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      Bankitalia: In Calabria cresce l'economia ma prevale l'incertezza

       

       

      Bankitalia: In Calabria cresce l'economia ma prevale l'incertezza

      14 giu 23 L'economia calabrese nel 2022 cresce del 3%, rispetto all'anno precedente, ma in uno scenario in cui prevale ancora l'incertezza. E' questo il dato che emerge dal rapporto annuale della filiale regionale di Bankitalia, i cui risultati sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Marcello Malamisura e dai ricercatori Giuseppe Albanese, Antonio Covelli, Enza Maltese, Graziella Mendicino e Iconio Garri'. La crescita, che è inferiore a quella media del Mezzogiorno e dell'Italia, è ancora insufficiente a consentire un recupero delle condizioni pre-Covid 19. Il quadro economico, inoltre, è risultato più favorevole nella prima parte dell'anno, risentendo successivamente della forte precarietà legata al conflitto in Ucraina, alla crescita dell'inflazione e al peggioramento delle condizioni di finanziamento. A pesare in modo determinante sono stati l'incremento dei prezzi dell'energia e delle materie prime che ha generato la fiammata inflazionistica, con una riduzione del potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle meno abbienti che destinano una quota maggiore di consumi a elettricità, gas e alimentari. Contemporaneamente l'incremento dei prezzi di vendita ha consentito una sostanziale tenuta dei risultati economici delle imprese. A livello settoriale sugli scudi i servizi, in particolare il turismo che ha beneficiato della ripresa dei consumi e le costruzioni che grazie agli incentivi e all'aumento della spesa degli enti locali per le opere pubbliche hanno superato i livelli pre Covid. L'industria in senso stretto ha ristagnato ma comunque ha tenuto mentre meno bene è andata l'agricoltura sbilanciata verso alcune produzioni tradizionali in crisi come l'olivicoltura. La ripresa post-pandemia, invece, è proseguita nel mercato del lavoro registrando un +1,5% sia per quanto concerne il lavoro dipendente che la componente autonoma. Di questo andamento ha beneficiato il reddito disponibile delle famiglie malgrado la contestuale riduzione del potere d'acquisto per l'aumento dei prezzi. "La crescita dell'economia - ha detto il direttore Malamisura - ancora non consente un pieno recupero dei livelli pre Covid e soprattutto il quadro resta conotato da forte incertezza".

      In Calabria aumentano occupati

      Nel 2022, dopo il forte deterioramento registrato durante la fase più acuta della pandemia, è proseguita in Calabria la ripresa del mercato del lavoro: il numero di occupati è aumentato dell'1,5 per cento rispetto all'anno precedente. Lo rileva il rapporto annuale di Bankitalia Calabria. "A differenza di quanto rilevato nel 2021 - è detto nel report presentato oggi - l'incremento è stato però inferiore a quello medio registrato nel Mezzogiorno e in Italia (rispettivamente 2,5 e 2,4 per cento). In termini assoluti, il numero di occupati non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemici (sono stati circa 529.000 nel 2022, contro i quasi 539.000 nel 2019), mentre il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è salito al 43,5 per cento, superando sensibilmente il dato del 2019. Su tale aumento ha inciso la dinamica demografica caratterizzata dalla progressiva riduzione della popolazione in età da lavoro. Il divario negativo nel tasso di occupazione rispetto alla media nazionale è rimasto comunque ampio (16,7 punti percentuali; era 17,1 nel 2019). L'incremento occupazionale nel 2022 ha riguardato sia gli uomini sia le donne anche se il divario di genere nei tassi di occupazione continua a rimanere costante ed elevato (23,5 punti percentuali in Calabria, 18,1 nella media nazionale). L'aumento nel numero di occupati ha interessato anche i lavoratori autonomi che, dopo la sensibile diminuzione nel biennio 2020-21, nel 2022 sono cresciuti del 3,7 per cento rispetto all'anno precedente, più che nella media nazionale (1,1 per cento). L'occupazione autonoma non ha ancora recuperato i livelli del 2019, rimanendo più bassa di circa 8 punti percentuali. Con riferimento ai settori, la crescita dei livelli occupazionali registrata nel 2022 è stata alimentata dai servizi e soprattutto dalle costruzioni, favorite dai bonus fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili.

      reddito o pensione cittadinanza a 10,2% famiglie

      A dicembre 2022 le famiglie percettrici del reddito di cittadinanza erano 74.700 mentre quelle destinatarie della pensione di cittadinanza 5.900 pari al 10,2% dei nuclei residenti nella regione ovvero il doppio della quota nazionale che è del 4,5%. A darne conto è il rapporto annuale di Bankitalia su dati Inps. "Anche a seguito della risalita dei livelli occupazionali - è detto nel report - il numero complessivo di famiglie beneficiarie è diminuito del 9,1 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, un calo meno intenso che nel Paese (-15,0). L'importo mensile mediamente erogato per il reddito in regione è stato pari a 564 euro, in linea con quello medio nazionale. A dicembre 2022 gli individui appartenenti ai nuclei beneficiari del sostegno in Calabria sono stati circa 168.100, tra adulti e minori.

      Calabria aumenta produzione rinnovabili

      La Calabria ha da tempo intrapreso la transizione verso la produzione di energia elettrica pulita, con la progressiva sostituzione degli impianti termoelettrici tradizionali a favore di quelli alimentati da fonti energetiche rinnovabili (Fer). Lo attesta il rapporto annuale di Bankitalia. Secondo i dati forniti da Terna, tra il 2012 e il 2021 la potenza complessiva installata degli impianti ubicati in regione è calata del 15 per cento (-6,5 nella media del Paese): alla crescita della potenza degli impianti alimentati da Fer (20 per cento) si è contrapposta la riduzione riferibile a quelli termoelettrici tradizionali (alimentati da fonti non rinnovabili). Nel complesso, la capacità di generazione da Fer nel 2021 era superiore a quella media nazionale (1,5 kW per residente, contro 1,0 kW). Tra le rinnovabili è cresciuta a ritmi sostenuti la capacità produttiva degli impianti eolici che, alla fine del periodo, rappresentavano quasi un quinto della capacità produttiva di energia elettrica della regione (poco meno del 10 per cento in Italia). Anche il fotovoltaico è cresciuto, giungendo a rappresentare il 9 per cento della capacità totale (19 per cento in Italia).

      Aumenta esposizione famiglie consumatrici

      Mercato del credito a due facce in Calabria: nel 2022 l'espansione del credito bancario è rimasta sostenuta per le famiglie consumatrici, mentre ha perso di intensità per le imprese, riflettendo soprattutto la riduzione della domanda di credito nella seconda parte dell'anno. E' quanto documenta il report annuale di Bankitalia. Tra gli elementi che potrebbero aver inciso c'è il peggioramento delle condizioni di finanziamento: i tassi di interesse sono infatti progressivamente saliti, a seguito dei provvedimenti di politica monetaria messi in atto per il contrasto all'inflazione. La rischiosità del credito è risultata comunque ancora bassa, nonostante l'uscita dal periodo di preammortamento di gran parte dei prestiti assistiti dalle garanzie pubbliche introdotte dal Governo durante la pandemia. La vulnerabilità finanziaria di imprese e famiglie è attenuata dalla significativa ricomposizione dei debiti verso la componente a tasso fisso realizzata negli ultimi anni. È proseguito, invece, il rallentamento dei depositi bancari delle famiglie e delle imprese; il valore di mercato dei titoli detenuti presso il sistema bancario si è ridotto, anche per effetto del calo dei prezzi delle attività finanziarie.

      A Gioia Tauro si consolida fase espansiva

      Si consolida per il porto di Gioia Tauro la fase espansiva in atto dalla seconda metà del 2019: la movimentazione di container è cresciuta nel 2022 di oltre il 7 per cento sfiorando i 3,4 milioni di Teus, un dato vicino al picco raggiunto nel 2008. Lo rileva il report annuale di Bankitalia. E' triplicato, in particolare, anche il traffico del terminal autovetture. Nel corso dell'anno è stato potenziato, inoltre, il trasporto intermodale delle merci con l'istituzione di due corridoi ferroviari veloci (fast corridor) con gli interporti di Bologna e Padova che consentono di espletare le procedure doganali di importazione delle merci direttamente presso gli snodi logistici di destinazione.

      In Calabria presenze turismo in aumento del 28%

      Nel 2022 sono aumentate del 28% le presenze turistiche in Calabria rispetto all'anno precedente, risultando comunque ancora inferiori di circa un quarto rispetto al 2019 e di oltre la metà per la componente straniera. A dirlo è il rapporto sull'economia in Calabria di Bankitalia che cita i dati dell'Osservatorio di settore della Regione. Il comparto tra i più colpiti dall'emergenza sanitaria sta riprendendo fiato. In linea con la rimozione delle residue restrizioni alla mobilità e con la crescita dei flussi turistici, inoltre, il traffico aeroportuale ha mostrato una ulteriore risalita, che ha riguardato sia il segmento nazionale sia quello internazionale.

      Nel 2022 cresciuti prestiti per acquisto casa

      In linea con l'andamento delle compravendite immobiliari nel 2022 i prestiti per l'acquisto di abitazioni in Calabria sono ancora cresciuti a ritmi sostenuti (3,6 per cento), superiori a quelli pre-pandemici. Le nuove erogazioni sono ammontate a 460 milioni di euro, un valore più elevato rispetto al 2021. E' quanto rileva il rapporto annuale di Bankitalia. Nel primo trimestre del 2023 - è detto nel documento - l'ammontare si è contratto (-18,4 per cento rispetto al primo trimestre del 2022), iniziando probabilmente a risentire del più elevato costo del credito. A seguito del processo di inasprimento della politica monetaria nel corso dell'anno si è assistito ad un rapido aumento dei tassi di interesse. Rispetto alla fine del 2021, il costo medio del credito sulle nuove operazioni è passato dall'1,7 al 3,5 per cento nel quarto trimestre del 2022. In un contesto di tassi crescenti le operazioni di surroga o sostituzione sui mutui in essere sono divenute meno convenienti: il flusso delle operazioni stipulate nel 2022 in rapporto alle consistenze di inizio anno è sceso allo 0,7 per cento (era 2,0 nel 2021).

      Stimati interventi per 5 miliardi

      Analizzando l'esito dei bandi e i decreti per l'attribuzione delle risorse del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), alla data del 22 maggio, risultavano assegnati a soggetti attuatori pubblici circa 5 miliardi (4,4 nell'ambito del Pnrr e 0,6 sul versante del Pnc) per interventi da realizzare in Calabria, pari al 4,4 per cento del totale nazionale. E' quanto evidenzia Bankitalia nel rapporto sull'economia della regione. I fondi finora assegnati, in rapporto alla popolazione - è detto nel report - sono superiori alla media nazionale: 2.265 euro pro capite contro 1.911. Le differenze tra regioni risentono sia della natura dei progetti strategici di ciascuna realtà territoriale (ad esempio l'ammodernamento di alcune tratte della rete ferroviaria), sia della cosiddetta clausola del 40 per cento, che prevede una riserva di fondi allocabili territorialmente da destinare alle regioni del Mezzogiorno. La coesione sociale e territoriale rappresenta infatti uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la programmazione dell'intero Pnrr, le cui assegnazioni si affiancheranno a quelle tradizionalmente attribuite ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei. Con riferimento ai diversi obiettivi in cui si articolano le attuali assegnazioni del Pnrr, in Calabria sono particolarmente rilevanti le risorse dedicate agli interventi per la transizione ecologica (missione 2) e quella digitale (missione 1), che assorbono circa il 40 per cento del totale. Nel confronto con la media nazionale, la missione 1 mostra una quota maggiore di assegnazioni (18,8 per cento in Calabria, contro il 10,6 per cento in Italia), mentre risulta inferiore la quota relativa alle infrastrutture per la mobilità (missione 3), pari in Calabria al 13,7 per cento (21,7 per cento in Italia). I progetti più significativi sul piano finanziario a livello regionale sono quelli relativi al miglioramento delle infrastrutture di telecomunicazioni, al potenziamento della rete ferroviaria, al rafforzamento dell'offerta di servizi di istruzione, con particolare riferimento agli asili nido, e alla riqualificazione dei centri urbani. "Il Pnrr - ha affermato Marcello Malamisura, direttore della filiale di Bankitalia Calabria presentando il documento - offre un'opportunità per affrontare i nodi strutturali. Per la Calabria stimiamo interventi localizzati di circa 5 miliardi a cui poi si aggiungono altre risorse di provenienza comunitaria per il ciclo di programmazione che sta per chiudersi quest'anno di circa un miliardo e abbiamo altri 3 miliardi del nuovo ciclo di programmazione che si sta per aprire. Dunque una disponibilità di fondi che vanno indirizzati al rafforzamento infrastrutturale di tipo materiale e immateriale". "E' importante chiaramente - aggiunge Malamisura - che queste risorse giungano a destinazione e su questo è fondamentale uno sforzo dei soggetti che sono chiamati in prima persona ad attuarli, gli enti locali a cui è destinato circa un terzo delle risorse. Per avere un'idea dell'impatto che si avrà abbiamo stimato che si saranno rispettati i programmi di spesa questi enti dovranno gestire nel prossimo triennio un volume di spesa perr investimenti doppio rispetto a quello che hanno gestito prima del periodo Covid".

      in Calabria molte famiglie in povertà energetica

      Povertà assoluta e povertà energetica. In Calabria, dove secondo le stime di Bankitalia sui dati dell'Indagine sulle spese delle famiglie dell'Istat, nel 2021, ultimo dato disponibile, i nuclei familiari in povertà assoluta, erano quasi l'11 per cento del totale, un valore superiore alla media nazionale (pari al 7,5 per cento), la difficoltà di accesso a beni e servizi essenziali come elettricità e gas, si è esacerbata a seguito degli incrementi de prezzi registrati nell'ultimo anno. Lo rileva Bankitalia nel suo ultimo rapporto annuale. Un congiuntura particolarmente sfavorevole che ha ulteriormente aggravato la condizione delle famiglie più vulnerabili, alimentando una maggiore diffusione della povertà energetica. Nonostante le condizioni climatiche relativamente favorevoli, infatti,la fragilità economica delle famiglie calabresi incide in misura rilevante sulla diffusione della poverà energetica: nella media del quinquennio 2017-2021, in linea con quanto osservato nelle altre aree del Paese, l'incidenza di tale fenomeno in Calabria è stata infatti superiore tra i nuclei in cui il capo famiglia è in cerca di occupazione o ha un basso livello di scolarizzazione. Per la diffusione della povertà energetica assumono particolare importanza anche le condizioni abitative: case più vecchie hanno verosimilmente una peggior efficienza energetica e richiedono un maggior consumo di energia (e di conseguenza costi più elevati) per mantenere una data temperatura. L'incidenza del fenomeno, inoltre, è risultato superiore per i nuclei residenti in case costruite prima degli anni ottanta: nel periodo 2017-2019 in queste abitazioni vivevano mediamente quasi i tre quarti delle famiglie calabresi in povertà energetica, un valore superiore a quello medio nazionale. Tale condizione è risultata particolarmente elevata per i nuclei familiari che risiedono in case prive di collegamento alla rete del gas e per quelle residenti in abitazioni non di proprietà (rispettivamente 19,8 e 24,1 per cento).

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