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      Nomina Gratteri a Napoli, Dichiarazioni e commenti

       

       

      Nomina Gratteri a Napoli, Dichiarazioni e commenti

      14 set 23 "È stato il punto di riferimento di tutte le persone per bene ed oneste che cercavano giustizia. La sala di attesa del suo ufficio di Catanzaro era sempre stracolma di persone che si rivolgevano a Nicola Gratteri per avere quelle risposte che tante altre Procure spesso non sono riuscite a dare. Ma, quello che colpiva maggiormente era la sua disponibilità all'ascolto, al confronto ed al conforto per le tante persone che avevano subito angherie, prepotenze, violenze, mortificazioni, estorsioni, omicidi e tanti condizionamenti rispetto ad una possibile vita normale". Lo afferma, in una nota, il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno "Gratteri era diventata l'ultima ancora - aggiunge Saccomanno - l'ultima luce per cercare di riprendersi quella dignità spesso calpestata per l'assenza dello Stato. E pur dinnanzi a tanto lavoro vi era sempre la disponibilità all'ascolto. Alla gente, a volte, era sufficiente questo: poter raccontare la sua storia, le sue mortificazioni, per avere un punto di riferimento, di ascolto e di conforto. Ed allora dinnanzi a tale disponibilità le persone sono diventate tante, anzi tantissime: chi aveva tenuto dentro momenti difficili, drammatici trovava la forza di parlare. Gratteri dava la forza di sentirsi protetti e lo faceva con grande passione: ogni storia, ogni racconto era importante. Un pezzo della travagliata Calabria che poteva contribuire a costruire la mentalità mafiosa oppure a spingere le indagini verso una parte rispetto all'altra". "E poi - sostiene ancora il commissario leghista - l'organizzazione dell'Ufficio di Procura: una macchina quasi perfetta che consentiva a tutti di lavorare con serenità e dare il massimo per le indagini in corso. Qualcuno lo ha criticato per non aver, le indagini, raggiunto il massimo delle condanne: si tratta di persone che non conoscono le norme e che, spesso, affermano ciò in modo tendenzioso. Il pm deve procedere all'acquisizione della prova dinnanzi ad una ipotesi ed a indizi rilevanti di possibile reato ed in tale direzione chiede la emissione delle misure ritenute più idonee. Sarà poi il giudice a decidere se concedere o meno tale misura. Poi sarà il dibattimento a dimostrare se si raggiunge o meno la prova piena e nel contraddittorio delle parti. E naturalmente nei processi di 'ndrangheta è molto difficile scardinare il vincolo dell'affiliazione e familiare. Eppure, Nicola Gratteri è riuscito a coinvolgere decine di pentiti". "Peccato che ora andrà a Napoli e che la Calabria perderà - sostiene Saccomanno - un punto di riferimento forte, importante e sempre disponibile. Questa amarezza, però non può esimerci dal congratularci con il procuratore Gratteri per un riconoscimento molto importante e che suggella la sua prestigiosa carriera. A Nicola Gratteri, quindi, gli auguri più sentiti delle persone per bene che son sicure che raggiungerà anche nella difficile Procura di Napoli i successi calabresi e meritati".

      "Nicola Gratteri, calabrese di Gerace, è il nuovo Procuratore della Repubblica di Napoli. La nomina del Consiglio superiore della magistratura è il coronamento di una lunga e prestigiosa carriera di un servitore dello Stato che ha dedicato la sua vita alla lotta alla 'ndrangheta e alla criminalità organizzata in generale". Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Pd Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione anti'ndragheta. "Tra i suoi meriti - aggiunge Bruni - c'è quello di aver dimostrato ai magistrati in molte parti del mondo che la 'ndrangheta si è largamente infiltrata ovunque ed in maniera molto invasiva. E che, per combatterla, c'è bisogno non solo di magistrati e forze dell'ordine ma della massima disponibilità e collaborazione da parte della collettività e delle istituzioni. La cattura di 140 latitanti, tra i più pericolosi in Italia, testimonia un impegno non comune e un talento unico nelle indagini che lo hanno fatto diventare, nel corso degli anni, il magistrato più famoso, sia in Italia, sia all'estero. Vive sotto scorta da 34 anni, da quando, in pratica, con la sua prima indagine in Calabria aveva provocato le dimissioni dell'assessore alla Forestazione e di conseguenza della giunta regionale". "In tutti questi anni - sostiene ancora Bruni - si è battuto caparbiamente contro le cosche che agiscono nelle nostre terre non limitandosi solo alla repressione, arrestando criminali, ma cercando di far passare a tutti i livelli, a cominciare dalle scuole, il messaggio della legalità, del rispetto delle regole e del saper scegliere da subito da che parte stare. I calabresi gli devono molto e non lo dimenticheranno facilmente, a lui le mie congratulazioni per i traguardi raggiunti e per il prestigioso incarico ottenuto".

      "Mi congratulo con il procuratore Nicola Gratteri che, grazie alla sua competenza, capacità e autorevolezza, acquisita sul campo, è stato votato a maggioranza dal Consiglio superiore della magistratura per guidare la Procura della Repubblica di Napoli". Lo afferma il presidente dell'Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli. "Grazie alle sue straordinarie capacità investigative - ha aggiunto - è riuscito a segnare importanti traguardi nell'azione di contrasto alla 'ndrangheta. Sono certo che continuerà, con lo stesso vigore ed impegno, ad imporre la presenza dello Stato sul territorio, affinché i cittadini possano vedere nelle Istituzioni il fondamento del vivere quotidiano".

      «Sono felice che il Consiglio superiore della magistratura abbia scelto il magistrato Nicola Gratteri quale procuratore di Napoli». È il commento di Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore, sul voto del Csm con cui Nicola Gratteri è diventato procuratore di Napoli. «Si tratta – sottolinea Succurro – di una nomina prestigiosissima quanto meritatissima: significa che il coraggioso impegno di questo grande magistrato è stato apprezzato e premiato. Al procuratore Gratteri, che ha tutta la mia stima, rivolgo i più cordiali auguri di buon lavoro, certa – conclude la presidente e sindaca Succurro – che anche a Napoli egli saprà affermare la legalità e la giustizia».

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