Sconfitta amara per il Cosenza ad Ascoli

22 ago 21 Resta l’amaro in bocca per come la sconfitta del Cosenza ad Ascoli è arrivata sull’unico errore della partita degli uomini di Zaffaroni. Il tecnico a fine gara non nasconde la delusione ma la copre benissimo con le parole. L’unico errore iniziato proprio dal giovanotto che ha lasciato il suo segno positivo a tutto l’incontro. Fabbrini , tra i migliori. In campo, gli scappa e riesce a dare un pallone d’oro a Bedaoui che incredulo la mette dentro proprio sul palo del portiere che sembra, addirittura, impacciato nel momento in cui avrebbe dovuto tenere le mani davanti per bloccare la palla. Poi sul suo palo. E pensare che qualche minuto prima aveva proprio negato a Fabbrini il gol in una parata a terra da applausi. Una summa di circostanze che a pensarci bene fanno ancora rabbia. Lo dice anche il tecnico dei padroni di casa che al triplice fischio si lascia andare in un “meno male che è finita”. La sua squadra ha dimostrato di essere più avanti nella condizione ma non così irresistibile per come veniva descritta. Il Cosenza si nasconde, forse per la paura del debutto, forse per la prima volta del tutti assieme e aspetta di prendere gol per reagire e mettere alle corde gli avversari. Parola grossa mettere alle corde. Ma ci sta. Solo se Gori avesse avuto un uomo d’area vicino. Lasciato un pò solo ha poche palle da giocare. Tant’è che proprio un difensore, Rigione, sfiora il pari davanti ad un Leali impacciato che per tre volte viene graziato. Zaffaroni ha fatto, e sta facendo, un gran lavoro e presentarsi ad Ascoli senza timori di sorta con una rosa di giocatori che ancora non si conoscono ma che in campo fanno fino all’ultimo minuto il loro dovere, finchè ne hanno, significa che ci sono enormi margini di miglioramento.

Fare meglio si può a patto che arrivino quei quattro o cinque elementi che servono come il pane. Una punta da doppia cifra su tutti e un portiere di categoria. Stasera, intanto, la sorpresa arriva dall’esterno sinistro, Sy, che assieme a Minelli, Rigione e Vaisanen mostrano una difesa ben assortita e qualitativamente anche “cazzuta”. E poi ci sono i nuovi che per pochi secondi in campo hanno messo in vetrina numeri niente male. Insomma la rabbia rimane solo per un risultato scaturito da una serie di errori che mai e poi mai ci si poteva immaginare. Ma le partite si perdono così. Con l’imponderabile. Venerdì c’è un’altra partita contro un avversario che ha già messo in tavola le sua carte. Il Brescia corsaro in quel di Terni che già sembra lisciarsi le mani per la gara di venerdì sera. Il tecnico dei calabresi sa bene che deve fare meglio di oggi, ma sa anche che venerdì avrà avuto altri cinque giorni per crescere il gruppo il cui ultimo acquisto è stato fatto manco 24 ore prima della gara. Ora bisogna subito buttarsi anima e corpo sulla prossima gara. Si può solo migliorare.

Ascoli-Cosenza 1-0
RETE: 35′ Bidaoui.

ASCOLI: Leali 5; Baschirotto 5.5, Botteghin 6, Avlonitis 5.5, D’Orazio 6; Eramo 6, Buchel 6.5 (83′ Saric SV), Collocolo 6; Bidaoui 6.5; Dionisi 6, Fabbrini 7 (90′ Castorani SV). A disposizione: Bolletta, Guarna, Salvi, Tavcar, Quaranta, Spendlhofer, Franzolini, Intinacelli, D’Agostino, Lico. All. Sottil 6.
COSENZA: Saracco 5; Vaisanen 6, Minelli 6, Rigione 6.5; Corsi 5.5, Florenzi 6 (89′ Venturi SV), Carraro 6 (77′ Vallocchia 6), Boultam 5.5, Sy 6 (89′ La Vardera SV); Sueva 5.5 (65′ Caso 6), Gori 6. A disposizione: Matosevic, Borrelli, Moreo, Maresca, Prestianni, Aceto, Arioli. All. Zaffaroni 6.5.
ARBITRO: Maggioni di Lecco
SPETTATORI: 3.852 di cui 46 ospiti, incasso €55.994.
Ammoniti: 17′ Sy (C), 82′ Minelli (C), 84′ Collocolo (A), 86′ Dionisi (A).
Angoli: 2-6 (1-3).
Recupero: 0′ pt; 3′ pt.

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