NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      In Appello pene ridotte in processo droga nato da indagine su delitto Vinci

       

       

      In Appello pene ridotte in processo droga nato da indagine su delitto Vinci

      22 gen 24 Riduzioni di pena rispetto al primo grado nel processo d'appello per gli imputati di “Demetra 2” che ha preso spunto dalla precedente inchiesta sull'omicidio di Matteo Vinci, il biologo di 42 anni che morì il 9 aprile del 2018 a Limbadi, nel Vibonese, a causa dello scoppio di una bomba collocata sotto l'automobile su cui viaggiava insieme al padre Francesco, di 73 anni, che rimase gravemente ferito. Inchiesta che ha portato alla luce una presunta attività di traffico e spaccio di droga in capo ad una parte degli imputati. La Corte d'appello di Catanzaro ha condannato a 15 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione Vito Barbara (16 anni in primo grado), genero di Rosaria Mancuso a sua volta sorella dei presunti boss Giuseppe, Francesco, Pantaleone e Diego Mancuso; 8 anni, 2 mesi e 10 giorni per Pantaleone Mancuso (9 anni in primo grado); 2 anni e 8 mesi per Alessandro Mancuso (3 anni e 4 mesi in primo grado; 6 anni e 11 mesi per Domenico Bertucci (8 anni in primo grado); Antonio Criniti a 8 anni e 4 mesi (10 anni in primo grado); 8 anni e 7 mesi infine a Filippo De Marco (10 anni e 8 mesi in primo grado). Una parte degli imputati si è vista assolvere da alcune contestazioni mentre per altre è stata decisa la riqualificazione del reato. Inizialmente per De Marco e Criniti era contestato anche l'omicidio di Vinci ma entrambi erano stati assolti in primo grado dall'accusa di concorso nel delitto (con Vito Barbara e Rosaria Mancuso che vengono ritenuti i mandanti dell'attentato, già giudicati nel filone giudiziario parallelo) in quanto identificati quali esecutori materiali e di aver fabbricato e posizionato l'ordigno. Nei loro confronti, tuttavia, la Dda non aveva appellato quel verdetto e così per quelle contestazioni le assoluzioni sono divenute definitive. Era rimasta quindi in piedi solo la contestazione di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2003-2024 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito