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      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

      23 set 22 "In questa campagna elettorale manca dalla politica la giusta attenzione verso il Piano nazionale di ripresa e resilienza e le sue ricadute sul Mezzogiorno e, in particolare, sulla Calabria". Lo afferma in una nota Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria. "Dobbiamo annotare, per l'ennesima volta - prosegue - che il Sud viene considerato dalla politica un luogo da frequentare solo in occasioni elettorali, che abbondano di slogan ad effetto ma mancano di soluzioni concrete ai problemi reali del Mezzogiorno. Se rifiutiamo l'idea che manchi nella politica la giusta competenza per affrontare i problemi reali del Sud, dobbiamo accreditare il dubbio che ci sia malafede. Rispetto al Pnrr, che dovrebbe incidere su ripresa economia regionale già dal prossimo anno, non si affronta una discussione seria, mentre purtroppo è ritornato prepotentemente nel dibattito politico elettorale il tema pericoloso dell'autonomia differenziata. Noi siamo convinti che per mettere a terra gli investimenti previsti dal Pnrr, per trasformare gli stessi in opere concrete e funzionali alla crescita economica, sociale e culturale del Mezzogiorno, sia necessario apportare delle modifiche mirate alle procedure attuative dello stesso. Queste modifiche dovranno intervenire in particolare in due ambiti: sugli interventi che vedono come soggetti attuatori i Comuni beneficiari di risorse attribuite dall'amministrazione centrale su base competitiva e, poi, gli interventi di incentivazione a favore delle imprese. Intanto, dobbiamo dire che alcune procedure non prevedono nessuna clausola di protezione per quelle risorse che non vengono assegnate al Sud e alla Calabria, per mancanza di domande da parte dei Comuni ritenute ammissibili dai bandi. Conoscendo le difficoltà amministrative degli enti territoriali calabresi, se non verranno apportare delle modifiche ai meccanismi allocativi delle risorse e non ci saranno interventi per rafforzare la macchina pubblica nei territori, il rischio di perdere le provvidenze previste dal Pnrr è molto alto. Soprattutto per gli interventi che rientrano nell'area dei diritti di cittadinanza, la possibile mancanza di adesione ai bandi da parte dei Comuni è inaccettabile e, pertanto, richiederebbe l'intervento dello Stato. Per quanto riguarda l'ambito dedicato agli incentivi alle imprese, ancora, vi è il rischio concreto che questa parte di risorse sia assorbita, principalmente, dai territori nei quali il tessuto produttivo è più forte e dinamico. Per tali ragioni nelle aree più deboli del Paese, come la Calabria, dal punto di vista degli insediamenti produttivi sarebbe necessaria una strategia organica, una politica industriale da parte del Governo per attrarre gli investimenti privati, che faccia leva sul progetto Zes, sul porto di Gioia Tauro, sull'area industriale che lo circonda. Se questi correttivi non dovessero essere applicati, purtroppo, non potrà mai essere chiaro definire dove andranno a finire queste risorse, se si disperderanno in centinaia di rivoli o, come nelle nostre speranze, verranno utilizzare per cambiare la narrazione del Sud e, soprattutto, della Calabria". "Il 2023 - conclude Biondo - non dovrà essere l'anno della disfatta per il Mezzogiorno, ma quello della sua definitiva rinascita. Per questo invitiamo la politica ad esercitare un'azione forte nei confronti dell'attuale Governo e di quello che uscirà dalle urne del prossimo 25 settembre finalizzata a correggere lo stato di fatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza"

      "L'impegno di FI e di tutto il centro destra nella prossima legislatura? Quello per la sicurezza dei cittadini, che e' poi la vera garanzia dei diritti fondamentali, quello alla vita, quello alla liberta', quello alla proprieta'. Garantire la sicurezza e' il primo e piu' importante compito dello Stato liberale". Lo afferma Andrea Gentile, parlamentare di Forza Italia e candidato per il centro destra al Collegio uninominale di Cosenza, nel corso di una affollata manifestazione elettorale tenuta a Rende, illustrando alla platea il programma di governo del centro destra. "Per questo aumenteremo gli organici delle Forze dell'Ordine, anche attraverso lo scorrimento delle graduatorie attualmente esistenti, le loro retribuzioni, la loro qualificazione professionale, le tecnologie a disposizione. Polizia, Carabinieri e gli altri Corpi che si occupano della sicurezza dei cittadini svolgono un lavoro pericoloso, sottopagato, spesso in condizioni inadeguate - sottolinea -. Eppure lo svolgono con altissima professionalita' e dedizione, con equilibrio e totale fedelta' alle istituzioni. Non li lasceremo soli".

      "E' impressionante come in queste ore, in particolare fra sinistra e M5S, ci sia una gara ad accaparrarsi il consenso delle fasce e delle aree più fragili del nostro Paese, tra cui la Calabria, alimentandone lo stato di fragilità invece di avanzare proposte che mettano i territori nelle condizioni di superarlo". Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, di 'Noi Moderati'. "Per quanto ci riguarda - aggiunge Quagliariello - questa tornata elettorale non è occasione per lucrare sulle debolezze ma per rilanciare un impegno che, a partire dal Mezzogiorno, dalla Calabria e dall'entroterra appenninico, ci ha visto da sempre in prima linea. Si tratta di territori che presentano un gap di sviluppo e dunque un grande potenziale di crescita; che custodiscono il cuore identitario della nostra nazione; che favoriscono un modello sociale da emendare da alcuni vizi atavici ma del quale l'esperienza della pandemia ha rivelato le enormi potenzialità". "Oggi, di fronte alla grave crisi che stiamo vivendo - sostiene ancora Quagliariello - si schiude per le aree fragili una inattesa occasione di ripartenza. C'è da mettere sapientemente a frutto il Pnrr e c'è da favorire le condizioni di contesto che consentano al Sud, alla Calabria e alle aree interne di camminare con le proprie gambe. Mentre da molte latitudini politiche c'è chi si affanna a innaffiare la pianta del disagio alimentando il miraggio assistenziale, noi intendiamo continuare a farci portatori di un nuovo modello di sviluppo".

      “Stasera dalle ore 19 alle ore 20 sarò a Reggio Calabria in Piazza Duomo per la chiusura della campagna elettorale. Insieme a Fabio Foti, candidato alla Camera nell’uninominale di Reggio Calabria, e agli attivisti presenteremo il progetto del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte per la Calabria. Interverranno Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore nazionale antimafia e candidato nel plurinominale Camera, e Danilo Toninelli, ex Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, recatosi più volte in Calabria, con il quale abbiamo fatto un lavoro eccellente per il rilancio del Porto di Gioia Tauro. Saranno quindi tante le testimonianze di buona politica, di ciò che è stato fatto per la nostra terra e di ciò che faremo” afferma il senatore Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle, candidato al Senato nel collegio plurinominale Calabria ed in quello uninominale Reggio, Vibo e Catanzaro.

      Hanno raccolto necessità e bisogni del territorio direttamente dalla viva voce dei rappresentanti delle categorie, dei commercianti, degli artigiani, delle associazioni sportive, delle realtà impegnate nel mondo della scuola o per i diritti civili, delle donne e della comunità LGBTQIA+. Il Partito Democratico di Reggio Calabria si prepara alla volata finale in vista delle elezioni di domenica. Ieri sera, allo Sport Village di Catona, i candidati Pd, Domenico Battaglia (espressione della coalizione all'uninominale per Montecitorio), Nicola Irto e Nico Stumpo (capolista al plurinominale per Senato e Camera), hanno scelto di lanciare la rincorsa finale della campagna elettorale ascoltando i cittadini e rispondendo alle sollecitazioni di chi vive, quotidianamente, i problemi della nostra area metropolitana. Una platea numerosa ed interessata, fatta di stakeholder, militanti e dirigenti del Partito Democratico, ma anche tanti cittadini, si è intrattenuta per quasi due ore così da avere le idee ancora più chiare prima di recarsi alle urne di domenica prossima. A coordinare i lavori il giornalista Stefano Perri, saluti iniziali del Presidente del Consiglio Comunale Enzo Marra e dei Segretari Pd della Città Valeria Bonforte e della Federazione metropolitana Antonio Morabito. Presenti, tra gli altri, il Presidente di Unioncamere Ninni Tramontana, rappresentanti di Confesercenti, Cna, Confartigianato e Apar, ma anche rappresentanti del mondo sindacale e della scuola, dell'università, del terzo settore, della difesa delle persone con disabilità, assessori e consiglieri dell'amministrazione comunale e metropolitana. Un coro di voci a ribadire le priorità programmatiche che il Partito Democratico porterà in Parlamento, attraverso i rappresentanti eletti, e naturalmente il sostegno forte da parte dell'intera comunità dei democratici reggini alle candidature espresse dal territorio. I lavori si sono concentrati, soprattutto, sul sostegno al Mezzogiorno e sul «no all’autonomia differenziata sbandierata dalla Lega», ma anche sulle enormi potenzialità inespresse sul piano infrastrutturale sul territorio calabrese, il tema dei trasporti e della pianificazione territoriale, da rinforzare attraverso la programmazione del Pnrr, ma anche il sostegno al tessuto produttivo con l'emergenza del caro energia. Il lavoro è stato in cima ad ogni intervento, «un lavoro di qualità che possa mettere le imprese nelle condizioni di fornire opportunità stabili, durature e sicure». La difesa del reddito di cittadinanza è, poi, coincisa con la «necessità garantire salari minimi e possibilità di valorizzare competenze, esperienze, reti, per promuovere il futuro: ricerca e innovazione italiana all’estero, internazionalizzazione delle imprese e delle professioni, per rilanciare il Paese e le sue aree interne». «Non c'è altra scelta che il Partito Democratico - è stato ribadito - unica forza politica responsabile in grado di dare risposte concrete alle difficoltà che sta vivendo il Paese, contro il populismo della destra più pericolosa della storia repubblicana, che vuole minare alle fondamenta l'unione dei popoli europei e rimettere in discussione diritti acquisiti dopo anni di lotte e conquiste civili e sociali. Grazie a tutti coloro che oggi ci hanno consegnato spunti e priorità programmatiche, porteremo queste istanze in Parlamento facendo sentire forte la voce del territorio reggino e della nostra comunità».

      Molti si sono riempiti la bocca di proclami contro la ‘ndrangheta, ma nessuno ha finora assunto iniziative forti per sostenere l’azione di coraggiosi magistrati e la necessità di apportare adeguate e strutturali riforme per garantire processi celeri e corretti. Tante parole, ma pochi provvedimenti seri. Piccoli e scriteriati aggiustamenti che non hanno nulla a che vedere con una seria riforma e che sono il frutto di compromessi che non rappresentano, certamente, una legislazione al di sopra delle parti. Il grido di allarme del presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Di Matteo, è l’ennesima forte segnalazione di una situazione disastrata e che impedirà, quasi certamente, la celebrazione corretta di processi di rilevante importanza nei confronti della criminalità organizzata. Dopo Gratteri, procuratore capo della DDA di Catanzaro, si leva forte il grido di allarme anche del presidente Di Matteo che denuncia, con la trasmissione di un corposo e dettagliato dossier, il pericolo di un vero “default organizzativo”, con conseguenze allo stato imprevedibili, sulla situazione di estrema precarietà del Tribunale di Vibo Valentia. E dinnanzi a tale pesante segnalazione non pare che il CSM e lo stesso Ministero abbiano assunto iniziative forti ed immediate. Sono queste le storture di un sistema giustizia che rendono a volte del tutto inutile l’azione delle Procure e che non consentono la celebrazione sollecita dei processi. Se mancano magistrati ed ausiliari non c’è riforma che tenga, specialmente se questa è parziale e non strutturale. È necessarioed indispensabile che il prossimo Governo assuma provvedimenti seri e senza alcun compromesso nell’interesse generale della celebrazione rapida dei processi, con l’individuazione corretta degli strumenti necessari affinché si possano fare indagini accurate ed approfondite per evitare errori in danno dei cittadini. La Lega sul punto ha idee chiare e farà, certamente, sentire la propria voce nell’esclusivo interesse dei cittadini e del corretto funzionamento del sistema giustizia. Lo scrive Giacomo Francesco Saccomanno della LEGA Calabria.

      Le aziende chiudono, le famiglie rimangono al buio, i lavoratori vengono mandati a casa e il governo Draghi non assume nessun intervento serio e adeguato. Una mancetta per qualcuno che, però, non cambierà nulla e, anzi, aggraverà la situazione essendo decorse settimane intere senza alcun provvedimento strutturale. Le aziende cominciano a chiudere la produzione non potendo sopportare aumenti spropositati che, a volte, superano di cinque volte quelle precedenti. Dopo Callipo anche Colacchio, presidente di Confindustria Vibo, assume provvedimenti drastici per evitare che il costo dell’energia possa travolgere la propria azienda. Eppure, la Calabria produce energia che esporta! Sul punto bisogna fare chiarezza e rivedere le concessioni e la mancanza di ritorni per le popolazioni calabresi. Un disastro che, certamente, colpirà l’intero settore e che, a parte la Lega, non ha visto protagonisti attivi gli altri partiti. Bisogna, però, avere il coraggio di iniziative forti come quella di riaprire immediatamente i circa 170 pozzi chiusi dalla sinistra e che potrebbero a breve sollevare l’Italia da tale condizione di estrema gravità. Il centrodestra, che vincerà la competizione elettorale, assumerà da subito iniziative forti, che potranno garantire il contenimento dei costi energetici e consentire alle aziende ed alle famiglie di poter sopportare questi. Grazie all’unità di questa coalizione ed a un programma serio e sostenibile l’Italia può avere una speranza di rilancio e, quindi, consentire la ripresa di una dovuta e corretta normalità. Lo scrive Giacomo Francesco Saccomanno della Lega Calabria.

      "Allo Sport Village di Catona, i candidati Pd, Domenico Battaglia, Nicola Irto e Nico Stumpo, hanno scelto di lanciare la rincorsa finale della campagna elettorale ascoltando i cittadini e rispondendo alle sollecitazioni di chi vive, quotidianamente, i problemi della nostra area metropolitana. Una platea numerosa ed interessata, fatta di stakeholder, militanti e dirigenti del Partito Democratico, ma anche tanti cittadini, si è intrattenuta per quasi due ore così da avere le idee ancora più chiare prima di recarsi alle urne di domenica prossima". Lo riferisce una nota. Saluti del presidente del Consiglio comunale Enzo Marra e dei segretari Pd della città Valeria Bonforte e della Federazione metropolitana Antonio Morabito. Presenti, tra gli altri, il presidente di Unioncamere Ninni Tramontana, rappresentanti di Confesercenti, Cna, Confartigianato e Apar, rappresentanti del mondo sindacale e della scuola, dell'università, del terzo settore, della difesa delle persone con disabilità, assessori e consiglieri comunali e metropolitani. "Un coro di voci - è detto nella nota - a ribadire le priorità programmatiche che il Pd porterà in Parlamento, attraverso i rappresentanti eletti, e naturalmente il sostegno forte da parte dell'intera comunità dei democratici reggini alle candidature espresse dal territorio. I lavori si sono concentrati, soprattutto, sul sostegno al Mezzogiorno e sul 'no all'autonomia differenziata sbandierata dalla Lega', ma anche sulle enormi potenzialità inespresse sul piano infrastrutturale sul territorio calabrese, il tema dei trasporti e della pianificazione territoriale, da rinforzare attraverso la programmazione del Pnrr, ma anche il sostegno al tessuto produttivo con l'emergenza del caro energia. Il lavoro è stato in cima ad ogni intervento, 'un lavoro di qualità che possa mettere le imprese nelle condizioni di fornire opportunità stabili, durature e sicure'. La difesa del reddito di cittadinanza è, poi, coincisa con la "necessità garantire salari minimi e possibilità di valorizzare competenze, esperienze, reti, per promuovere il futuro: ricerca e innovazione italiana all'estero, internazionalizzazione delle imprese e delle professioni, per rilanciare il Paese e le sue aree interne'. Non c'è altra scelta che il Pd - è stato ribadito - unica forza politica responsabile in grado di dare risposte concrete alle difficoltà che sta vivendo il Paese, contro il populismo della destra più pericolosa della storia repubblicana, che vuole minare alle fondamenta l'unione dei popoli europei e rimettere in discussione diritti acquisiti dopo anni di lotte e conquiste civili e sociali".

      "Chiediamo un voto alla Lega in Calabria per rinnovare la classe politica e per dare forza a una regione che ha bisogno di certezze". Lo afferma Simona Loizzo, capolista al collegio plurinominale della Camera per la Lega. "Abbiamo proposto soluzioni serie per il taglio bollette - aggiunge Loizzo - per tagliare l'iva sui prodotti alimentari, abbiamo parlato di quota 41 per consentire a chi ha lavorato tanto di andare in pensione. Vogliamo dare certezze ai cittadini, abolire il canone Rai, modificare e non eliminare il reddito di cittadinanza realizzare una sanità forte e giusta, fare in modo che le persone con disabilità abbiano opportunità e risorse autentiche. Per dare alla Calabria una rappresentanza seria chiediamo il voto alla Lega dall'alto del nostro impegno quotidiano per questa regione, che può e deve diventare un faro del Meridione e dell'Italia intera".

      "Il report 2022 della Coldiretti disegna una quadro drammatico per l'olivicoltura calabrese. La siccità di questa estate comporterà, secondo le previsioni, un calo del 30% della produzione di olio extravergine di oliva. A questi va ad aggiungersi l'aumento dei costi di produzione dovuto al caro energia che potrebbe addirittura far chiudere diversi frantoi per l'elevato costo di gestione". Lo afferma il senatore Fausto De Angelis (Lega), che ha avuto modo di approfondire in questi giorni "la drammatica situazione in cui potrebbe trovarsi il settore in Calabria dove ci sono oltre 84 mila aziende con oltre 200 mila ettari di coltivazione olivicola, di cui quasi il 50% biologica. Per questo motivo - aggiunge - in questi giorni mi sono confrontato con gli olivicoltori calabresi, concordando con loro la presentazione di un disegno di legge che prevede interventi per la sostenibilità della produzione, la sovranità alimentare ed un piano strategico per nuovi impianti di irrigazione e nuovi impianti di produzione per contrastare l'aumento dei costi di gestione aziendale. Abbiamo pensato che ai tre punti su cui intervenire si possa dare una risposta con finanziamento alle imprese a fondo perduto, ovvero con credito di imposta. Il mio obiettivo è e sarà sempre quello di rilanciare e proteggere le aziende calabresi".

      "Termina in queste ore una campagna elettorale per molti aspetti insolita ma molto intensa, nel corso della quale abbiamo cercato di spiegare il progetto e le idee di Noi moderati e di chiarire l'importanza e la centralità della nostra proposta nel contesto della coalizione di centrodestra". Lo afferma, in una nota, Nino Foti, responsabile nazionale Mezzogiorno per Noi con l'Italia e candidato alle prossime elezioni politiche come capolista alla Camera per Noi moderati. "Il Governo che verrà - prosegue Foti - all'interno del quale Noi Moderati darà certamente il proprio contributo, avrà una situazione non facile, ma sicuramente saprà agire con determinazione ed efficacia. Innanzitutto, occorrerà intervenire con urgenza sul caro-bollette per alleviare le sofferenze delle famiglie, che già stentavano parecchio ad arrivare a fine mese, e delle aziende portate davvero allo stremo delle forze. Il Decreto Aiuti approvato di recente consentirà di poter gestire per i prossimi due mesi la situazione, ma servono disposizioni ancora più nette. Una su tutte, ad esempio, bloccare la sospensione delle utenze per chi non riesce a pagare le bollette. Bisogna dare respiro alle famiglie e alle aziende, non si può andare oltre. Sulle politiche a lungo termine invece, la logica è quella di invertire il segno di tutti quegli sciocchi "no" di matrice ideologica e tornare a dire "sì", recuperando temporaneamente alcune fonti d'energia tradizionali e spingendo l'acceleratore al massimo sulle energie rinnovabili, rimediando a drammatici errori di prospettiva di alcuni Governi del passato anche recente. Altra questione programmatica, continua Foti, di cui abbiamo parlato approfonditamente in questa campagna elettorale, è quella relative alle politiche per il Mezzogiorno, in primis la questione delle infrastrutture e dei trasporti. Non è più sostenibile un'Italia divisa in due, motivo per il quale bisognerà vigilare con molta attenzione affinchè venga realizzato, con una progettualità seria e senza sprechi, il tratto di Alta Velocità ferroviaria che collega Roma a Reggio Calabria. Al momento non si capisce con quali fondi dovrà essere finanziato il progetto, non si capisce perché si stia avallando la costruzione di un nuovo tracciato più lungo di oltre 50 chilometri rispetto a quello 'ordinario' e non abbiamo vere certezze sul cronoprogramma".

      "Le piazze italiane che si sono riempite di giovani attivisti per lo sciopero globale sul clima chiamano in causa il mondo della politica e impongono al centro del dibattito il grande tema della transizione ecologica e di un futuro prossimo che dovrà essere declinato nel segno della tutela dell'ambiente". Ad affermarlo Enza Bruno Bossio, deputata del PD e candidata PD nel collegio plurinominale della Camera in Calabria."Su questo percorso - prosegue la deputata - i ragazzi dei Friday for the future troveranno il Pd che in tutte le sedi istituzionali e nei programmi di governo ha compiuto scelte chiare per abbattere le fonti di inquinamento, proteggere gli ecosistemi e promuovere un modello sostenibile di sviluppo e produzione. La stesse scelte di campo non sono state compiute dai partiti di centrodestra e proprio oggi, alla vigilia del voto che deciderà le sorti del nostro Paese, è bene riflettere sulle diversità che anche in questo tema separano le forze politiche italiane".

      "L'ennesimo incidente avvenuto stamane sulla Statale 106 jonica costato la vita ad una donna 35enne non può passare nel silenzio più assoluto delle istituzioni preposte. È vero che il terzo megalotto tra Sibari e Roseto è in via di costruzione ma ci sono da definire tutti gli interventi a sud di Sibari fino a Reggio". Così Giovanni Papasso, sindaco di Cassano All'Ionio e candidato al collegio uninominale Camera Corigliano-Rossano-Crotone." In queste ore c'è chi accusa Danilo Toninelli e Giancarlo Cancelleri del M5S di immobilismo - aggiunge Papasso - ma non mi risulta che Alessandro Morelli, sottosegretario della Lega, abbia fatto qualcosa se non poche passerelle elettorali. Gli ultimi interventi programmati si devono, manco a farlo apposta, al Centrosinistra. Non è mia intenzione fare campagna elettorale sulle tragedie ma in meno di dieci giorni è il secondo decesso al quale assistiamo sulla Statale della morte tra Crotone e l'Alto Ionio. Di tragedie abbiamo, purtroppo, troppo spesso notizia. Del commissario nominato dal Governo per la Statale 106 Massimo Simonini, purtroppo no, e sia in qualità di sindaco coinvolto nella costruzione del tratto Sibari-Rossano, sia in qualità di candidato alla Camera nel collegio Corigliano-Rossano - Crotone (due delle aree che subiscono i maggiori disagi dal mancato ammodernamento di questa arteria fondamentale) gli chiedo di uscire dal silenzio e attivare un ufficio speciale per passare dall'astratto al concreto. I cittadini chiedono tempi certi nella realizzazione dell'opera. Appena eletto in Parlamento - conclude Papasso - mi batterò con straordinaria determinazione, è finito il tempo delle distrazioni e delle prese in giro. La Statale 106 deve essere ammodernata punto e basta".

      "Le elezioni politiche di domenica rappresentano un passaggio cruciale per il futuro dell'Italia e, di riflesso, per quello del nostro territorio. Si tratta di un appuntamento elettorale che riveste un grande significato ancor più per Vibo Valentia, che ha grande bisogno di poter continuare a contare su una figura amica in Parlamento. E quella figura non può che essere ancora una volta Giuseppe Mangialavori". Lo afferma il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. "Da senatore uscente a futuro deputato, ne sono certa - prosegue Limardo - Giuseppe proseguirà nel suo lavoro costante in favore della sua terra, della sua gente, della città che ha dimostrato di amare più di ogni altra cosa in questi oltre dieci anni di politica attiva. Il centrodestra unito otterrà una vittoria solida nei numeri e nelle alleanze per governare cinque anni, e nella nostra Calabria come sempre Forza Italia reciterà una parte da protagonista. Il mio auspicio è che i cittadini vibonesi colgano l'occasione per eleggere in Parlamento l'unica figura che ha dimostrato di avere tutte le qualità necessarie per fare la differenza, mettendo in atto quella buona e sana politica in grado di affrontare e risolvere i problemi grazie alla competenza, al dialogo, alla conoscenza, all'esperienza".

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