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Benevento-Cosenza 0-1, Davide batte Golia

14 ago 22 Per la terza volta consecutiva il Cosenza batte il Benevento in meno di quatto mesi. Sulla panchina degli Stregoni sempre Mister Caserta più adombrato che mai. Nel finale della scorsa stagione, nell'amichevole pre campionato e, dopo quarantun anni, a domicilio. Allora in panchina c'era Gianni Di Marzio e Presicci segnò nei minuti di recupero. Oggi ci ha pensato 'El Bati' Larrivey che ha annientato le streghe con una chirurgica rete da vero rapinatore d'area: Tello sbaglia l'appoggio, Joaquin ruba palla e la spedisce in porta, Paleari la para con i piedi ma la sfera si alza. Allora El Bati sceglie la soluzione più comoda, l'addomestica con la testa e la deposita in rete, sotto la curva dove battono 700 cuori rossoblù. E' un attimo. Un ululato da Lupo esce dalla gola dell'argentino. Delirio. In panchina c'è un altro attaccante a godere come un riccio: Davide Dionigi. Già, Dionigi. Chiacchiere su di lui a profusione. Va. Non va. Intanto al debutto porta all'incasso la prima vittoria stagionale. In trasferta per giunta. Mancava al Cosenza da un anno e mezzo, e anche più. Stupire. In tutto questo in mezzo ci sta una squadra organizzata. Erano anni che non la si vedeva in riva al Crati. Ognuno sa cosa deve fare. Ogni calciatore occupa la sua posizione correttamente. Tosti. Organizzati. Stupire. E' il refrain imposto dal DS Gemmi. Non vuole sentire ragioni. Stupire. Mancano ancora quattro o cinque elementi per far quadrare la rosa. "Giocare col calciomercato aperto è un problema per tutti" tiene a ribadire Davide Dionigi a fine partita. Davide, un nome predestinato. Oggi contro Golia. E' finita come raccontano le sacre Scritture. Golia mette paura per mezzora, poi il piccolo Davide con la fionda, colpo dopo colpo, la vince. Al posto delle pietre un pallone. Uno solo. Quello poggiato da Joaquin, altro nome biblico, in porta. Predestinato pure lui. Il calcio, a volte, sposa le situazioni impossibili, almeno così sembravano, e fa emozionare. In mezzo, però, non c'è solo il fato. C'è tanto sudore, lavoro e grida da togliere la voce. Il Cosenza gira, funziona. Ha un suo carattere, tosto, e tanta personalità. Così Dionigi si diverte. Dalla difesa a quattro passa alla difesa a tre manco la miglior metamorfosi da bruco a farfalla. Altro che cinque-cinque-cinque. Il tecnico romagnolo trasforma un Panico sulla via d'uscita in un giocatore che verosimilmente non si sposterà più da lì. Magari inizierà a non innamorarsi troppo della palla. Magari vedrà meglio i compagni. E' giovane. Dategli tempo. Ma non troppo. Cresce insieme agli altri compagni. E che compagni. In orchestra entrano nuovi protagonisti. Brescianini che mette tanta qualità e Butic, vituperato anche lui, che fa reparto da solo. Difende, fa il play, lancia, gioca a tutto campo. Dionigi inizia a divertirsi. Noi pure.
Buon Ferragosto!

Benevento-Cosenza 0-1
Rete: 48' Larrivey

COSENZA: Matosevic 6.5, Rispoli 7, Rigione 7, Vaisanen 7.5, Panico 6.5 (18′ st Martino 6.5), Vallocchia 6.5, Florenzi 6.5 (23′ st Brescianini 7), Voca 6.5, D'Urso 6.5 (30′ st Zilli 6), Brignola 6 (30′ st Venturi 6.5), Larrivey 7.5 (18′ st Butic 6.5). A disp.: Lai, Meroni, Nasti, La Vardera, Kongolo, Arioli All.: Dionigi 7

BENEVENTO: Paleari 5.5, Letizia 5.5 (28′ st El Kaouakibi 6), Acampora 5.5, Masciangelo 5.5, Karic 5v(14′ st La Gumina 6), Tello 5 (18′ st Insigne 5), Farias 5.5 (18′ st Improta 5), Glik 6, Viviani 5.5 (28′ st Koutsoupias 5), Forte 5, Barba 6. A disp.: Manfredini, Thiam, Foulon, Talia, Pastina, Vokic, Capellini All.: Caserta 5

Arbitro: Di Bello da Brindisi 6.5

Spettatori: 6828 (di cui 676 ospiti)
Angoli 8-5 (6-1)
Ammoniti: 20′ Florenzi (C), 33′ Viviani (B) 84′ Brescianini (C), 85' Insigne
Recupero: 1′ pt; 5′ st.

le pagelle: Larrivey e Vaisanen su tutt

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