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      Tavernise: ndrangheta colpisce in silenzio la sibaritide, dove sono i rinforzi promessi?

       

       

      Tavernise: ndrangheta colpisce in silenzio la sibaritide, dove sono i rinforzi promessi?

      19 giu 23 “E’ evanescente se non totalmente inconsistente, limitata a qualche passerella, l’attività a garanzia della sicurezza nella Sibaritide ad opera della sottosegretaria al ministero dell’interno Wanda Ferro. La visita di qualche mese fa nella Sibaritide avrebbe dovuto essere sintomatico di attenzione e comprensione dei problemi del territorio e così si pronunciava la sottosegretaria a margine della visita: <alcune necessità sono importanti e reali. Altre necessità, invece, sono più scoop non legati alla criminalità ma a fatti personali>. <Ad ogni modo il potenziamento dell’organico ci sarà> veniva rassicurato. Invece il nulla. Nessun atto ministeriale che completi l’elevazione a primo dirigente, azione avviata già dal M5S nella scorsa legislatura, del commissariato di polizia di Corigliano Rossano né potenziamento dell’arma dei carabinieri con il passaggio a Gruppo dell’attuale Reparto territoriale. Pochi agenti rispetto ai bisogni rendono insufficiente e impossibile poter creare quella necessaria cortina di contrasto all’avanzata della criminalità organizzata”, è duro il monito del capogruppo M5S in regione Calabria Davide Tavernise dopo la continua sequela di atti criminali nella Sibaritide. “Così le non azioni sul potenziamento dell’organico di polizia giudiziaria – continua - pur costantemente sollecitate da Gratteri, fanno pensare che ci sia una chiara e gravissima sottovalutazione del fenomeno criminale che interessa la Sibaritide. Le azioni che hanno portato all’omicidio di Antonella Lopardo – rimarca Tavernise - che quotidianamente portano all’incendio di autoveicoli, che da tempo interessano i lavori del terzo megalotto della SS. 106 sono azioni legate alla criminalità e di personale non hanno nulla”. “L’attentano al Sybaris hotel – conclude Tavernise - avvenuto nei giorni scorsi così come gli atti incendiari sul cantiere del terzo megalotto della SS. 106 rappresentano una sfida rumorosa delle cosche che deve avere la pronta risposta dello Stato con una maggiore presenza sul territorio. La sottosegretaria Wanda Ferro esca dalla cortina di silenzio e restituisca a imprenditori e cittadini della Sibaritide la doverosa fiducia nelle istituzioni. La già debole economia del territorio non può perdersi nei meandri della vuota politica”.

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