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      Concluso Consiglio regionale, approvata mozione contro direttiva UE su Porto Gioia

       

       

      Concluso Consiglio regionale, approvata mozione contro direttiva UE su Porto Gioia

      23 ott 23 Il Consiglio regionale ha completato l'ordine dei lavori odierni dedicando l'ultima parte della seduta allo svolgimento del "question time", con l'illustrazione di interrogazioni da parte dei singoli consiglieri. In precedenza l'Assemblea aveva licenziato la proposta di legge recante interventi normativi di alcune leggi regionali sottoscritta dai consiglieri Michele Comito (FI), Giacomo Pietro Crinò (CdL), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Graziano (Udc), Giuseppe Gelardi (Lega Salvini) e Giuseppe Neri (FdI). Una proposta che è stata duramente criticata dai banchi dell'opposizione. Il capogruppo del PD, Mimmo Bevacqua, ha espresso il proprio "imbarazzo rispetto all'approssimazione ed alla superficialità - ha detto - con cui la maggioranza esercita la propria funzione legislativa". Analoghe considerazioni sono venute dal capogruppo M5S Davide Tavernise, il quale, pur concordando "sul fatto che si sta lavorando alacremente", ha sollevato la questione relativa a "molte altre proposte, a costo zero e da tempo in agenda, che però - ha detto - non sono mai state calendarizzate per essere discusse". Raffaele Mammoliti (PD) ha sottolineato "un aspetto di natura politica che riguarda - ha detto - le funzioni e le prerogative del Consigliere regionale, soprattutto quando non viene rispettato il necessario passaggio di molti provvedimenti in Commissione Bilancio". Sul punto, per la maggioranza, è intervenuto il presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, il quale ha ricordato che "si sta lavorando al superamento di alcune prerogative dei consiglieri, annullando, tra l'altro, l'inserimento dei provvedimenti durante i lavori dell'Assemblea". L'Aula ha anche approvato le mozioni, inserite nel corso della seduta, relative, la prima, alla "Diffusione delle tecniche salvavita: disostruzione delle vie aeree", proposta dal consigliere Ernesto Alecci (PD) e, la seconda, sulle "Azioni da adottare per contrastare il preoccupante fenomeno della violenza di genere e per l'istituzione di un percorso di tutela per le vittime di violenza e per i loro figli", presentata ed illustrata da Pasqualina Straface, di Forza Italia. É stata rinviata, invece, la trattazione della mozione riguardante il "Documento Zero o pass sanitario mondiale".

      Approvata mozione Porto Gioia

      Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all'unanimità una mozione con la quale si chiede una deroga della Direttiva Ets dell'Unione europea sul clima "Fit for 55" che rischia di provocare il ridimensionamento, se non addirittura la chiusura, di molti porti transhipment d'Europa, con in testa quello di Gioia Tauro. La mozione approvata é frutto di un accordo tra la maggioranza e la minoranza, che avevano presentato due diverse proposte decidendo poi di fare confluire in un unico provvedimento. "Insieme - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso - abbiamo aderito alla manifestazione a Gioia Tauro del 17 ottobre scorso e insieme approviamo all'unanimità una mozione il cui espresso intento è contribuire a stoppare la scellerata direttiva europea 'Fit for 55'. Questo è uno di quei momenti cruciali in cui c'è bisogno che forze politiche, sociali e imprenditoriali, di concerto con le istanze più rappresentative della società civile, uniscano energie e impegno, per scongiurare il peggio e permettere all'infrastruttura portuale principale della Calabria, una delle più produttive dell'Europa, di proseguire nel percorso che l'hanno resa un'eccellenza nel Mezzogiorno e in Italia". "Ci conforta apprendere - ha aggiunto Mancuso - che dalla riunione dei ministri dell'Ambiente dell'Unione europea è stata avviata, come ha riferito il ministro Gilberto Pichetto, una discussione per adottare iniziative finalizzate a mitigare gli effetti negativi delle Direttiva. L'Italia è in prima linea nel contrasto dei cambiamenti climatici e a favore delle politiche europee di abbattimento delle emissioni inquinanti. Ma le attuali regole europee in materia di applicazione del meccanismo Ets al settore marittimo determinerebbero una sicura perdita di competitività di molti porti europei, ed in particolare di quelli italiani, per i traffici merci su container con trasbordo, con conseguente rischio per tutto il sistema logistico europeo".

      Commenti

      Il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, é intervenuto nel corso della seduta del Consiglio per esprimere apprezzamento per la decisione di maggioranza e minoranza di presentare una mozione unitaria per chiedere una deroga alla Direttiva "Fit for 55" dell'Unione europea sull'emissione dei gas serra a difesa del porto di Gioia Tauro. "Un apprezzamento - ha detto Occhiuto - che é mio personale e dell'intera Giunta per una decisione che si pone nella direzione di difendere la più grande infrastruttura logistica della Calabria, ma anche dell'intero Paese. Mi fa piacere che ci sia stata una convergenza di impegni in favore di questa grande infrastruttura. In passato non è sempre stato così. Il porto di Gioia Tauro, così potenzialmente importante per la Calabria, si è spesso sviluppato nell'indifferenza delle principali istituzioni nazionali ed anche regionali. Oggi questa convergenza di impegni è un fatto estremamente positivo perché dimostra che il Consiglio regionale si fa carico nella sua interezza di un tema che purtroppo è stato spesso poco considerato dalla politica regionale". "Attenzione. però. Se oggi siamo in questa situazione - ha aggiunto il Governatore - significa che il nostro Paese non è intervenuto nella fase ascendente della Direttiva, come spesso succede con tutte le decisioni che l'UE assume. Abbiamo osservato un grande e colpevole distacco del governo nazionale. E nel caso di specie, anche una grande sottovalutazione da parte dei parlamentari europei. Se siamo arrivati oggi a chiedere alla Commissione una deroga, qualche responsabilità da parte di tutti c'è. Non siamo mai attenti alla fase di formazione delle decisioni. Infatti, oggi, con questa mozione chiediamo un correttivo. Ma siccome la direttiva è chiusa, ogni modifica può essere chiesta solo nella fase di prima esecuzione della direttiva. È avvenuto altre volte in Europa. Non è facilissimo, ma è stato fatto. Oggi ci svegliamo. Personalmente sono intervenuto decine di volte con il Ministro dell'Ambiente Pichetto Frattin al quale ho fatto istanza perché chiedesse una deroga. Devo dire che lo ha fatto. Ma oggi questa decisione è nelle mani del Consiglio e della Commissione europea. C'è bisogno del contributo di tutti altrimenti è difficile che questa decisione derogatoria venga presa in considerazione. Sarebbe utile che si intervenisse anche sul commissario Gentiloni e lo potrebbe fare chi siede nei banchi dell'opposizione. Mi sono rivolto anche al ministro Tajani. Anche lui mi ha assicurato il suo intervento sul Consiglio europeo. E ho preso posizione anche come Presidente del Comitato dei Presidenti delle Regioni del Mediterraneo. Ho chiesto che in seno a quell'organismo ci sia una rivalutazione di questa decisione. Io non nego affatto la necessità di produrre delle decisioni che vadano nella direzione di farsi carico dell'ambiente e contrastare i cambiamenti climatici, ma queste cose vanno fatte in maniera intelligente. Perché la difesa dell'ambiente fatta con una direttiva come quella prodotta dalla Commissione europea, produrrà il risultato che le navi inquinanti, comunque passeranno nel Mediterraneo e continueranno ad inquinare, ma non si fermeranno a Gioia Tauro, ma a Porto Said ed a Tangeri, arricchendo così i porti del Nord Africa. E' una direttiva che penalizza solo i porti europei, senza risolvere alcuno dei problemi che intende affontare. E fin quando Gioia Tauro sarà solo un porto di transhipment saremo sempre esposti a decisioni del genere, mentre dobbiamo fare in modo di attrezzare il retroporto di Gioia per attrarvi investimenti nazionali e internazionali".

      "Siamo soddisfatti per avere contribuito a trovare una sintesi tra le due mozioni in discussione per il futuro del porto di Gioia Tauro, una presentata dal centrodestra e l'altra dal gruppo del Pd". Lo afferma il capogruppo del PD nel Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, "dopo l'approvazione, all'unanimità - è detto in una nota - di una mozione unitaria a seguito del confronto fra le varie forze politiche. Una mozione che impegna il governo ad adoperarsi per fare in modo che la direttiva Ue che propone la tutela dell'ambiente le la riduzione dei gas nocivi non abbia conseguenze negative sullo sviluppo del porto di Gioia Tauro". "Una sintesi fondamentale - sostiene Bevacqua - in quanto tiene insieme la protezione dell'ambiente, obiettivo che si propone la direttiva Ue, con la salvaguardia del tessuto socio-economico della nostra terra. Se da un lato occorre prestare la massima attenzione ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra, è altrettanto importante difendere e valorizzare l'operatività della principale struttura portuale calabrese, nevralgica per il futuro della nostra regione. Le azioni propedeutiche alla tutela dell'ambiente ed utili a mitigare gli effetti del riscaldamento globale non possono e non devono ignorare i tempi e i modi per evitare che la transizione energetica si tramuti in tragedia economica e sociale. Tenere insieme queste esigenze è l'obiettivo fondamentale della mozione unitaria che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio, facendo registrare una buona pagina per l'Assemblea e un risultato importante nell'interesse dei calabresi". "Recepiamo, pertanto, positivamente anche l'invito rivolto dal presidente Occhiuto - dice ancora il capogruppo Dem - a coinvolgere ogni Istituzione che possa dare un contributo ad una soluzione possibile e necessaria. A tal fine, come gruppo Pd, abbiamo già coinvolto l'europarlamentare Pina Picerno e nei prossimi giorni scriveremo al Commissario europeo Gentiloni per chiedere un apposito incontro sul tema".

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