devia in angolo e lascia il Verona con il doppio vantaggio. Lo Spezia con la forza della disperazione attacca a testa bassa, paga la serata no di Nzola e colpisce alla fine una traversa con Ampadu. E' festa al fischio finale di Orsato per la curva del Verona. Giocatori dello Spezia in silenzio al cospetto dei proprio sostenitori.

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