La verità sul ritiro del Cosenza, ecco come è andata

25 giu 23 Polemiche inutili sollevate nelle ultime ore sul ritiro precampionato del Cosenza calcio. Infatti la società di viale Magna Grecia ha confermato la struttura prenotata per tempo, a metà febbraio per la precisione, e che fa parte del gruppo che sponsorizza il Cosenza Calcio, Gruppo BV Buone Vacanze. Si tratta del Grand Hotel Assisi che, tra l’altro, ha vicino diversi campi di calcio su cui lavorare. Dove è nato il problema? E' nato dalla non disponibilità del campo scelto, a pochi passi della struttura, dove il Comune, che si è scusato con la società, ha programmato proprio per inizio luglio i lavori di illuminazione. In pratica il campo sarebbe stato un cantiere aperto. Così la società si è data da fare e il buon Kevin Marulla, che in queste ore si sta prodigando nel suo lavoro, ha lavorato su di un eventuale "piano B" che prevedeva anche la cancellazione della prenotazione fatta a febbraio. A seguito della richiesta del Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succcuro, sono state visionate le strutture di San Giovanni in Fiore e di Lorica e sono emerse le solite criticità di ogni anno, purtroppo, con le strutture sportive da rimettere a posto. Troppi i lavori da eseguire e i tempi che non permettono di arrivare alla data del ritiro. Addirittura in un caso una struttura ricettiva era chiusa da tempo.

Ritiro ad Assisi dal 14 luglio

Oggi l'ultimo giro di telefonate e la conferma della struttura di Assisi che ha messo a disposizione un nuovo campo di calcio, tra i tanti che circondano la zona (otto). Non una struttura di ripiego ma la conferma della struttura a 4 stelle, scelta a febbraio, immersa nel verde con tutti i comfort, dalla Spa alla piscina, tra le migliori della zona così come il turismo umbro offre da sempre da quelle parti. Così il Cosenza si trasferirà in Umbria tra il 14 e 15 luglio fino alle prima settimana (3/4) di agosto (date da confermare da parte dell'allenatore, lo scostamento è di uno due giorni). L'amara considerazione sulla nostra regione rimane purtroppo tale. Non si investe e non si fa nulla per migliorare. Soprattutto quando si ha a che fare con società professionistiche come quelle che partecipano al campionato cadetto. Un'altro mondo rispetto alle soluzioni last minute che non hanno niente a che vedere con chi fa calcio a livello professionistico.