Cosenza, con Pierini e Carretta out Braglia dovrà fare miracoli, o quasi

17 dic 19 Scelte limitate per Braglia per la trasferta di Pisa domenica prossima. Il tecnico nella seduta di oggi oltre a Kone e Kanoutè ha dovuto fare a meno di Carretta, da ieri in un centro fuori regione per curarsi il problema che lo affligge da tempo, e di Pierini che anche oggi ha lavorato a parte. Dopo il faccia a faccia con i tifosi il coach rossoblù ha lavorato con la squadra dopo il classico lavoro atletico diretto dal prof. Pincente. Per Pisa il tecnco toscano ha più di una gatta da pelare. Innanzi tutto deve rimettere mani alla difesa e ricostruire, non solo moralmente, il reparto arretrato che da 5 gare sta incasando gol, dieci cioè una media di due a partita, frutto di errori marchiani dovuti, forse, a cali di attenzione vistosi. Non è possibie alternare prestazioni esaltanti a errori così clamorosi. La mancanza di un centrale che sa dirigere il reparto, nel senso di avere avuto l'esperienza e la capacità di farlo, si fa sentire. Senza Legittimo, poi, che non è al top della condizione, lo dicono i numeri, il Cosenza soffre in difesa. Probabilmente perchè la sua esperienza e il suo carsima lo portano a tenere "vispo" il reparto.

Dopo la partenza di Demaku la linea difensiva non ha ancora trovato un vero leader. Braglia deve ora trovare una soluzione prima del mercato. Ci sono tre partite importanti da giocare in una sola settimana e i Lupi devono fare subito punti. Rimane inspiegabie il crollo delle ultime cinque gare con dieci gol sul groppone. Inutile accusare i singoli, anche perchè a rotazione gli errori, se pur madornali, li stanno commettendo un pò tutti. E' vero che è rientrato Lazaar, ma il marocchino ancora non ha più di trenta minuti di autonomia. Figuriamoci nell'arco delle prossime tre partite.

Così per il centrocampo. Con l'uscita di Kanoutè per infortunio le soluzioni provate non hanno dato gli effetti sperati. La buona prestazione di Greco a Perugia col Pordenone non è stata sassolutamente replicata. Dopo un buon avvio il gicoatore sembre essersi spento. probabimente il suo gioco è con un passo diverso rispetto a quello particato e voluto da Bragia. Non si può scomparire dal campo quando hai calpestato i campi della serie A e della Champions League. Lo ribadiamo, la sconfitta col Pordenone e il pari di Perugia hanno la stessa matrice: gli errori di singoli hanno condizionato la partita. Ora il tecnico di Grosseto dovrà trovare la quadratura del cerchio e affidarsi a quello che i giocatori a disposzone sanno fare ed hanno fatto bene in queste prime 16 gare.

In avanti hai perso in velocità. Con Kone, Pierini e Carretta fuori dai giochi per infortunio devi affidarti a Riviere e Baez sicuramente ma bisognerebbe dare qualche chance in più anche a Machach che nell'ultima gara, finchè ha avuto fiato, ha fatto bene. Su Litteri rimangono una serie di dubbi che partono dalle sue condizioni. Su tutte la velocità che, ovviamente, non è il suo forte. Lui è uomo d'area e con i repentini inserimenti e scambi che il Cosenza è abituato a fare è normale che le difese avversarie lo lascino sul posto in fuorigioco per evitare il peggio. Tutto questo Bragia lo sa e come di consueto deve mettere insieme le caratterisiche dei disponibili per sfruttarle al meglio in un collettivo che gira. In queste tre gare bisognerà fare di necessità virtù, stringere i denti e, soprattutto, da parte di tutti i gicocatori, dimostrare di meritare di indossare la maglia del Cosenza prima che che essere giocatori di serie B!