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      In Consiglio regionale intesa tra Regioni del sud su migranti

       

       

      In Consiglio regionale intesa tra Regioni del sud su migranti

      20 giu 23 "Ognuno deve fare la propria parte. Il Consiglio regionale, nella seduta di giovedì, discuterà ed approverà un'intesa tra le Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Basilicata in materia di governance del fenomeno migratorio e per la promozione di politiche in inclusione sociale e lavorativa della popolazione straniera". E' quanto afferma il presidente dell'assemblea calabrese Filippo Mancuso in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra oggi. "La cooperazione delle Regioni del Sud - aggiunge Mancuso - mira anche a rafforzare la consapevolezza che operare con spirito cooperativo è un valore aggiunto, per individuare e circoscrivere i fabbisogni più impellenti che scaturiscono dai processi di integrazione dei migranti e progettare gli interventi di risposta a livello interregionale. Questa intesa è volta anche a rafforzare il sistema degli interventi di inclusione socio-lavorativa e alloggiativa delle persone straniere, in riferimento alle politiche e agli interventi previsti dal nuovo ciclo di programmazione delle risorse comunitarie 2021-2027 nelle sue diverse articolazioni". "La 'Giornata Mondiale del Rifugiato' (20 giugno) - sostiene il presidente del Consiglio regionale - indetta dalle Nazioni Unite punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da conflitti, violenze e calamità naturali, cercano la salvezza in un altro Paese. I dati forniti dal l'Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, riferiti al 2022, sono allarmanti: 108,4 milioni le persone nel mondo che risultano sfollate con la forza a causa di persecuzioni, conflitti, violazioni dei diritti umani e altri eventi. Un aumento di 19,1 milioni rispetto all'anno precedente, a causa del conflitto in Ucraina, a quelli in altre parti del mondo e agli sconvolgimenti climatici". Per Mancuso "il presupposto da cui partire, superando le polemiche politiche, è che la protezione della persona, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie e l'accoglienza dei più vulnerabili, sono tutti impegni a cui la Repubblica Italiana, l'Unione Europea e le organizzazioni internazionali non possono mai sottrarsi. Il Governo ce la sta mettendo tutta, per sanzionare pesantemente i trafficanti di esseri umani e regolare i flussi migratori, dando risposte al bisogno di immigrati nel sistema economico. È l'Europa però che deve incaricarsi della protezione delle frontiere e dell'intera area Schengen, e assicurare, assieme agli Stati più esposti, accoglienza e integrazione e dotarsi di una strategia per sostenere la cooperazione allo sviluppo dei Paesi da cui le persone fuggono".

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