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      Consiglio regionale approva indirizzi su dimensionamento rete scolastica

       

       

      Consiglio regionale approva indirizzi su dimensionamento rete scolastica

      04 ago 23 È finita poco prima della mezzanotte la seduta del Consiglio regionale. Dopo la legge di Riforma dei Consorzi di bonifica, l'Assemble ha licenziato, con emendamenti e l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge che detta disposizioni per l'esercizio del trasporto pubblico non di linea e norme concernenti il ruolo dei conducenti dei servizi pubblici di trasporto non di linea. Su proposta del consigliere Giuseppe Neri (FdI) sono state approvate le "Modifiche e integrazioni alla legge 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria)". Sono stati quindi approvati, il rendiconto dell'esercizio finanziario 2022, della relazione sulla gestione 2022 e del piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, del Consiglio regionale, e gli indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa - Linee Guida per il triennio 2024/2025 - 2026/2027. "Un provvedimento - ha spiegato la relatrice, Pasqualina Straface (FI) - che contiene i criteri per l'ottimizzazione dell'attuale assetto organizzativo della rete scolastica e dell'offerta formativa erogata dalle scuole presenti sul territorio regionale". Dall'opposizione, è stata rilevata la discutibile decisione della Regione di non impugnare il provvedimento emanato dal Governo davanti alla Corte Costituzionale, così come hanno fatto altre Regioni meridionali. "Piuttosto - come ha affermato Antonio Lo Schiavo (Misto) - che esaltare i numeri e definire 'riforma epocale' qualcosa che, in realtà, penalizza il sistema scolastico calabrese mediante accorpamenti all'insegna dell'economicità". Mentre Franco Iacucci (Pd) ha definito l'approvazione delle linee guida il provvedimento attuativo di un Piano nazionale ingiusto e discriminante nei confronti del Mezzogiorno e della Calabria, con accorpamenti degli istituti scolastici che sono un vero e proprio 'taglio' che, ancora una volta, andrà a colpire le Regioni e i territori più deboli, incentivando lo spopolamento dei piccoli centri e finendo per incrementare i divari territoriali". Amalia Bruni (Pd) nel considerare il dimensionamento un attacco al cuore del futuro della nazione, ha affermato che si sarebbero dovute chiedere delle deroghe al Governo, motivandole con la specificità dei territori calabresi, penalizzati da notevoli difficoltà di collegamento". Pasqualina Straface (FI) ha però chiarito che la Giunta regionale non ha effettuato alcun ridimensionamento, ma approvato le linee guida che contengono i criteri per la riorganizzazione e l'implementazione rete scolastica, tenendo in debita considerazione le zone disagiate e adottando criteri che tutelino le aree interne e montane. Apprezzamento al lavoro del Dipartimento è venuto anche dal consigliere Giuseppe Gelardi (Lega) "svolto - ha detto - in maniera egregia, sopperendo a un dimensionamento scolastico fermo, in Calabria, da molti anni". Nell'invitare tutti a lasciare la scuola fuori da ogni strumentalizzazione di carattere politico, la vice presidente della Giunta regionale Giusy Princi ha sostenutodi conoscere bene i dati relativi alla dispersione scolastica, "che appartengono a una politica pregressa che non ha mai avuto a cuore la scuola, non avendo effettuato con regolarità i necessari dimensionamenti. Le Regioni - ha aggiunto - hanno cercato di opporsi a quanto stabilito dal Governo in merito al numero di autonomie, ma lo stesso è sempre imposto a livello centrale. Personalmente mi sono confrontata con le parti sindacali sui criteri per cercare di salvaguardare le aree più disagiate, utilizzando il criterio della compensazione". La seduta si è conclusa con l'esame della mozione del consigliere Ernesto Alecci (Pd) per l'anticipo dei fondi regionali per il Diritto allo studio, che non è stata approvata per mancanza di numero legale. Il presidente del Consiglio Filippo Mancuso si è impegnato a reinserirla al primo punto della prossima seduta.

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