NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Consiglio regionale approva riforma dei Consorzi di bonifica

       

       

      Consiglio regionale approva riforma dei Consorzi di bonifica

      03 ago 23 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, per come emendato e con l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, d'iniziativa della Giunta, sulla riforma dei Consorzi di bonifica, denominato "Disciplina in materia di ordinamento dei Consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale". L'approvazione è avvenuta per appello nominale su richiesta del consigliere Raffaele Mammoliti, del Pd. Hanno votato a favore i 21 consiglieri della maggioranza di centrodestra e due consiglieri della minoranza, Ferdinando Laghi, del gruppo De Magistris presidente, e Francesco Afflitto, del Movimento 5 stelle. Contrari tutti gli altri.

      Fiducia non atto di arroganza

      "La fiducia che abbiamo chiesto sulla riforma dei Consorzi di bonifica non è un atto di arroganza e nemmeno un atto che possa essere interpretato come un'iniziativa contro la mia maggioranza". Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, intervenendo in apertura dei lavori del Consiglio sul primo punto all'ordine del giorno, la riforma dei Consorzi di bonifica. "La riforma é un'iniziativa - ha aggiunto Occhiuto - che é il frutto di un lavoro avviato da molti mesi di fronte al collasso del sistema dei Consorzi di bonifica. Enti che, se anche avessimo voluto, sarebbe stato impossibile per noi aiutare perché le somme che cerchiamo di erogare vengono sistematicamente pignorate per la situazione di deficit strutturale che caratterizza i Consorzi. Un sistema che è collassato, anche se c'è da riconoscere che alcuni Consorzi sono stati governati meglio e altri peggio. E questo non solo per responsabilità della 'governance' degli stessi Consorzi, ma anche per responsabilità politica, sia di destra che di sinistra. Le riforme nascono da un atto di coraggio e poi si verificano negli anni gli effetti che hanno avuto. Ma di questo la politica regionale non si é mai occupata". Occhiuto ha definito la riforma "un'operazione di chiarezza. Ho letto che molti di quelli che gestiscono i Consorzi dicono di non aver potuto esprimere la governance dei Consorzi perché abbiamo accumulato crediti dalla Regione per 70 mln di euro. La Giunta Oliverio istituì una commissione per la ricognizione dei debiti e dei crediti dei consorzi. All'esito di quella ricognizione si scoprì che i Consorzi devono alla Regione oltre 184 mln di euro". "Questa situazione - ha detto ancora il Governatore - ha determinato il collasso di questi enti, che non sono riusciti a garantire i necessari servizi agli agricoltorin e la manutenzione degli impianti. Tutti hanno riconosciuto che è un sistema che andava riformato perché rischia di riverberare sul bilancio della Regione oneri pesantissimi. Al 31 dicembre 2022 ci sono vertenze incardinate per oltre 13 milioni. Il Consorzio Sibari-Crati, per esempio, alcuni anni fa ha acceso un mutuo per il quale la Regione ha fatto da garante. Quel mutuo non è stato mai pagato e ora la banca chiede che sia la Regione a farsene carico. Rischiamo di far affondare il bilancio della Regione a causa dei Consorzi, enti che non hanno svolto la funzione che avrebbero dovuto svolgere". "Per questo, nella mia decisione di porre la fiducia sulla riforma - ha proseguito il Presidente - non c'è una scarsa considerazione nei confronti della maggioranza o del Consiglio regionale, ma é conseguenza di una mia prerogativa. Ho detto alle organizzazioni di categoria che sulla riforma pongo pochi vincoli, ma pretendo che ci sia solo un'unica personalità giuridica per evitare che si possano mettere in atto pratiche deteriori, così come è avvenuto nel corso degli anni". Occhiuto, riguardo il merito della riforma, ha anticipato che sul riconoscimento di provvidenze agli agricoltori ci sarà la pregiudiziale della loro regolarità nel pagamento dei ruoli. "Solo così - ha detto il Governatore - il sistema può restare in equilibrio, anche prevedendo un contributo della Regione. Noi ristabiliremo l'equilibrio di un sistema che finora non ha dato nessun servizio ai calabresi". Considero la fiducia un aspetto formale e non sostanziale. Rimarrò presidente se sarò nelle condizioni di cambiare la Regione. Altrimenti non mi interessa continuare a svolgere questo ruolo. Coglio che questa sia una legislatura riformatrice".

      Occhiuto ritira questione fiducia

      Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, concludendo il dibattito sulla riforma dei Consorzi di bonifica, ha annunciato il ritiro della questione di fiducia, ribadendo però la propria volontà di ottenere sul provvedimento "una larga maggioranza". "Non ho alcuna intenzione - ha detto il Governatore - di mostrare i muscoli, soprattutto nei confronti di una maggioranza che è sempre stata leale nei miei confronti. La mia ambizione è quella di fare cose importanti. È vero che parlo direttamente ai calabresi - ha aggiunto Occhiuto facendo riferimento a quanto affermato dal consigliere Lo Schiavo - ma non vorrei che si instaurasse una divisione manichea tra 'buoni' e 'cattivi'. Ho ricevuto spesso dai consiglieri di opposizione delle buone idee che ho cercato di trasformare in iniziative politiche. In questo senso vorrei che ci fosse onestà intellettuale da parte di tutti. C'è una parte dell'opposizione che interpreta in maniera ideologica il rapporto tra Consiglio e Governo regionale, e soprattutto tra Consiglio regionale e problemi della Calabria. C'è modo e modo di fare il consigliere regionale e c'è modo e modo di essere anche all'opposizione. E se l'impedimento a votare la Riforma è quello della questione di fiducia, bene adesso quell'impedimento non c'è più. A questo punto spero che questa legge sia condivisa da tutti quelli che in questo Consiglio regionale ritengono che è una buona cosa la riforma dei consorzi di bonifica, nel senso di una riduzione dei costi e di creare unico centro di acquisto, facendo funzionare il sistema della bonifica".

      Il dibattito

      Il dibattito sulla proposta di legge di riforma dei Consorzi di bonifica ha confermato la differenza di valutazione di maggioranza e minoranza. Ha aperto gli interventi Giacomo Pietro Crinò (Forza Azzurri), che ha difeso la riforma ricordando che anche il presidente della Regione Puglia, Emiliano, nei giorni scorsi, ha varato il Consorzio unico di Bonifica. "E questo in una regione - ha aggiunto Crinò - in cui c'erano solo quattro Consorzi, tutti commissariati dal 2017". Il voto contrario sul provvedimento è stato anticipato dal capogruppo del Pd, Domenico Bevacqua. "Un no - ha detto - convinto nel merito e nel metodo. Intanto perché è la prima volta che in una Regione si pone la questione di fiducia. Ma che lo stesso presidente senta il bisogno di ringraziare la maggioranza perché gli ha lasciato mano libera sulla riforma, è la dimostrazione di come intende instaurare i rapporti con il Consiglio regionale". Francesco De Nisi (Coraggio Italia) ha "con convinzione" annunciato il suo voto favorevole "su una legge - ha detto - che sono certo i cittadini calabresi apprezzeranno, ed in particolare quelli che hanno ricevuto le richieste di pagamento dei tributi senza avere mai ricevuto nulla in cambio". Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 stelle, ha parlato di "occasione persa per scrivere tutti insieme una bella pagina per la Regione. Nessuno era contrario a scrivere tutti insieme - ha detto Tavernise - una riforma dei Consorzi e per questo stavamo lavorando, ma pochi giorni fa ci siamo ritrovati in Commissione un testo già pronto". "A fronte degli anni passati, quando il lavoro svolto in Consiglio era minore - ha dichiarato Giuseppe Graziano (UdC), citando alcune delle leggi già approvate nel corso di questa legislatura - oggi c'è la voglia di lavorare e le procedure di riforma avviate e completate sono oggi tante e strutturali" . Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente) si è detto "favorevole all'aspetto tecnico propositivo della proposta di legge di riforma dei Consorzi, ma non posso avvallare la fiducia - ha detto - ad un Governo a cui non appartengo". Antonello Talarico (Misto) ha detto che "l'atto politico con il quale è stata posta la questione di fiducia - ha spiegato - dimostra l'attenzione, peraltro indicata tra i punti programmatici, verso le riforme". Antonio Lo Schiavo, del Gruppo Misto, ha sottolineato "l'unità della minoranza, più unita - ha detto - rispetto a quello che sembra". Giuseppe Neri, di Fratelli d'Italia, a proposito della questione di fiducia posta dal presidente Occhiuto ha parlato di "un nuovo modo di fare politica. O ci si adegua a questo nuovo modo di procedere - ha aggiunto rivolto alla minoranza - oppure resterete indietro". Giuseppe Gelardi, della Lega, ha definito "necessaria e utile per la Calabria la legge di riforma dei Consorzi. E di questo bisogna dare merito al Presidente Occhiuto", ha aggiunto, annunciando il voto favorevole del suo gruppo "a prescindere dalla fiducia". Ha concluso il dibattito l'assessore all'Agricoltura, Gianluca Gallo, secondo il quale "il futuro dell'agricoltura calabrese si giocherà sul buon funzionamento dei sistemi che si occupano di somministrare le acque per l'irrigazione e della bonifica dei territori. Avere Consorzi di bonifica efficienti e che sono al passo con una agricoltura fortemente cresciuta negli ultimi anni - ha affermato Gallo - é fondamentale, oltre che ancorché strategico. Non mi definisco un riformatore, ma il sistema dei Consorzi di bonifica, anche per le problematiche ereditate dal passato, andava assolutamente riformato". Michele Comito, di Forza Italia, ha sottolineato "lo spirito riformatore della legislatura", chiedendo al presidente Occhiuto di ritirare la fiducia. "Questa riforma sarà quella dei 21 consiglieri della maggioranza e la voteremo tutti, indipendentemente dalla questione di fiducia".

      Consiglio iniziato in tardo pomeriggio

      E' la proposta di legge di riforma dei Consorzi di bonifica calabresi, ad aprire il dibattito della seduta del Consiglio regionale. Sul punto il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto ha posto la questione di fiducia, in base all'ex art. 59 del Regolamento interno del Consiglio regionale. La proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale, andrà ad istituire il Consorzio di bonifica della Calabria, ente pubblico economico a struttura associativa ispirato a principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza, e al rispetto del principio dell'equilibrio di bilancio, con sede a Catanzaro. Il Consorzio unico sarà organizzato in comprensori corrispondenti, in sede di prima applicazione della legge, ai territori di competenza degli undici consorzi già esistenti. Ma la Giunta si riserva, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale competente, di modificare detti comprensori. Una legge che, dunque, cerca di armonizzare, in un'unica gestione, il riparto delle spese, il piano delle attività delle opere di bonifica, progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione ordinaria delle opere idrauliche, di bonifica, di irrigazione e di miglioramento fondiario; progettazione e realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria delle opere e degli impianti di competenza del Consorzio. Si prospetta una seduta rovente, sia per alcune posizioni presenti nella stessa maggioranza di centrodestra, sia per il giudizio negativo espresso dalla minoranza, con il Pd, in particolare, che ha protestato per il mancato esame in VI Commissione di una propria proposta di legge in merito. L'ordine dei lavori odierno, prevede, inoltre l'esame della proposta di legge, di iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Neri (FdI) recante "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n. 48" sulle Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria. A seguire, inserito, l'esame della Proposta di Provvedimento Amministrativo, riguardante l'Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2022, della relazione sulla gestione 2022 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, e l'approvazione degli "Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa - Linee Guida per il triennio 2024/2025 - 2026/2027".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito