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      Iacucci: ddl Calderoli marginalizza Sud e Calabria

       

       

      Iacucci: ddl Calderoli marginalizza Sud e Calabria

      10 feb 24 "In queste ore sta andando in scena una versione assai singolare dell'autonomia differenziata alla calabrese dove ognuno dice la sua in modalità 'portatile', a seconda delle utilità di cortile. Noi, da democratici autentici anche con buona dose di civiltà e sopportazione, siamo disposti ad ascoltare di tutto, fino ad un certo punto però. Perché non è possibile mettere in discussione l'egoismo e il 'Dio Po' che ha ispirato da sempre il ministro Calderoli, che tutto può avere a cuore tranne le sorti del Mezzogiorno del Paese". Lo afferma, in una nota, il il consigliere regionale del Pd e vice presidente dell'assemblea calabrese Franco Iacucci. "A Calderoli bisogna riconoscere - aggiunge Iacucci - che da più di 30 anni è stato sempre coerente nella sua strategia. Ha cambiato solo metodo. Salvini in un video di tanti anni fa invitava la Lega ad essere più furba nei modi e a 'romanizzarsi'. Sembra ci siano riusciti ma l'obiettivo è sempre lo stesso. Non più riforma costituzionale ma legge ordinaria. Il programma è quello del professor Miglio: revisione in chiave economica delle macroregioni, vera secessione. Calderoli ha cambiato mille spartiti per suonare sempre la stessa musica: quella dell'autonomia del Nord e della marginalizzazione del Sud". "Anche noi siamo per il decentramento dei poteri - aggiunge Iacucci - e delle funzioni dello Stato centrale. Anche noi miriamo ad una rivisitazione delle Regioni vecchie ormai di 50 anni di anchilosata burocrazia. Lo schema va rivisto, reso più snello e decentralizzato ma mai mettendo in discussione la solidarietà e il diritto di tutti i cittadini italiani ad avere eguali servizi minimi di civiltà. Noi dobbiamo essere per il decentramento che indica la costituzione garantendo il principio della sussidarietà". "A poco serve girarci attorno - sottolinea ancora il vicepresidente del Consiglio regionale - Iacucci - le versioni conterranee a convenienza non ci convincono. Ci fa piacere che della gravità della riforma si sia accorta la presidente Anci Rosaria Succurro, probabilmente sollecitata dall'Anci nazionale e dai tantissimi sindaci preoccupati delle conseguenze della proposta di legge Calderoli. Prendiamo atto della sua posizione con l'augurio che sia sincera e, speriamo, non opportunistica. Sicuramente emerge una contraddizione in riferimento al suo partito, Forza Italia, che ha approvato la proposta di legge in Senato. La giudicheremo dai fatti. Ha parlato da sindaco o da esponente di Forza Italia con canale diretto e stratificato con il presidente Occhiuto?". Per Iacucci "ci si accanisce a non voler capire, come dice chiaramente anche lo Svimez, che una marginalizzazione del Sud penalizzerà l'intera Italia, farà male al Sud senza creare benefici all'economia del Nord che sarà più debole rispetto alla competizione internazionale. Saremo al fianco dei sindaci in questa battaglia e martedì saremo insieme a loro davanti alle Prefetture di tutta Italia per dire no all'autonomia differenziata".

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