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      Progetto pilota della Regione su disturbi apprendimento

       

       

      Progetto pilota della Regione su disturbi apprendimento

      24 gen 23 In Calabria su una popolazione scolastica (16-18 anni) si stima siano 11.500 gli alunni portatori di un disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa) e di questi solo 3.600 in possesso di una certificazione specifica. Parte da questi dati un progetto pilota della Regione Calabria su istruzione e salute presentato a Catanzaro dal presidente Roberto Occhiuto, dalla vicepresidente con delega all'Istruzione, Giusi Princi, dall'assessore regionale al Welfare Emma Staine e dalla direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti. Dislessia, disgrafia e discalculia ovvero difficoltà a leggere, scrivere e fare calcoli matematici, oltre ad avere rilevanti conseguenze socio-relazionali sono molto frequenti, onerosi per le famiglie, oltre che piuttosto complicati da individuare e compensare. Con la conseguenza del raggiungimento di un livello scolastico non adeguato, elevati disagi psicologici e, sovente, abbandono scolastico. L'iniziativa prevede lo stanziamento di un milione e 100 mila euro nella prima fase a cui da aprile in poi si aggiungeranno altri sei milioni per il potenziamento delle risorse professionali dei servizi territoriali e l'assunzione di ulteriori figure specialistiche per rispondere in modo adeguato ai bisogni degli alunni. "Quello che presentiamo - ha detto Occhiuto - è un progetto pilota, primo in Italia, su disturbi che spesso creano deficit formativi per molti ragazzi, perché non diagnosticati in tempo e perché manca un percorso specifico nelle scuole. Inoltre, impongono alle famiglie costi rilevanti per le diagnosi, attualmente fatte solo dal privato con un costo per le famiglie di 600 euro. In questo modo noi interveniamo offrendo la possibilità di colmare deficit formativi a bambini che ne hanno bisogno". "I numeri - ha aggiunto Princi - sono significativi perché su scala nazionale coinvolgono la popolazione scolastica in età evolutiva compresa tra il 4 e il 5,5%. Quella che si attuerà è una rivoluzione, fortemente voluta dal presidente Occhiuto, per dotare tutti i distretti sanitari di equipe multidisciplinari a supporto delle istituzioni scolastiche su diagnosi, certificazione e accompagnamento alla redazione del piano didattico personalizzato". "Ringrazio la vicepresidente Princi - ha detto ancora il presidente Occhiuto - che ha lavorato assiduamente a questo progetto assieme all'assessore Staine. Entrambe hanno dimostrato di essere una squadra di qualità e di livello. E sono contento che la Calabria si segnali come una regione eccellente almeno in questo ambito". "Si sta lavorando - ha sottolineato la vicepresidente Princi - perché vengano accreditate le strutture per una presa in carico totale degli studenti anche rispetto alla fase della riabilitazione. In questo senso il nostro progetto è l'unico in Italia ad essere strutturato dedicando queste equipe alle istituzioni scolastiche. Il presidente Occhiuto ha firmato il Dca e il progetto partirà da subito attraverso un percorso strutturato. Ci sarà anche un monitoraggio svolto dall'Osservatorio sui disturbi specifici dell'apprendimento che abbiamo costituito e che vede il coinvolgimento dei commissari delle varie Asp territoriali e della struttura commissariale che fa capo al presidente". "Questo percorso - ha messo in evidenza la direttrice Iunti - vedrà coinvolta anche l'Università per la formazione del personale docente, spesso impreparato, al di là della buona volontà del singolo, ad affrontare certe situazioni e anche per riuscire a capire quando fare la segnalazione". Il progetto pilota, è stato spiegato, intende rispondere ai bisogni degli studenti con Dsa mediante l'individuazione precoce dei disturbi e il potenziamento dei servizi territoriali presposti alla diagnosi e certificazione attraverso una metodica collaborazione tra scuola, famiglia e sistema socio-sanitario al fine di scongiurare l'abbandono scolastico, promuovere il successo formativo e l'inclusione degli studenti. In ogni distretto sanitario di ogni Asp, pertanto, saranno attivate delle equipe dedicate formate da psicologo, logopedista e neuropsichiatra infantile che su richiesta dei singoli istituti, previo consenso informato delle famiglie, interverranno nelle scuole per diagnosticare il disturbo.

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