Cosenza, 4 minuti di ordinaria follia: resuscitato il Modena

21 gen 23 Doveva, e poteva, essere la partita della svolta invece il Cosenza è riuscito anche a far girare dall’altra parte l’anima del buon Mauro Pantani "u privissuri", scomparso ieri, (alla famiglia il nostro cordoglio) a cui sarebbe dovuto esser dedicata questa partita. Ottantatré minuti con la partita in mano e poi quattro minuti di ordinaria follia. Il Cosenza paga le sue pecche di una squadra costruita male e organizzata peggio. Oggi, poi, si è davvero toccato il fondo. Arrivare a sei minuti dalla fine con i giocatori stremati e mandare in campo quanti, molto probabilmente, non vestiranno più questa maglia, bè, o si è masochisti o qualcosa non funziona a dovere.

Classifica aperta, come la serie B insegna

Eppure la classifica, senza illudere nessuno, è ancora lì, abbordabile. Come tutti gli anni lo è la serie B che a metà stagione, e soprattutto quest’anno, non dà certezze. Tutto è fluido. In testa così come in coda. Basta infilare tre risultati utili di fila e la classifica cambia. Ma per farlo bisogna fare gol, bisogna avere una squadra capace di giocare a calcio e vincere le partite. Lo hanno dimostrato i nuovi arrivi, Cortinovis e Finotto. Lo ha dimostrato Florenzi, sempre un gladiatore in mezzo al campo. Ma fuori dal campo le idee sono rimaste nella nebbia della Val Padana. La serie B ha regole certe. Le partite non finiscono dopo 15 minuti e per lo più le si ribaltano nell’ultimo quarto d’ora. Questo significa che bisogna usare il bilancino con le forze e non sparare tutte le cartucce subito. Inutile pensare: tanto metti in cassaforte la partita subito.

La lezione di Tesser

I ritmi pacati e lenti di inizio gara e l’aggressività del finale sono una lezione di cui bisogna tenerconto soprattutto chi di serie cadetta è ancora a digiuno. Tutto frutto di scelte improvvisate. Ah, la programmazione, questa sconosciuta. Le scommesse la si fanno nei centri Sisal non con il calcio. Va bene, una, due, passi pure tre volte. Ma poi paghi. Inutile ripetere la filastrocca a chi fa il sordo per non sentire. St adai fatto che il Cosenza esce dal Braglia con la prestazione e le ossa rotte nonostante la prestazione. Prestazione frutto della qualità. Poi l’abisso. Squadra da rivoltare come un calzino. C’è ancora tempo dieci giorni. Ma soprattutto ci sono due gare in casa che possono cambiare la classifica. Per farlo , però, c’è bisogno di una squadra che possa essere chiamata tale. Unità di intenti, idee e sacrificio. Nel frattempo non ci sia schioda dall’ultimo posto.

Il Sindaco vuol vedere tifosi e Guarascio

La cosa ha fatto arrabbiare anche il sindaco Franza Caruso che ha convocato in settimana presidente e tifosi. Riuscite a vedere la scena? Da una parte: Guarascio Guarascio vaf…. Dall’altra: Ma è solo una sparuta minoranza. Non sappiamo a cosa possa servire un tavolo del genere. Certo è che le promesse continuano a viaggiare ma sembrano sempre più quelle di Pinocchio. Oggi, 21 gennaio 2023, non è cambiato nulla, o quasi. La serie B è sempre più lontana e si continuia a fare riunioni. Se è vero che esistono realtà che vogliono metter nero su bianco, si organizzi una conferenza stampa, si mettano le carte sul tavolo e soprattutto ci si metta la faccia perchè ad oggi si alimenta soltanto un clima di bugie e prese in giro. Il campo dice che l’organico del Cosenza non è da serie B.

Serve una svolta

Servono soldi e serve rifondare la squadra. Ma veramente, non con palliativi. Rinviare decisioni serve soltanto a restringere le possibilità di salvarsi. Se prima c’erano in ballo 19 gare per fare punti ad oggi ne sono rimaste 17. Ma bisogna muoversi realmente. Bisogna capire che i quattro minuti di ordinaria follia visti oggi non possono essere utili alla causa. Servono giocatori ma serve anche un polso fatto di esperienza che conosca bene il suo mestiere e dove mettere le mani per fare il miracolo. Perchè di questo si tratta. Serve fare un girone di ritorno a vincere e purtroppo, ad oggi, ci siamo giocati due partite da sei punti che non ci saranno più. Continuiamo a farci del male?

Tabellino:

Modena-Cosenza 2-0
Reti: 83′ Gerli, 85′ aut Vaisanen

MODENA: Gagno 7; Oukhadda 6, Pergreffi 6.5, Cittadini 7, Renzetti 6.5 (93′ st Coppolaro SV); Armellino 6 (80′ st Magnino SV), Gerli 6.5, Gargiulo 6; Tremolada 6 (60′ Giovannini 6.5); Falcinelli 5 (60′ Bonfanti 6), Diaw 5.5 (60′ Strizzolo 6). A disp.: Seculin, Duca, Mosti, Silvestri, Poli, De Maio, Panada All.: Tesser 7

COSENZA: Micai 6; Rispoli 6 (80′ Rigione 5), Meroni 6, Vaisanen 5.5, La Vardera 6 (66′ Martino 5.5); Brescianini 5, Voca 6, Florenzi 6.5; , Cortinovis 6.5 (72′ Brignola 4.5); Finotto 6 (72′ D’Urso 5), Zilli 6 (66′ Larrivey 5). A disp.: Lai, Marson, Kornvig, Merola, Venturi, Marras, Prestianni All.: Viali 5.5

ARBITRO: Minelli di Varese 6.5

Spettatori: 8.139 di cui 672 ospiti per un incasso di 80.882 euro
Ammoniti: Diaw, Renzetti, La Vardera, Micai, Martino, Brignola
Angoli
Recupero: 0' pt - 5' st

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