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      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

      17 set 22 "Ci sarà anche Maria Elena Boschi a 'La Calabria, sul serio', appuntamento in programma domani mattina al Grand Hotel Lamezia di Lamezia Terme. La manifestazione avrà inizio alle ore 9:30 e vedrà la presenza di Matteo Renzi che dimostra, ancora una volta, grande attenzione verso la nostra regione". Così in una nota l'ufficio stampa di Italia Viva Calabria. "Domenica - afferma il coordinatore regionale del partito, Ernesto Magorno - con Matteo Renzi e Maria Elena Boschi per una grande manifestazione a Lamezia Terme. Sono giorni intensi e bellissimi, il progetto del terzo polo continua a suscitare entusiasmo e interesse e, siamo convinti, che l'appuntamento di domani darà quella spinta ulteriore per realizzare un grande risultato il 25 settembre che sarà solo il primo momento di un futuro bellissimo. Avanti, uniti, insieme".

      "Con un balzo di 6,2 punti percentuali la provincia di Vibo si piazza al quarto posto nella speciale classifica di crescita per numero di aziende nel settore dell'edilizia. Il boom si deve allo strumento del Superbonus da noi del Movimento 5 Stelle ideato, perorato e difeso". È quanto sostiene Riccardo Tucci, candidato alla Camera per il M5s. "Tutto questo ci rende giustizia - prosegue - della propaganda nera fatta dai nemici del Superbonus a cominciare dal presidente del Consiglio Mario Draghi che ebbe finanche l'improntitudine di andare a Strasburgo a parlar male della misura contrariamente a quanto fatto dalla presidente della Commissione Europea Von Der Leyen che ebbe solo parole di apprezzamento. Il dato sul boom delle aziende - sottolinea Tucci - emerge da un'analisi di Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale. Per una volta il Vibonese non si trova nei bassifondi della classifica, ma in cima dopo Bolzano (+8,6%), Caserta (+6,7%) e Palermo (+6,5%).Il superbonus con nemmeno 30 miliardi di investimento ha prodotto il 6.6 per cento di Pil (circa 120 miliardi di euro) nel 2021, un risparmio annuo in bolletta di 500 euro per italiano, 674mila posti di lavoro e oltre a 797mila tonnellate in meno di emissioni inquinanti. Dati che fanno riflettere e confermano la validità e la bontà della legge. Uno strumento a favore di tutti, anticiclico e vincente su tutta la linea".

      "Dopo la manifestazione dei lavoratori Lsu e Lpu del Comune di Rosarno non solo è necessario dare loro la massima solidarietà per le condizioni in cui versano, ma appare più importante e rilevante sostenere la loro effettiva stabilizzazione. Con la Legge n. 76 del 28 maggio 2021, di conversione del Decreto Legge n. 44 dell'1 aprile 2021, è stata prevista una ulteriore proroga al 31 luglio 2021 per continuare il processo di stabilizzazione dei lavoratori Lsu/Lpu della Calabria, interessati dalla procedura di cui al Decreto interministeriale dell'8 ottobre 2014, in base a quanto previsto dall'articolo 1, comma 207, terzo periodo della Legge 27 dicembre 2013, n. 147. Con la medesima Legge n. 76 del 28 maggio 2021, all'art. 8 comma 3 del Decreto Legge n. 44 dell'1 aprile 2021, le parole 'pari a 5 milioni di euro per l'anno 2021' sono state sostituite dalle seguenti 'pari a 10 milioni di euro per l'anno 2021'". Lo dichiara Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega in Calabria. "Ma, questo non basta più. Tutti - sostiene Saccomanno - devono intervenire, ognuno per le proprie competenze, affinché questi e tutti i lavoratori precari abbiano una dovuta e seria stabilizzazione".

      "Sono stato contattato da un gruppo di insegnanti che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno in Paesi Ue come Spagna e Romania, tramite le numerose agenzie formative italiane che nella loro pubblicità offrono un servizio completo per conseguire il titolo idoneo all'insegnamento sul sostegno spendibile in Italia. Gli insegnanti mi hanno informato che fino a quest'anno hanno lavorato con riserva di riconoscimento del titolo ma ora sono stati esclusi dalle graduatorie per le cattedre dell'anno scolastico 2022/23". Lo afferma il senatore Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle. "Infatti, nell'Ordinanza ministeriale 112 del 6 maggio 2022 all'articolo 7 - aggiunge Auddino - è specificato che 'l'inserimento con riserva non dà titolo all'individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto; in attesa dello scioglimento della riserva, l'aspirante è inserito in graduatoria nella fascia eventualmente spettante sulla base dei titoli posseduti pleno iure'. In altre parole, secondo il Ministero dell'istruzione, la specializzazione conseguita all'estero in attesa del riconoscimento non dà alcun titolo. La situazione creatasi è alquanto bizzarra e ritengo che vada risolta al più presto. Ritengo che il Governo debba intervenire per mettere definitivamente ordine al caos creatosi che sta producendo, oltre ad un cospicuo contenzioso legale, una situazione di incertezza per giovani ragazzi, madri e padri di famiglia che hanno investito ingenti somme di denaro nella formazione estera nella speranza di ottenere un posto di lavoro. Occorre chiarire una volta per tutte se queste specializzazioni all'estero sono spendibili in Italia e dare informazioni corrette e trasparenti ai cittadini, anche vigilando sulle varie offerte formative che vengono pubblicizzate. Occorre assolutamente avviare un processo di riconoscimento del titolo ottenuto, eventualmente anche mediante un percorso integrativo.

      Bisogna pensare a una norma in favore dei fioristi, che sono veri e propri artigiani e protagonisti dell'arte e che rappresentano una grande risorsa per la comunità". Così Simona Loizzo, capolista al collegio plurinominale della Camera per la Lega. "I fioristi sono erroneamente considerati commercianti - aggiunge Loizzo - ma in realtà sono artigiani e creatori di identità e tradizione. Un settore che ha avuto pesanti effetti dalla pandemia e che tenta, coraggiosamente, di rialzarsi. È opportuno verificare quanto si possa fare in sede legislativa nazionale e regionale per venire incontro alle esigenze di una filiera che viene troppo sottovalutata, colpevolmente, e poco sostenuta ad ogni livello.

      "La Calabria, così come l'intero Paese, ha bisogno di programmazione e di capacità di visione. I temi ambientali che sono strettamente connessi a quelli sociali ed economici, devono costituire la priorità della prossima legislatura". E' quanto afferma Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria presentando in un incontro pubblico l'Agenda delle priorità individuate dall'associazione in vista delle elezioni del 25 settembre. Un documento che raccoglie 100 proposte, suddivise in 20 ambiti tematici, con riforme e interventi sulla transizione ecologica e che hanno al centro: lotta alla crisi climatica, dimenticata in questa campagna elettorale, innovazione tecnologica, lavoro e inclusione sociale. "Cambiamenti climatici, crisi energetica e fonti rinnovabili, rigenerazione urbana ed efficientemente energetico, ciclo dei rifiuti, economia circolare come pilastro della transizione ecologica, mobilità sostenibile - ha sottolineato Parretta - sono i temi che per Legambiente riguardano il futuro della Calabria, insieme alla tutela della biodiversità, al turismo sostenibile, all'agricoltura biologica, alla salvaguardia del patrimonio forestale ed un no deciso al ponte sullo Stretto, una cattedrale nel deserto". All'incontro è stato presente anche il direttore nazionale di Legambiente, Giorgio Zampetti. "Nei prossimi cinque anni - ha sostenuto - il nuovo esecutivo dovrà date risposte concrete ed efficaci per contrastate la crisi climatica, superare l'emergenza energetica e garantire una vera transizione ecologica. Non c'è più tempo, l'Europa ha fissato il 2026 come termine ultimo de cantieri del Pnrr e il 2030 per gli obiettivi climatici. I prossimi 5 anni saranno quindi fondamentali per il raggiungimento di questi traguardi. Occorre, dunque, correggere la rotta rispetto a quanto fatto fino ad oggi". "Noi non faremo mancare il nostro contributo - ha aggiunto Zampetti - come dimostra l'Agenda di Legambiente che abbiamo presentato ai partiti e che mette al centro la difesa dell'ambiente e gli interessi delle imprese e delle famiglie".

      "Oggi a Reggio Calabria è stato organizzato un incontro dal Partito Democratico calabrese al quale prenderanno parte il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, uno dei fondatori di Articolo Uno, Pier Luigi Bersani e l'attuale ministro della Sanità Roberto Speranza. Un ringraziamento a tutti e tre per non aver mai fatto mancare la loro vicinanza al Mezzogiorno e in particolar modo alla Calabria nel corso di questa campagna elettorale. È comunque un'occasione per discutere su come combattere il caro energia, sui programmi per il lavoro ed il salario minimo, il tema della parità salariale e, naturalmente, di sanità, di transizione ecologica e dell'attività per il rilancio strutturale della Calabria utilizzando al meglio i fondi del PNRR. Un confronto utile e costruttivo per cercare in tutti i modi possibili le strategie migliori per dare la possibilità ai calabresi di uscire da questo stato di isolamento che dura da tanto tempo. Grazie comunque a Letta, Bersani e Speranza per il loro impegno in favore della Calabria che non hanno mai abbandonato". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell'opposizione in Consiglio Regionale.

      "Il centrosinistra gioca per vincere le elezioni, e la settimana che abbiamo davanti sarà quella in cui completeremo la rimonta. La rimonta parte dal Sud, motivo per il quale oggi sono stato in Basilicata, stasera a Reggio Calabria, la settimana prossima in Campania, in Sicilia e nel resto del Mezzogiorno". A dirlo il segretario del Pd Enrico Letta, stasera a Reggio Calabria per partecipare ad una iniziativa elettorale con il ministro alla Salute e lader di Articolo Uno, Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani. "Perché la partita cambierà volto e destino nel Mezzogiorno, a partire da cosa? Dal fatto - ha aggiunto Letta - che il centrodestra sul Sud non è credibile. Perché si presenta con quei volti, Tremonti in testa, con la Lega, che hanno sul Sud non soltanto raccontato, ma hanno fatto dei gesti concreti, che sono stati gesti che hanno reso il Sud più povero, negli anni scorsi. E soprattutto perché noi siamo qui per difendere quel 40% di premialità dei fondi europei del Pnrr. E a questa premialità si aggiunge il fatto che il piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, per poter usare bene i fondi del Pnrr. E' l'obiettivo che io son convinto ci consentirà di fare dei soldi europei il volano vero del rilancio del Sud, attraverso una politica di incentivazione del lavoro, e in particolare, questo contratto di primo impiego per i giovani, decontribuzione, detassazione totale per far assumere giovani e far sì che i giovani abbiano un lavoro e non uno stage, non un finto stage".
      "Il caro bollette elettriche è un grandissimo problema per il nostro Paese. Il caro bollette ha visto una importante risposta da parte del Governo con il Consiglio dei Ministri di ieri. Ma c'è bisogno di fare il passo ulteriore; bloccare l'aumento delle bollette e riportarle al livello naturale". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd Enrico Letta parlando con i giornalisti a Reggio Calabria a margine di una manifestazione elettorale con il ministro della Salute Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani di Articolo Uno. "Questo si fa solamente con un gesto coraggioso - ha aggiunto Letta - che è il disaccoppiamento, scelto anche a livello nazionale tra l'energia prodotta dal gas e quella prodotta da rinnovabili. E' necessario farlo. Noi chiediamo a questo Governo di farlo. Siamo pronti a sostenere il Governo. Sono sicuro che il 30 settembre il Consiglio europeo andrà in una direzione di questo genere. Prima si fa anche per noi, meglio".
      "Sulla politica internazionale, il centrodestra, è chiarissimo, non soltanto non ha una politica unica, ma soprattutto ha una politica europea pericolosa per l'Italia. Perché il centrodestra flirta con Orban, flirta con Putin. Non sono Orban e Putin gli interlocutori per il nostro Paese. Il nostro Paese deve stare con il centro dell'Europa, trovare le soluzioni giuste sull'energia, sul lavoro, sulle cose più importanti che abbiamo di fronte. Io trovo molto pericoloso il fatto che il centrodestra abbia deciso di salvare Orban, continui a dare messaggi ambigui su Putin. Credo, sia esattamente l'opposto di quello che bisogna fare…". A dirlo Enrico Letta stasera a Reggio Calabria.
      "Credo che Draghi, ieri, abbia parlato un linguaggio di verità e ha detto quello che tutti gli italiani pensano e sanno. Cioè che chi si è assunto la responsabilità di far cadere il Governo Draghi ha agito contro l'Italia, contro l'interesse del nostro Paese". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd Enrico Letta a Reggio Calabria. "Il nostro Paese stava uscendo da questa situazione di difficoltà - ha aggiunto Letta - e aveva gli strumenti e gli elementi per riuscire ad affrontare bene questa situazione. Hanno fatto cadere Draghi per interesse di bottega, per interesse di parte. La destra oggi propone di passare da Draghi a Meloni. E' talmente evidente il salto di qualità in negativo di una proposta di questo genere e io sono convinto, che nei prossimi giorni, noi saremo in grado di convincere gli italiani a scegliere la strada di chi è stato serio con Draghi e con il Governo Draghi, cioè noi".

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