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      Molinaro: Su tribunale Rossano evitare contrasti tra territori

       

       

      Molinaro: Su tribunale Rossano evitare contrasti tra territori

      07 set 23 "Chiudere oltre dieci anni fa il Tribunale di Rossano-Corigliano per conseguire una maggiore qualità ed efficienza della spesa nonché la funzionalità della giustizia, alla prova dei fatti, non si è rivelata una scelta giusta. Anzi, ha creato solo danni e costi economici e sociali per cittadini, professionisti ed operatori del diritto". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro. "Non è stata insomma - aggiunge Molinaro - 'vera gloria'. Su questo mi pare che tutti convergano. Tra l'altro la deliberazione n. 66/2022 del Consiglio regionale che prevede la revisione delle Circoscrizioni giudiziarie e la riapertura dei Tribunali soppressi presentata, anche da altre regioni in Parlamento per la modifica del Dl 155 del 7 settembre 2012 che li aveva soppressi, a suo tempo fu votata all'unanimità ivi compreso dal collega Laghi che nelle scelte, è persona molto equilibrata. E' stato penalizzato il diritto di accesso alla giustizia e si è indebolito il contrasto alla criminalità organizzata e la lotta alla 'ndrangheta che, come affermato recentemente da autorevoli esponenti della magistratura 'nella sibaritide è stata sottovalutata'. Questi, sono i punti fermi da cui ripartire. Tenere chiuso il Tribunale di Rossano ha generato un vulnus nei confronti dello 'stato di diritto' producendo, questo dicono i dati, ulteriori allungamenti dei processi". "Dobbiamo agire nell'interesse dell'intera collettività - sostiene ancora Molinaro - poiché tra l'altro, non esiste alcuna possibilità di diritto che consenta di tagliare e/o subordinare l'erogazione di fondi già stanziati in favore di una eventuale riapertura di altra sede giudiziaria. La nuova geografia giudiziaria che si va delineando a livello nazionale va nella direzione di recuperare e continuare a garantire quel servizio di giustizia di prossimità in una parte di regione che si caratterizza per estensione e per interessi economici e produttivi. E' quindi auspicabile, ricucire esigenze e interessi. Di tutti e per tutti senza penalizzazioni per nessuno. Tra l'altro, ad ulteriore garanzia, la presa d'atto in Commissione Giustizia del Senato, nella seduta del 03 agosto 2023, della bozza di testo unificato predisposto dal Comitato Ristretto prevede di procedere ad una serie di audizioni e sopralluoghi al fine di verificare il ripristino delle sedi. La strada maestra che deve orientarci è rappresentata dai fattori rilevanti dell'offerta di giustizia: la quantità e qualità delle risorse finanziarie e umane disponibili, gli assetti organizzativi, il grado di efficienza nell'impiego delle risorse, il grado di informatizzazione degli uffici, il monitoraggio dei processi".

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