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      Protesta sindaci contro automomia differenziata davanti prefetture Cosenza e Catanzaro

       

      Sit in sindaci a Cosenza

       

      Protesta sindaci contro automomia differenziata davanti prefetture Cosenza e Catanzaro

      13 feb 24 Alcune decine di sindaci della provincia di Cosenza si sono ritrovati stamani davanti alla prefettura, in piazza XI Settembre, per contestare il ddl Calderoli sull'autonomia differenziata che ha già ottenuto, nelle scorse settimane, il via libera a Palazzo Madama e che adesso è atteso alla Camera. Una manifestazione, organizzata dall'Anci Calabria, all'insegna del titolo significativo "No alla divisione dell'Italia". "Noi siamo sindaci e io rappresento l'Anci, che non ha colore politico e rappresenta tutti i sindaci. La preoccupazione - ha detto ai giornalisti Rosaria Succurro, di Forza Italia, sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente di Anci Calabria le cui dichiarazioni dei giorni scorsi hanno provocato polemiche nel centrodestra - è la copertura economica dei Lep e noi vigileremo su questo. Siamo abituati a lavorare e lo facciamo per i nostri cittadini. Abbiamo avuto interlocuzioni con i parlamentari e ci sono stati dei miglioramenti, ma non basta per la tutela delle nostre comunità". Il consiglio Anci ha stilato un documento che è stato consegnato alla prefetta di Cosenza Vittoria Ciaramella. Tra i sindaci presenti anche Franz Caruso, primo cittadino di Cosenza. "È una battaglia di tutti i sindaci - ha detto - di chi rappresenta i territori e che vuole che non vengano mortificati. Ci opporremo a chi vuole invece farlo. Sabato ci sarà Decaro a Cosenza e continueremo la mobilitazione. Noi non siamo contro l'autonomia differenziata, ma contro questo disegno di legge. Se tutti partissimo dallo stesso punto, con il finanziamento dei Lep, valuteremo. Servono 90 miliardi, se non ci saranno, e non ci saranno, faremo le barricate come ha detto Succurro. È una battaglia comune a tutti". Al termine dell'incontro in Prefettura il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, ha lanciato la provocazione: "Se il governo trova 100 miliardi di euro per i Lep io sarò il loro primo sostenitore e prenderò la tessera di Fratelli d'Italia. Come amministratori locali - ha poi aggiunto Stasi - siamo tutti preoccupati, a prescindere dal colore politico, perché questa norma rischia di cristallizzare e aggravare il divario tra Nord e Sud, che poi si riversa sulla carne viva delle comunità".

      Sindaci ricevuti da Prefetto Ciaramella

      Sit in sindaci davanti prefettura Catanzaro

      Anche a Catanzaro alcune decine di sindaci, bardati di fascia tricolore, hanno animato un sit-in davanti alla sede della prefettura del capoluogo di regione per dire no al progetto di autonomia differenziata disegnato dal Ddl Calderoli. Alla manifestazione sono intervenuti anche rappresentanti politici, sindacali e dell'associaziosmo. Una delegazione di primi cittadini della provincia, guidata dal sindaco del capoluogo Nicola Fiorita, è stata ricevuta dal prefetto di Catanzaro Enrico Ricci al quale è stato consegnato un documento stilato da Anci Calabria. "Come Anci - è scritto nel testo - non abbiamo pregiudizi nei confronti della legge sull'autonomia differenziata ma abbiamo invece precise convinzioni: l'autonomia differenziata non potrà esistere fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, i livelli essenziali di prestazioni. I Lep, che dovranno essere finanziati non più attraverso l'iniquo criterio della spesa storica ma, bensì, attraverso i fabbisogni standard". "I sindaci calabresi - riporta ancora il documento - vigileranno con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini e affinché sia impedita la possibilità di fare intese - ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione - senza il preventivo finanziamento integrale di tutti i livelli essenziali delle prestazioni". "La spesa storica - ha detto Fiorita parlando con i giornalisti - avvantaggia chi già eroga servizi di alta qualità e svantaggia chi è indietro; chi come noi vorrebbe dare ai cittadini i servizi e i diritti fondamentali. Ma a me - ha aggiunto il sindaco di Catanzaro - non interessa che si finanzino i Lep o meno, li chiamino come vogliono. A me interessa in questa sede ribadire un principio che un Paese dovrebbe finanziare chi sta indietro, dovrebbe mettere a disposizione le risorse per dare a tutti i cittadini i diritti fondamentali, altrimenti non è un Paese. Io credo che il Sud mano a mano che acquisirà cosa si cela dietro un termine così neutro come l'Autonomia differenziata si farà sentire. E' molto importante che lo faccia la Chiesa, molto importante che lo facciano i sindaci e l'Anci e tutta la comunità, perché qui - ha detto ancora Fiorita - è in gioco il nostro futuro".

      "Qua ci sono sindaci con distinte appartenenze politiche e diversi orientamenti ideologici tutti uniti da un unico grande obiettivo che è la difesa dei territori e far sì che questi territori escano rafforzarti e tutelati da qualsiasi iniziativa. Non è più accettabile che possano esistere territori a due velocità". Lo ha detto Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, che ha da poco aderito a Forza Italia. Mascaro è presente, con la fascia tricolore, al sit- in contro l'autonomia differenziata organizzato dai sindaci della provincia davanti alla prefettura di Catanzaro. "Quello che deve interessare ai sindaci - ha aggiunto Mascaro - è la tutela dei propri territori. C'è forte preoccupazione perché ci sono delle aree che sono oggettivamente svantaggiate e rispetto alle quali si deve evitare che corrano il rischio di un'ulteriore penalizzazione. E' inevitabile che intanto si possa parlare di sottoscrizione di intese se prima non vi è un finanziamento integrale di tutte le somme necessarie per raggiungere i livelli essenziali di prestazioni. E' ovvio che bisogna, inoltre, abbandonare totalmente qualsiasi idea o tentazione che faccia riferimento a quelle che sono le spese storiche ma bisogna considerare i fabbisogni standard dei territori. Se vi deve essere differenziazione di autonomia questa dovrà essere aiutando quelli che sono i territori più deboli come la Calabria. Al di là delle polemiche politiche e partitiche si tratta di tutelare i territori e per questo penso, senza se e senza ma, che non ci possano essere divisioni".

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