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      Cosenza club New York: no a divisioni, uniti per salvare i Lupi

       

       

      Cosenza club New York: no a divisioni, uniti per salvare i Lupi

      03 feb 22 Riceviano e pubblichiamo integralmente: "A nome di tutta la comunità cosentina che vive oltre oceano dal Bronx a Brooklyn , da Manhattan a Queens fino a Long Island e parte del Westchester, rimaniamo assolutamente allibiti ed esterefatti ad assistere a questo clima da guerra civile all’interno della tifoseria rossoblù. Scorrendo un po di messaggi sui vari socials e giornali webs rossoblu notiamo sempre più durezza, rancori, distacco, freddezza, odio, indifferenza ad “oltranza” espressa e proveniente indistintamente da qualsiasi persona appartenente ai più vari ceti sociali. Dai professionisti incravattati, ai semplici tifosi ma piuttosto diciamo pseudo tifosi nonché una parte della stampa che si è sorprendentemente anch’essa lasciata trascinare dal branco inferocito e guai ad andargli contro per una evidente paura poi di essere additata come “lecchina” del “ padrone “, un tale furbo e cattivo, come se in 12 anni sia venuto solo a speculare su questo bel “giocattolo” trovato fra l’altro nell’anonimato e tirato su della serie D come se non avesse di meglio da fare o non fosse già realizzato sia economicamente che a livello imprenditoriale in una intera regione ..
      Per come sta funzionando questo sistema ora ci si darà del lecchino anche a noi, tifosi lontani, come se avessimo bisogno di ricevere l’accredito del biglietto domenicale o farci pagare qualche bolletta .. Ppì furtuna o sfurtuna siamo troppo lontani fisicamente e comunque realizzati nel nostro ambito lavorativo e professionale, ma ci sentiamo sicuramente liberi di esprimere le nostre idee senza essere condizionati o giudicati da nessuno , senza paure di andare controcorrente dissociandoci nel modo più assoluto da questo modo di trattare in primis i colori rossoblu cosa sacra , nonché un San Vito Marulla disertato e snobbato. E infine tutti quegli addetti ai lavori che quotidianamente si spaccano per cercare di fare il loro onesto lavoro al meglio dal magazziniere fino all’area tecnica e gestionale tutta mantenendo ordine , organizzazione e Conti intatti in un momento fra l’altro drammatico e di crisi mondiale, nota a tutti, che colpisce ben altri settori commerciali più importanti ed essenziali che non un calcio fra l’altro oggi malato da anni e diventato ostaggio per mano dei procuratori, gente senza scrupoli e morale che sta affondando intere società grandi e piccole attraverso le loro sovrastimate e assurde nonché onerose commissioni attraverso grosse transizioni bancarie ufficiali e anche a nero totalmente gonfiate , infatti gente come quei quattro o cinque nomi famosi che tengono in ostaggio il calcio andrebbero assolutamente radiati attraverso le giuste riforme che stentano ad arrivare.
      Qui sembra addirittura di rivivere anche il sistema governativo nazionale privo di etica e riforme tant’è che il popolo non decide più nulla da un po’ di tempo. Tuttavia si impunta tantissimo sul calcio scaricandovi tutte le sue frustrazioni a quanto pare.. E anche su questo punto siamo rimasti allibiti leggendo commenti quasi a difendere gli stessi mediatori calcistici invece di tirare le reti verso l’onestà intellettuale nonché verso la nostra barca sapendo fra l’altro chiaramente lo squallore di queste figure che hanno raggiunto un punto estremo e deleterio per qualsiasi società piccola o grande che opera sul mercato.. Ma la cosa che ci ha colpito molto e’ stata vedere o ascoltare trasmissioni tv o in streaming o anche radiofoniche dove è praticamente un tiro al bersaglio perpetuato dai soliti noti partecipanti invitati ad hoc. La cosa paradossale è che spesso chi dovrebbe semplicemente moderare come un conduttore o giornalista neutrale e professionale invece aizza e mette benzina sul fuoco , style “Barbara Durso” o grande fratello. Tutto questo ci sembra un film già visto con all’epoca il buon Giovanni Pagliuso a un certo punto bistrattato e abbandonato dalla gente, quella stessa gente che salì anche all’epoca sul carro dei vincitori quando il vento era in poppa così come è stato fatto esattamente in questi anni passati puntualmente dopo ogni promozione e altri piccoli successi e dopo aver finalmente abdicato dai vari campi di patate, con tutto il rispetto, di Angri , Sapri , Gavorrano, Licata etc etc.. Ma purtroppo la gente dalle nostre parti dimentica molto facilmente e vive di slogan della serie “meglio liberi all’inferno che…”. E poi si è visto che fine abbiamo fatto con due squadre intrappolate in serie D per anni..
      Noi invece preferiamo in questo preciso momento sostenere i colori in qualsiasi situazione societaria configurata al momento o categoria che si voglia , non tifiamo a simpatia o antipatia , gli errori sappiamo bene che li commettono tutti infatti non andando allo stadio e non supportando i nostri ragazzi x salvaguardare la categoria in cui ancora militiamo e’ la più grande mancanza che un popolo calcistico che tifa possa fare nei confronti della propria squadra del cuore gettandosi fra l’altro la zappa sui propri piedi con effetto Boomerang! E pensandoci poi bene siamo si nei bassifondi della classifica ma non ancora morti o ultimi tant’è che c’è tutta la possibilità di giocarcela alla grande dopo una folta e interessante campagna acquisti al netto di altri giocatori di fascia minore rimasti e che potranno sicuramente ritornare utili come rincalzi In un campionato ancora lungo e faticoso . Insomma noi riusciamo a vedere le cose come un bicchiere mezzo pieno perché amiamo essere positivi e propositivi mentre in molti vedono lo stesso bicchiere sempre e comunque mezzo vuoto per partito preso ormai rendendo negativo qualsiasi cosa si faccia come anche una seduta in sala stampa dove ci e’ parso di vedere tanti buoni propositi stroncati puntualmente sul nascere da tanta domanda rancorose.. Noi vogliamo credere ancora che la gente riconsideri i valori dell’attaccamento ai colori sociali nonostante qualsiasi tipo di errore di comunicazione o altro come una campagna acquisti fatta all’ultimo momento non certamente per nostra scelta quando ancora non sapevamo in che categoria avremmo giocato al netto del nostro ex Ds , un eterno mediocre il quale si era già accordato con un altro club mesi prima così che’ facendo acquisti di basso rilievo per interessi puramente personali di ritorno ci affossò data la sua appunto partenza già programmata sotto banco .. Chi opera non sbaglia mai e quello è un fatto sicuro! L’errore ci sta e quando e’ fatto in buona fede va solo corretto ma non solo va anche incoraggiato affinché possa migliorare il tutto per un futuro migliore .. Possibile che tutto ciò non si vede in questo momento? Sembra di vedere l’epilogo fra Spinelli e il Livorno squadra oggi sparita da un bel po’ dalla scena del calcio che conta, guarda caso … . Anche noi da qui sosteniamo che le critiche vanno fatte ma con grande responsabilità e maturità da poter sicuramente proteggere quel famoso “appeal” che nasce propio dalla piazza che è formata, da che mondo è mondo , dai tifosi e dalla stampa locale . I presidenti vanno e vengono , mentre la piazza rimane ed è padrona del proprio destino . Dulcis (o malis) in fundum, quello striscione apparso ieri al San Vito Marulla andava certamente fatto, ma solo a fine campionato nel momento in cui non c’è l’avremmo fatta a salvarci nonostante gli sforzi del DS che si è dannato a cercare il meglio possibile su oltre 30 calciatori trattati e non di certo esporlo ora che siamo in corsa salvezza più che mai!! Siamo sicuri che arriveranno buoni risultati che metteranno pace nell’ambiente tutto affinché possa regnare serenità che in qoesto momento servita come il pane a tutti i protagonisti in campo.
      Forza lupi sempre e comunque al fianco dei colori rosso blu ieri oggi e domani più che mai.
      Ps. Noi chiediamo a tutta la comunità rossoblu di unirsi compatta a sostenere i ragazzi sinergicamente per raggiungere ben altri obbiettivi futuri che una semplice salvezza di oggi che dovrà essere un punto di partenza e non di arrivo di questo fine stagione . Guardiamo il quadro in grande e non solo il quadretto momentaneo .. gettiamo delle solide basi di coesione sociale remando tutti nella stessa direzione.
      Direttivo Cosenza club New York
      "

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