NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Cosenza: difesa sotto inchiesta; oggi riposo, domani al lavoro

       

       

      Cosenza: difesa sotto inchiesta; oggi riposo, domani al lavoro

      05 lug 20 Mentre i giocatori del Cosenza si godono una giornata di riposo, non sono automi visto che hanno giocato quattro gare per due settimane di fila senza mai fermarsi, il tecnico del Lupi studia le soluzione epr vnire fuori da una situazione, quasi, impossibile. La gara con l'Ascoli era il jolly per puntare diritti verso la salvezza diretta. Ora invece c'è da ripetere l'exploit messo a segno nelle prime tre gare. Si ricomincia venerdì prossimo contro lo Spezia.

      La squadra di Italiano punta ai play off e in queste utime settimane è riuscita, addirittura, ad occupare la terza posizione e sfiorare la piazza d'onore col Pisa. Gara stregata coi toscani e sconfitta in casa che ha lasciato qualche segno. Infatti a Frosinone la seconda sconfitta di fila ha fatto cadere i liguri in sesta posizione a 5 punti dal secondo posto. Un segnale che c'è una bagarre accesa nella parte alta della classifica.

      Occhiuzzi, intanto, prima della seduta defatigante sabato mattina, ha parlato con i giocatori della sconfitta con l'Ascoli analizzando i problemi sorti in gara. Su tutti l'ennesimo errore difensivo che è costato la partita. Se con il Trapani la squadra ha avuto birra per regire adeguatamente, venerdì scorso, terza gara in sette giorni, il serbatoio della benzina segnava rosso. L'errore però è stato l'ennesimo che ha messo sul banco degli imputati il pacchetto arretrato.

      La scelta di Schiavi, nelle prime tre gare dopo il lockdown, non era causale. Lo abbiamo sottolienato subito dopo la gara con l'Entella. In questa squadra, è noto, solo lui e Legittimo hanno l'esperienza adatta a guidare la difesa. Non a caso nelle tre gare in cui Schiavi ha giocato titolare guidando la difesa, il Cosenza non ha mai perso. Partenza un pò diesel, quella dell'ex capitano della Salernitana, ma poi una volta preso in mano il timone non lo ha mai mollato.

      Inutizle fare paragoni o aggiungere altro. Il Cosenza non è riuscito a trovare, dopo la partenza di Dermaku, un leader del settore più caldo, più importante. Quel settore che non può permettersi di sbagliare perchè quando lo fa si trova puntuali col gol sul groppone. Senza remissione di peccati. Serviva in leader bravo nel tenere la linea, alzare e abbassare il settore, chiamare il fuorigico e tenere alta la tensione dei compagni. E Schiavi lo è. Forse l'età non è di quelle più verdi ma Occhiuzzi ha avuto regione. Affidando il reparto alla persona adatta.

      Ma con l'Ascoli si è ricaduti nei pasticci. Schiavi doveva riposare e quell'inserimento centrale di Ninkovic ... una beffa frutto di un clamoroso errore collettivo. Inutile piangere sul latte versato. Intile ricordare il rigore plateale su Riviere che si gira col pallone tra i piedi con un colpo di tacco in area e viene cinturato e atterrato davanti all'arbitro. Inutile ricordare la 'ruggine' tra il Cosenza Calcio e l'arbitro Abbattista protagonista per la seconda volta di fila, il gol regolare in porta non convalidato col Crotone, al San Vito Marulla. Come mai non è stato ricusato? Come mai il designatore, alla luce di quanto accaduto dopo la gara col Crotone lo ha rimandato a Cosenza? Interrogativi che non avranno mai risposta. Rimangono sei gare da giocare e ci sono 18 punti in palio. Tre fuori e tre dentro. Non c'è più tempo per pensare. Il Cosenza deve fare subito risultato.

      Si comincia con lo Spezia e la gara è di quelle impossibili. Per questo Occhiuzzi sta serrando le fila e chiederà il massimo scegliendo solo chi è pronto a scendere in campo. Senza Sciaudone, squalificato e aggiungiamo anche decisamente sotto tono rispetto alla scorsa stagione, e Kanoutè (scappato letteralmente da Cosenza) il tecnico di Cetraro dovrà inventarsi un centrocampo capace di reggere il gioco della sua squadra. Anche qui un clamoroso no, quello di Palmiero, dettato più dal suo procuratore che dal giocatore, non ha permesso di trovare una pedina capace di distribuire le giocate tra i rossoblù. Stranamente tutti e due i giocatori hanno a che fare col Pescara. Considerazioni che vengono spontanee. Ma sono il filo che lega le due cose e spiega, a chi si sta ponendo quesiti in merito, cosa sta avvenendo. In mezzo ci sta un amico del Pescara e un nemico del Cosenza? Domanda al momento senza risposta.

      Così, troppe volte, ci si è affididati a giocate dei singoli. Anche se, ad onor del vero, Kanoutè avrebbe dovuto compiere la moltiplicazione dei palloni. Un giocatore che, però, di tecnica molto fine, non è stato mai capace di tenere in mano la squadra. Troppi i cali di concentrazione e crolli durante le partite. Tanti gli errori e le palle perse. Se da un lato incantava con alcune gicoate dall'altro sembrava quasi che staccasse la corrente. Insomma un flop che però ora lascia un buco nella rosa dei rossoblù. Un flop che fa il paio con scelte arrivate troppo tardi e che hanno condizionato un intero campionato. Quasi alla ricerca di saldi per mettere su la squadra. La Serie B non è la seire C. Non si inventano le rose del secondo campionato nazionale all'ultimo minuto.

      Ora, però, non è il momento di fare i conti. La stagione non è ancora finita e bisogna trovare il miglior modo per portarla a termine con la salvezza. Serve un miracolo è vero. Ma bisogna provarci.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito