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      Arrical, è polemica tra sindaco Cosenza e vice presidente Consiglio Regione

       

       

      Arrical, è polemica tra sindaco Cosenza e vice presidente Consiglio Regione

      07 lug 23 Polemica aperta tra il sindaco di Cosenza Franz Caruso e il vicepresidente del Consiglio Regionale Pierluigi Caruso sulle condizioni del mare calabrese e sul ruolo di Arrical a proposito del ciclo delle acque. Caruso accusa l'Ente di non rappresentatività e Caputo replica alle accuse "ridicole da chi ha rallentato l'iter di Arrical". Di seguito botta e risposta:

      Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha scritto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulle condizioni del mare calabrese chiedendo l'immediato avvio degli adempimenti necessari per dotare Arrical dei suoi organismi rappresentativi e normativi. "Così come mi ero impegnato a fare - afferma Caruso - il Consiglio comunale di Cosenza, con apposita deliberazione, ha aderito ad Arrical ai sensi della Legge regionale 20 aprile 2022, n. 10, per come hanno fatto tanti altri Comuni calabresi. Ora ritengo indispensabile, doveroso ed urgente che si intraprendano gli adempimenti necessari per dotare la suddetta Autorità dei suoi organismi rappresentativi e normativi, affinché siano questi ultimi a decidere come proseguire nella riorganizzazione dei settori rifiuti ed idrico nella nostra regione". "Ciò è tanto più necessario - aggiunge il sindaco di Cosenza - anche e soprattutto alla luce della grave crisi del settore idrico e del servizio di gestione dei rifiuti, a cui occorre dare nel più breve tempo possibile, un assetto organizzativo adeguato a fronteggiare le attuali emergenze, così come richiede la responsabilità di chi, come me, si è impegnato a garantire servizi efficienti ai propri concittadini. L'arte nobile della politica, a servizio della collettività, ed è risaputo tra quanti la praticano, impone che, una volta individuati i problemi, essi vengano affrontati e risolti senza ricercare eventuali responsabilità da addossare a chi ha altri ruoli e funzioni. D'altro canto aborro la pratica dello scarica barile che, non solo non serve a nulla, quanto allontana ulteriormente i cittadini dalla politica stessa, spianando la strada al populismo demagogico e fine a se stesso". "Con l'occasione, con riferimento all'emergenza mare sporco - sottolinea Caruso - ricordo a me stesso, che il ciclo integrato delle acque comprende il sistema depurativo per troppo tempo lasciato nell'incuria e con una organizzazione carente ed inadeguata per le cui implicazioni non serve puntare il dito su altri soggetti istituzionali o terzi e, in particolar modo, contro i Sindaci, da sempre abbandonati a se stessi, soprattutto in Calabria. Al contrario, ritengo sia improcrastinabile affrontare compiutamente la situazione per ridare dignità al nostro mare ed alle nostre coste. Anche per questo motivo, mi auguro che si voglia operare immediatamente per dare ad Arrical, attraverso la costituzione degli organismi rappresentativi di legge, la possibilità di agire in questo come negli altri settori di propria competenza, tutti di estremo e fondamentale interesse pubblico".

      "Fanno sorridere le dichiarazioni del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che adesso, dopo aver ostacolato per mesi il lavoro dell'Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, chiede alla Regione e proprio ad Arrical di affrontare immediatamente l'emergenza mare sporco, come se i Comuni in questa partita possano avere un ruolo da semplici spettatori". Lo afferma, in una nota, il vicepresidente del Consiglio regionale, Pierluigi Caputo. "Il Comune di Cosenza, è utile ricordarlo - aggiunge - ha aderito solo pochi giorni fa ad Arrical, ritardando così la costituzione del Consiglio direttivo e la piena operatività di questa nuova realtà. È ridicolo, dunque, che proprio il sindaco Caruso adesso si lamenti di Arrical e chieda, dopo aver rallentato per mesi il suo lavoro, un'accelerazione in merito al problema depurazione". "L'onestà intellettuale - dice ancora Caputo - è un optional, ma almeno la coerenza dovrebbe essere un faro per chi fa politica e per chi guida una delle più importanti città della Calabria".

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