Cosenza nel segno di Gori e Millico, 2-0 al Como

21 set 21 Il senso del momento te lo danno i tifosi in città quando vanno allo stadio sfoggiando con orgoglio la maglia del Cosenza. Altro che chiacchiere e scivolamenti vari. Zaffaroni sa il fatto suo e punta tutte le sue carte sullo stesso undici su cui sta lavorando da tre settimane a questa e parte e mette in saccoccia altri tre punti. Sfogliare almanacchi per favore e controllate da quando alla quinta giornata il Cosenza si trova con 7 punti in calssifica e le due prima gare interne vinte. Nonostante il disastroso avvio di stagione con i giovanotti della Primavera immolatisi alla causa. Squadra quadrata, difesa d'acciaio e uomini sempre pronti ad occupare in sei o sette l'area avversaria. Il pubblico se ne è già accorto. Lo capisci dagli applausi ad ogni passaggio, ad ogni giocata, ad ogni cambio fatto. Non accadeva da anni. "Ci sono ancora ampi margini di miglioramento" afferma poi il tecnico a fine gara in conferenza. Il Como arriva a Cosenza provando a far paura a Vigorito ma è fuoco di paglia che dura solo 11 minuti. Poi Caso, al solito, affetta come burro la difesa avversaria. Al 12' Gori fa le prove e l'omonimo manda in angolo. Questione di un solo giro di lancetta che il lungaglione fiorentino si presenta al limite spalle alla porta, fa sedere gi avversari con una finta, si gira e tira un siluro che s'infila a fil di palo. Sembra un film: no, è proprio la realtà. Da starbuzzarsi gi occhi. Sotto la curva nord con il tifo organizzato in estasi. Un orgasmo per tutto lo stadio. Anche per lui che è al terzo gol in cinque partite. A questo punto il Cosenza gestisce la gara lasciando correre i lariani ma senza disdegnare le puntate di Situm che ci prova da fuori. In testa al tecnico, probabilmente, c'è già la gara di sabato contro il Crotone. C'è da preservare energia per il derby. Nella ripresa la musica non cambia. Il Como si butta a capofitto a cercare il gol del pari ma il Cosenza non molla di un millimetro. Anzi, il tecnico milanese butta nella mischia Corsi, Vallocchia, Eyango e Pandolfi. Il Cosenza con più energie gestisce al meglio la palla senza rischiare più di tanto. Il Como riesce solo a collezionare 7 angoli. A due dalla fine Zaffaroni cala il jolly: Millico. Il gioiellino torinese si scatena. Prima prova a fare a fette il lato sinistro poi a destra, imbeccato da Situm punta la porta e in mischia fa passare la palla tra le gambe di un difensore e le braccia del portiere ospite gonfiando la rete: apoteosi. E' il su primo gol in serie B. Esplode lanciando in aria la maglia e poi viene sommerso dagli abbracci da chiunque si trovasse sulla sua traiettoria. Il San Vito Marulla gode come non mai, lui non è da meno. Tutti i compagni lo sommergono. Il gol più veloce della sua carriera, entra al minuto 89 e segna al minuto 90. Due a zero e tutti a casa. Si fa per dire . Perchè c'è festa di fine partita con i giocatori che salutano tutti i settori. Classifica migliorata e quint'ultimo posto lontano cinque punti. Numeri che hanno un senso. Sabato, intanto, arriva il Crotone..... Ma questa è un'altra storia.

Cosenza-Como 2-0
Reti: 13' Gori, 90' Millico

COSENZA (3-5-2): Vigorito 6.5; Tiritiello 7, Rigione 7, Vaisanen 7; Situm 6.5, Carraro 6.5, Gerbo 6.5 (58′ Vallocchia 6.5), Boultam 6 (69′ Eyango 6.5), Sy 6 (58′ Corsi 6.5); Caso 6.5 (69′ Pandolfi 6.5), Gori 8 (89′ Millico 7). A disp.: Saracco, Matosevic, Kristoffersen, Venturi, Pirrello, Minelli, Florenzi. All. Zaffaroni 7.
COMO (4-4-2): Gori 6.5; Vignali 6, Solini 6, Scaglia 6, Ioannou 6; Iovine 5.5 (56′ Chajia 6), Bellemo 6.5 (70′ Arrigoni 6), H’Maidat 6, Parigini 6.5 (81′ Luvumbo SV); Cerri (81′ Gabrielloni SV), Gliozzi 5.5 (70′ La Gumina 5.5). A disp.: Facchin, Bolchini, Bertoncini, Kabashi, Varnier, Cagnano, Pelli. All. Gattuso 6.
ARBITRO: Sacchi di Macerata 5.5
Ammoniti: 39′ Bellemo (Co), 45′ Scaglia (Co), 50′ Gerbo (Cs), 52′ Caso (Cs), 64′ Solini (Co), 87′ La Gumina (Co), 90' Gabrielloni.
Angoli: 1-7 (pt 1-2).
Recupero: 1′ pt; - 3′ + 1′ st.

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