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      Ministro Piantedosi a Crotone per PON legalità

       

       

      Ministro Piantedosi a Crotone per PON legalità

      17 nov 23 Il ministro dell'Interno Mateo Piantedosi è arrivato a Crotone dove sta partecipando alla manifestazione nazionale di chiusura del Pon Legalità sul tema "Costruiamo legalità. Risultati, sfide e contributi per il futuro", ospitata nell'auditorium dell'istituto 'Pertini-Santoni' della città calabrese. Il ministro, che non ha inteso rilasciare dichiarazioni, nel pomeriggio presenzierà nella Prefettura di Crotone, ad una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Franca Ferraro. "Io sono particolarmente affezionato a questo Pon legalità perché ebbi modo di gestirlo in una precedente esperienza ministeriale". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Crotone per partecipare all'evento conclusivo nazionale di chiusura del Pon Legalità sul tema "Costruiamo legalità. Risultati, sfide e contributi per il futuro" che si svolge nell'auditorium dell'istituto 'Pertini-Santoni' della città calabrese. "Qui oggi - ha aggiunto il ministro Piantedosi - si chiude il ciclo del Pon legalità, ed è stato molto importante farlo a Crotone. È stata una esperienza molto importante che ha visto in Calabria e anche a Crotone alcune realizzazioni importanti, alcune ancora non terminate, ma nella logica di fare interventi che inducano al recupero sia culturale che di legalità e sicurezza, partendo dalla società civile e quindi dalla capacità della pubblica amministrazione di lavorare meglio".

      Su naufragio Cutro

      "Lo Stato non si gira assolutamente dall'altra parte farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa drammatica tragica sciagura accaduta a febbraio". Lo ha detto il ministro dell' interno Matteo Piantedosi parlando con i giornalisti a margine della manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 in corso a Crotone. Piantedosi ha commentato così la richiesta di estromissione del Fondo garanzia delle vittime della strada citato come responsabile civile nel processo contro gli scafisti del caicco naufragato a Cutro il 26 febbraio causando la morte di 94 persone, dei quali 35 bambini, oltre ad una decina di dispersi. Secondo il ministro dell'Interno la richiesta, presentata dalla senatrice Giulia Bongiorno che rappresenta la Consap dove è istituito il fondo di garanzia per le vittime, "è' un dato formale, una di quelle eccezioni processuali che si fanno in contesti giudiziari, ma lo Stato non si volta dall'altra parte".

      Su migranti

      "Abbiamo un piano che mira a realizzare almeno un Cpr in ogni regione. Stiamo verificando tutte le ipotesi che abbiamo censito di luoghi possibili, poi tireremo le somme quanto prima". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi rispondendo ad una domanda sulla possibilità che uno dei Centri permanenza per i rimpatri (Cpr) abbia sede a Crotone.

      Su DL sicurezza

      "Sul decreto sicurezza le discussioni e le polemiche sono legittime". Così il ministro Matteo Piantedosi, a Crotone, a margine della manifestazione conclusiva del Pon legalità. "Del resto - ha aggiunto - il provvedimento è un disegno di legge che adesso comincerà il percorso parlamentare dove quelle che sono legittime discussioni delle forze politiche troveranno la sede più opportuna per manifestarsi".

      Evento qui a Crotone risposta a tragedia

      "La sicurezza è diritto di libertà e la intendiamo come prerogativa di forze ordine ed istituzioni che agiscono quando si rompono i meccanismi legali. Legalità è qualcosa di diverso e quando abbiamo pensato di cambiare il Pon sicurezza a legalità abbiamo pensato ad una affermazione di libertà che partisse dal basso". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi intervenendo a Crotone alla manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 svoltasi nell'auditorium dell' Istituto Pertini -Santoni. "Abbiamo voluto farla a Crotone - ha aggiunto il ministro - per il valore simbolico della risposta di questa popolazione alla tragedia Cutro. Questo è un luogo dove colgo la tolleranza che è approccio umano che riguarda consapevolezza del problema fondato su millenni di cultura del rispetto degli uomini senza approcci ideologici. Potrei parlare così di tutta la Calabria". Il ministro dell' interno nel complimentarsi con gli studenti crotonesi : "nessuna società nasce incline a respingere i temi della legalità, ma ogni società deve essere aiutata a fare emergere i valori della legalità attraverso, come è scritto nei cartelli che sono stati preparati, il rispetto del patrimonio delle persone e delle leggi". Piantedosi, che ha evidenziato l'importanza di aver svolto la manifestazione in una scuola, "primo baluardo di legalità", ha paragonato la mafia al nazifascismo che "hanno in comune di vivere il rapporto tra persone non sul rispetto ma sulla violenza e prevaricazione". Agli studenti, che lo hanno avuto come ospite in una trasmissione della web radio della scuola Radioattiva.it, il ministro dell' interno ha detto: "io sono stato coinvolto nel passaggio da Pon sicurezza a Pon legalità. Abbiamo voluto sottolineare le esigenze di sollecitare società ad affrontare problemi da basso. Chiudere qui in una scuola non è fine a se stesso perché dobbiamo valorizzare la cultura legalità nelle scuole. La società fuori di qui, cari ragazzi siete anche voi per ciò tutto quello che vivete qui dovete proiettarlo fuori".

      Presidente Occhiuto

      "Lo Stato deve recuperare interesse in questa parte di Italia facendo il suo dovere attraverso sue articolazioni per costruire opportunità che sono il presupposto della legalità". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo, a Crotone, alla manifestazione conclusiva del Pon legalità alla presenza del ministro Matteo Piantedosi. Occhiuto ha espresso "la riconoscenza della Regione al ministro per l'attenzione ai problemi della Calabria. Io governo una regione complicata. Ogni giorno combattiamo contro stereotipi costruiti dalla 'ndrangheta. La 'ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare alibi per gli incapaci e a chi dice che la Calabria non si può governare. Questa parte della Calabria ha bisogno di più opportunità e paga il prezzo dell'isolamento purtroppo consolidato. Affermare la presenza dello Stato significa affermare la forza contro criminalità, ma anche nella infrastrutturazione". A proposito del programma per la legalità, Occhiuto ha sostenuto che "per la Calabria testimonia l'impegno congiunto da parte dello Stato, dell'Agenzia per i beni confiscati alla mafia e del Ministero dell'Interno e anche della società calabrese. Sono la dimostrazione che lo Stato è presente, prende immobili costruiti dalle cosche e li utilizza per fini sociali. Quando sono abusivi li demolisce come avverrà da qui a qualche settimana a Torre Melissa. Questo significa che lo Stato c'è. Il governo nazionale e lo Stato devono dimostrare la loro presenza non soltanto nell'attività di repressione, che pure è necessaria, ma con la presenza nelle attività per esempio di infrastrutturazione affinché il degrado, la povertà, la marginalità non costituiscono ostacoli di sviluppo".
      "Parlerò al ministro Piantedosi della proposta di Sacal di spostare i canadair da Lamezia Terme all'aeroporto di Crotone". Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della manifestazione conclusiva del Pon legalità svolta a Crotone. "Sacal ha chiesto - ha aggiunto Occhiuto - che i canadair si spostino qui Crotone. Ho visto che i vigili del fuoco fanno qualche resistenza. Oggi ne parlerò al ministro".

      Sindaco Crotone

      "Tra i diritti, forse quello più importante e che sicuramente può essere uno dei fondamenti per costruire una società basata sulla legalità è 'il diritto alla speranza'". Lo ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, nel suo discorso di benvenuto al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, presente alla manifestazione nazionale di chiusura del Pon Legalità nell'auditorium dell'istituto 'Pertini-Santoni'. Voce, partendo dalle parole di Paolo Borsellino - "la gente fa il tifo per noi" - pronunciate all'indomani della strage di Capaci si è chiesto: "la gente fa ancora il tifo per noi?". "E se così non è - ha aggiunto - cosa dobbiamo fare affinché la gente faccia il tifo per noi, cioè creda nello Stato, nelle sue istituzioni? Ci sono le leggi, è vero. Ma le leggi richiedono un rapporto fiduciario che deve stabilirsi tra chi le promulga, chi le fa applicare e chi le rispetta. Le leggi stabiliscono diritti e doveri. Le leggi debbono assicurare speranza alle persone". Il primo cittadino di Crotone ha poi lanciato l'allarme sul progetto di autonomia differenziata del governo che rischia di creare disparità tra regioni. "La speranza - ha detto - deve tramutarsi in certezza: la certezza di poter avere una adeguata istruzione, di ricevere una adeguata assistenza sanitaria e sociale, di di ricevere accoglienza, di avere un futuro. Bambini, donne, giovani, anziani che vivono o accedono nel nostro paese debbono guardare alla legge come qualcosa che è pensata e fatta per loro. La legge è uguale perché non crea disparità, non crea divisioni. Il sud paga un ritardo atavico che l'autonomia differenziata non aiuta certo a colmare. Ed è in questa disparità che la criminalità estende i suoi tentacoli". "Questa è una terra difficile - ha detto ancora il sindaco di Crotone - ma che è fortemente motivata, attraverso la sua gente, a scrollarsi di dosso l'etichetta di ultima della classe. La ndrangheta esiste ma è fortemente presente anche lo Stato. Attraverso le sue derivazioni ma anche attraverso la scuola e, naturalmente, i cittadini. Le tante persone perbene che vivono su questo territorio. E sono la maggioranza".
      "Questa terra risponde, non si gira dall'altra parte. Questa terra, questa città ha più volte saputo affermare la sua volontà di perseguire i principi fondamentali di legalità. Ha saputo affermare la sua straordinaria capacità di umanità e di accoglienza dopo i tragici fatti di Steccato di Cutro. È proprio su questi sentimenti che facciamo leva per guardare al futuro con speranza". Lo ha detto il sindaco di Crotone Vincenzo Voce nel suo intervento all'evento conclusivo del Pon Legalità che si sta svolgendo a Crotone. Citando "Il giorno della Calabria" di Leonida Repaci Voce ha poi aggiunto: "Dio ha dato la bellezza a questo territorio e il diavolo tutti i mali ed i bisogni ma nel concludere il suo scritto, Repaci fa affermare a Dio che 'la notte che contiene già l'albore del giorno'. E siamo certi che il giorno è vicino".

      Presidente provincia Cosenza

      "La legalità si costruisce anzitutto nella scuola e con la scuola, puntando sul sistema educativo e sulle alleanze istituzionali. La sfida contro la 'ndrangheta e il pensiero mafioso è anzitutto culturale. È una battaglia che continuiamo a sostenere senza paura partendo dall'istruzione pubblica, anche grazie all'evidente attenzione dello Stato, confermata dalla presenza a Crotone del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ringrazio tanto a nome di tutti i sindaci calabresi". Lo afferma in una nota la presidente dell'Anci Calabria e della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, a proposito della visita a Crotone del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Sicurezza e inclusione sociale - sottolinea Succurro - sono le basi del futuro, del riscatto dei nostri territori e dell'intero Mezzogiorno. Le istituzioni devono convergere sempre di più affinché i nostri giovani restino in Calabria e, con i loro talenti e le loro idee, contribuiscano ad alimentarne l'economia sana, a liberare la regione dalla mentalità della paura, del sospetto e delle intimidazioni, dai pericoli e dagli stereotipi legati alla criminalità organizzata. È indispensabile - conclude - che le amministrazioni locali siano sempre accompagnate e sostenute dallo Stato, in cui confidiamo, certi di ascolto e considerazione".

      Legali strage Cutro

      "Il ministro Piantedosi ha derubricato la richiesta della Consap di estromissione dal processo per il naufragio di Steccato di Cutro a una di 'quelle eccezioni processuali che si fanno nei contesti giudiziaria'. Insomma, si sarebbe trattato di una schermaglia ma lo Stato risarcirà. Prendo atto della retromarcia del Governo - la Consap è di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze - e me ne rallegro". Lo dice l'avvocato Francesco Verri, legale di alcune famiglie di vittime del naufragio, a proposito delle dichiarazioni del Ministro dell'Interno sul processo agli scafisti del caicco naufragato a Cutro. "Ora la Consap - aggiunge Verri - ritiri la propria domanda di fuoriuscire dal processo. Questo sarebbe un fatto. Il governo ha tempo fino alle 9 del 29 novembre per rimediare a un gesto impietoso e inaccettabile. Se non lo farà, le dichiarazioni di oggi del ministro avranno soltanto illuso gli orfani, le madri, i padri e tutte le persone che hanno perso i loro familiari in mare il 26 febbraio".

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