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      Riunione in Regione su SS 106, nel 2025 via a cantieri in due nuove tratte

       

       

      Riunione in Regione su SS 106, nel 2025 via a cantieri in due nuove tratte

      12 gen 24 Oltre 3 miliardi di euro e tempi di realizzazione più che dimezzati (cinque anni invece che 15), per due importanti tratti: Sibari-Rossano e Crotone-Catanzaro della statale 106, i cui cantieri per l'avvio dei lavori partiranno all'inizio del 2025. E' quanto emerso dalla riunione convocata alla Cittadella regionale di Catanzaro alla presenza del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, i segretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil) e in collegamento web il capo della direzione tecnica di Anas Luca Bernardini. Al termine dell'incontro valutazioni positive da parte delle delegazioni sindacati che hanno parlato di 'riunione utile e proficua', anche se, hanno aggiunto, 'c'è ancora molto da fare per la messa in sicurezza di un'arteria strategica per lo sviluppo dell'area ionica della regione' . "Dopo decenni di parole sulla 106, finalmente - ha detto il presidente Occhiuto - ci sono dei fatti, perché i tre miliardi di euro che sono stati stanziati in legge di Bilancio e che si prevedeva di spendere in 15 anni l'Anas ci dice che saranno spesi in 5 anni partire dall'anno prossimo. Il che significa che avremo la realizzazione di una parte importante della 106 entro il 2030. C'è molto da fare ancora - ha aggiunto Occhiuto - perché ci sono altre tratte da finanziare: vorrei segnalare, però, che nei 20 anni precedenti sulla 106 era stato stanziato solo un miliardo. In due anni siamo riusciti a trovare tre miliardi per consentire ad Anas di realizzarla per evitare che si continui a chiamare 'strada della morte". "Per il governatore calabrese "ci sarà anche un impatto occupazionale importante che l'Anas quantifica in 1000-1500 unità, ma la cosa importante è che si creerà una via di collegamento civile a quattro corsie nella parte ionica della Calabria per troppo tempo inutilmente attesa. Ci sono anche buone novità per l'A2 perché anche lì è previsto un intervento in variante per permettere di risolvere i problemi che oggi sono determinati dal tratto tra Cosenza e Altilia".

      Occhiuto: regione si occuoperà del VIA

      "Utilizzando una norma del Decreto semplificazioni abbiamo chiesto ad Anas di chiedere al Ministero dell'Ambiente di concedere la valutazione di impatto ambientale, la Via, alla Regione allo scopo di poter essere più veloci. Così la Regione si sostituisce al Ministero dell'Ambiente". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della riunione con i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil sulla statale 106. "E questo - ha aggiunto Occhiuto - per evitare lungaggini e ritardi, mettendoci la faccia direttamente anche quando probabilmente altri avrebbero scelto in passato di dire che si aspettava che il Governo facesse il suo dovere. Siamo abituati, come abbiamo fatto in questi due anni, ad assumerci tutte le responsabilità a volte anche quelle che non dovrebbero competerci e che sarebbero attribuite ad altri livelli di governo". "Il tempo previsto per completare l'opera - ha detto ancora il governatore calabrese - non è troppo. Vorrei segnalare che Anas ha detto che tutto questo lavoro di progettazione, di bandi per la 106 è stato un lavoro fatto nel 2022 e ciò significa che questo governo regionale ha saputo svolgere una funzione di stimolo nei confronti di Anas che mai alcun governo regionale aveva svolto prima".

      "Quello di oggi è un primo risultato, ma occorre la mobilitazione che prevediamo si terrà a fine gennaio per fare della statale 106 e della Ionica il tema generale della Calabria". Lo ha detto Angelo Sposato, segretario generale della Cgil calabrese a conclusione della riunione dei vertici sindacali calabresi con il presidente della Regione Occhiuto e con l'Anas. "E' necessario - ha aggiunto Sposato - agire per sollecitare il Governo nazionale a trovare i 4 miliardi e mezzo che servono per completare il tratto della 106 da Crotone a Catanzaro e poi per trovare i rimanenti 10 miliardi per il tratto Catanzaro-Reggio. La riunione di oggi è servita per fare il punto e per avere delle risposte da Regione, Governo nazionale e ad Anas in modo da imprimere un'accelerazione dei tempi. All'ordine del giorno c'è la necessità di velocizzare i lavori sulla 106 e come individuare le risorse. Di fatto per completare la 106 servono 15 miliardi". "Noi avremmo preferito - ha detto ancora il segretario della Cgil calabrese - che il governo invece di spendere le risorse sul ponte avesse potuto intervenire su questa linea perché riteniamo che sia necessario dare risposte alla tragicità che questa strada rappresenta.C'è stata un'apertura da parte di Anas e un buon lavoro che è stato fatto, perchè fino a qualche anno fa non si parlava in questo modo della statale 106. Andremo alla mobilitazione: sui temi della sicurezza e della statale 106 è importante chiamare anche i sindaci e le amministrazioni locali perché il tema della sicurezza e della 106 deve diventare un tema generale".

      "Bisogna avere chiaro che c'è un terzo di Calabria, la ionica,che è completamente isolato dal resto della regione, una regione che non è poi così connessa con il resto del Paese". Lo ha detto Santo Biondo, segretario confederale e segretario generale della Uil calabrese, a margine della riunione alla cittadella tra Regione, sindacati e Anas. "E' fondamentale avere chiarezza - ha aggiunto Biondo - su quello che manca perchè la statale 106 si realizzi.C'è stato un ritardo negli anni ma oggi sappiamo che c'è un cronoprogramma e dei lotti ben definiti su cui si sta lavorando. Mancano ancora tante risorse, 15 miliardi, per il completamento, e ci sono ritardi di molti anni. Oggi abbiamo avuto contezza di un fatto positivo, e cioè che nel contratto di programma 21-25 è prevista la progettazione che va da Catanzaro a Reggio Calabria, ovvero l'unica parte della 106 per la quale mancano la progettazione e la cantierizzazione. Avuto il cronogramma e la progettazione dell'intera infrastruttura - ha sostenuto il leader della Uil calabrese - bisognerà lavorare in sinergia e sintesi richiamando il governo alla propria responsabilità. In questo senso, il ponte è un'opera che nessuno mette in discussione però è chiaro che deve rientrare in un programma di legislatura che preveda che prima del ponte si intervenga su quelle che sono le infrastrutture di connessione fondamentali per la nostra regione". "Noi abbiamo in programma una mobilitazione a fine gennaio - ha detto ancora Biondo - proprio per richiamare l'attenzione del governo nazionale sul tema della 106 che non può certamente vivere periodi di emersione e altri di buio. Un merito va riconosciuto anche al presidente della Regione che in questi due anni attraverso il lavoro che si è anche fatto insieme con la vertenza Calabria, la 106 è diventata discussione pubblica non solo in Calabria ma anche a livello nazionale".

      "Il nostro obiettivo è che nel giro di sette, otto o dieci anni al massimo la statale 106 debba essere completata. Si tratta di un'opera strategica non solo per quanto riguarda la sicurezza e l'incolumità delle persone che la utilizzano, ma anche perchè condiziona negativamente lo sviluppo di un intero territorio". Così Tonino Russo, segretario generale della Cisl calabrese al termine della riunione tra sindacati, Regione e Anas. ""E' stata una riunione molto proficua - ha aggiunto Russo - e abbiamo messo in chiaro alcuni percorsi. Intanto, abbiamo avuto la rassicurazione da parte di Anas che i due progetti finanziati e appaltati, ovvero quello tra Sibari e Corigliano Rossano e quello tra Crotone e Catanzaro abbiano la copertura totale". "Inoltre - ha detto ancora Russo - abbiamo constatato che c'è una bella interlocuzione tra il la Regione e l'Anas e questo è un fatto certamente positivo. Il confronto che abbiamo avuto è stato sereno e molto utile. Certo per fare sì che i tempi si accelerino al massimo su tutti i fronti stiamo lavorando alla mobilitazione che metteremo in cantiere su più punti proprio nella fascia ionica. Riteniamo, infatti, che proprio dal punto di vista dell'abbandono dell'arretratezza è quello ionico è il territorio che sta pagando il prezzo più alto".

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