Cosenza, calciomercato da incubo, si batte anche una pista croata

25 gen 22 Continuano a saltare, una dopo l’altra, le trattative definite dall’entourage del Cosenza Calcio come “certe” e “sicure”. Dopo le brutte figure fatte per Asencio, Aya, Bianchi, Dalle Mura, D’Urso, Da Cruz, Paganini l’ultima, in ordine di tempo, riguarda Thiago Casasola che il tecnico del Cosenza, Roberto Occhiuzzi, in conferenza stampa venerdì scorso dava per definita e chiusa in questa settimana. Purtroppo anche questa ha preso una piega inaspettata. Il calciatore, ovviamente, ha preferito la Cremonese, squadra che sta lottando per la promozione. La svolta in queste ore. Il giocatore dovrebbe prendere la strada che porta in grigiorosso. Insomma un calciomercato da incubo che ha per denominatore comune il budget. Puntualmente, definita la trattativa arriva una offerta che supera, non di molto, quella fatta dal Cosenza. Sta di fatto che ad oggi ancora si è con un pugno di mosche in mano. E non è tutto perchè la giovane promessa D’Angelo dell’Avellino dato per certo in rossoblù sembra aver preso tempo per decidere. Un modo per dire che la cosa sta saltando perchè nell’affare si è inserita anche al Reggiana, con moneta, non in contropartita tecnica come avrebbe voluto il Cosenza. Intanto la “promessa” Panico viene ufficialmente girato alla Juve Stabia. Si continua a correggere la frettolosa campagna acquisti fatta ad agosto tentando di rimettere insieme un organico competitivo. Compito difficilissimo a cui è chiamato il DS Goretti. Con un budget da “un pugno di riso” il Direttore sportivo sta scavando anche all’estero. E’ notizia di poco fa che dopo Michiev il Cosenza ha avviato una trattativa con l’attaccante croato Marin Jakolis (’96). Nel frattempo Occhiuzzi si gratta la testa alle prese con un organico demotivato oltre che giù di fisico per colpa del Covid. A tutto questo per il recupero di domenica contro il Cittadella si aggiunge la squalifica del nervoso Bittante che di meglio non ha trovato da fare contro l’Ascoli che liberare un ceffone all’avversario e beccarsi un giallo per fallo di reazione e il successivo rosso perchè già ammonito. Una situazione da far tremare i polsi. Intanto la piazza ribolle e chiede a gran voce un cambio tecnico e societario. Certo è che se in questi ultimi cinque giorni il DS Goretti non ha pronto un piano B di trattative, non casi “last minute” ma scelte adeguate alla categoria, il futuro continua a farsi sempre più buio.